Via le stellette dal gilet arancione, tolti i gradi al generale Pappalardo e lui tuona: "Un abuso"
Gli è stato notificato un provvedimento amministrativo per la "violazione dei doveri attinenti al giuramento prestato e aver creato disonore alle forze armate durante la pandemia". Il combattivo 74enne palermitano annuncia ricorso: "Mi perseguitano"
Niente più stellette e gradi. Il generale palermitano Antonio Pappalardo, leader dei "Gilet arancioni", non è più generale dell'Arma dei carabinieri. Secondo quanto si apprende, gli è stato notificato oggi un provvedimento amministrativo di perdita del grado per rimozione da parte del ministero della Difesa.
Il motivo? A violazione dei doveri attinenti al giuramento prestato e aver creato disonore alle forze armate durante la pandemia.
Il combattivo 74enne replica seccamente all'AdnKronos: "Un abuso"
"Mi hanno notificato - dice - comportamenti che riguardano la mia attività politica, io sono presidente di un movimento politico e ho parlato davanti a tutti nel corso di manifestazioni pubbliche. Da anni mi perseguitano - sottolinea annunciando di essersi già rivolto ai suoi legali - Presenterò una denuncia e chiederò in nome e per conto del movimento due milioni di euro di danni".
Pappalardo spiega che il provvedimento gli è stato notificato dopo che "sabato abbiamo fatto una manifestazione a Milano e poi ho consegnato a un vicequestore un verbale di arresto nei confronti di Mattarella, Draghi, governanti e parlamentari per usurpazione del potere politico visto che Mattarella è stato eletto da parlamentari non convalidati. Stiamo ricevendo - sostiene . centinaia di dichiarazioni di persone che ci dicono che si sono vaccinate anche se non volevano, costrette perché non potevano perdere il posto di lavoro"