Gangi, i suoi tamburi sono conosciuti in tutto il mondo: Fabrizio Fazio tra i tesori viventi dell'Isola
Ha 35 anni e utilizza le tecniche e i materiali del passato per costruire i suoi "gioielli", pezzi unici in grado di emettere ognuno un suono diverso. L'artigiano entra a far parte del Registro delle eredità immateriali della Regione
E' l'erede di un antico sapere, quello del "tammurinaro", un mestiere che lo ha reso famoso in tutto il mondo. Per questo, da oggi, Fabrizio Fazio, 35 anni, artigiano di Gangi e artista del tamburo, entra ufficialmente a far parte del Reis, il Registro delle eredità immateriali della Regione siciliana. Utilizza abilmente le tecniche e i materiali del passato, come pelli di capra, latta e legno lavorato, per costruire strumenti unici, ognuno differente dall'altro, ognuno in grado di emettere un suono diverso. Pezzi unici che si possono acquistare in una piccola bottega, nel cuore del centro storico, dal nome evocativo "la Capra Canta".
Un luogo che affascina i visitatori che arrivano a Gangi proprio per visitarlo e poter ammirare la maestria di Fazio che, oltre a costruirli questi strumenti li fa suonare facendo scorrere veloci le dita e segnando cerchi immaginari nella pelle sottilissima che fa da cassa. La preziosa e ristretta produzione di Fabrizio Fazio riguarda varie tipologie di tamburo: dal tamburello alla tammorra, dal tamburo imperiale a quello medievale con la cassa di legno. "Ciò che affascina e che incanta qualsiasi spettatore è che l’artigiano Fabrizio Fazio, oltre a costruire ogni singolo tamburo, lo fa suonare sapientamente - racconta il vicesindaco e assessore alla Cultura di Gangi Maria Barreca -. L’attività rara ed unica che svolge Fabrizio nel costruire con passione e sapienza i suoi tamburi, dà la possibilità di unire la tradizione al futuro. Un'artigianalità che va ammirata, valorizzata e anche riconosciuta, perché oltre ad essere un valore aggiunto nel territorio locale, è soprattutto una testimonianza per le generazioni future".
Il sostegno dell'amministrazione comunale
La candidatura di Fazio nel Reis, e in particolare nel “libro dei tesori umani viventi” e nel “libro dei mestieri, saperi e tecniche”, è stata supportata dal Comune madonita, con una delibera del 15 ottobre 2021. "Nel campo degli artigiani - spiega il sindaco Francesco Migliazzo - Fazio è una delle eccellenze e dei valori aggiunti della nostra comunità. Ammirato ed apprezzato a livello internazionale per la sua arte, capace di raccontare la storia del nostro borgo e delle Madonie, con la sua arte fa rivivire una tradizione antichissima". Il sostegno alla candidatura è arrivato anche dal club per l'Unesco di Acireale.
Il Registro delle eredità immateriali
Secondo la convenzione per la Salvaguardia del Patrimonio culturale immateriale (The Convention for Safeguarding of the Intagible Cultural Heritage), approvata dall'Unesco il 17 ottobre 2003, le eredità immateriali sono "l'insieme delle pratiche, rappresentazioni, espressioni, conoscenze e tecniche - nella forma di strumenti, oggetti, artefatti e luoghi ad essi associati - che le comunità, i gruppi e in alcuni casi gli individui, riconoscono come parte del loro patrimonio culturale". Le eredità immateriali si trasmettono oralmente di generazione in generazione e sono costantemente "ricreate" dalle comunità e dai gruppi in funzione dell'interazione tra il loro ambiente e la loro storia: "tradizioni orali ed espressioni, compreso il linguaggio come veicolo del patrimonio culturale immateriale, le arti dello spettacolo, le pratiche sociali e rituali, gli eventi festivi, le conoscenze e pratiche concernenti la natura e l'universo, i saperi legati all'artigianato tradizionale". La loro tutela esprime un senso di continuità storica e costituisce un elemento essenziale dell'identità culturale di un territorio e della sua comunità.