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Azzerati i fondi per i disabili, il dramma del figlio di Ninni Vaccarella: "Aiutatelo, è solo"

Giovanni, figlio del Preside volante, 25 anni fa in un incidente ha perso l’uso degli arti inferiori e di parte di quelli superiori. Rischia di restare senza assistenza. L'appello della regista palermitana Marina Paterna agli operatori sanitari: "Prestate anche solo un’ora del vostro tempo"

"La Regione da agosto ha azzerato i fondi per alcuni disabili". A lanciare l'allarme e scendere in campo per i disabili, dopo Pif, questa volta è Marina Paterna: "I 1.500 euro inizialmente stanziati sono diventati prima 1.200 e poi zero. Il sussidio da alcuni di loro non viene infatti percepito da mesi". La regista palermitana è stata contattata da Giovanni Vaccarella, figlio di Ninni Vaccarella, campione e pilota della storica Targa Florio per avere un aiuto e ha deciso ti non tirarsi indietro: "Lui e tanti altri meritano tutto il nostro sostegno". 

Il figlio del campione durante alcune prove libere sul circuito di gara, in una curva restò vittima di un gravissimo incidente. Proprio là dove il padre vinse più volte la Targa Florio, perse l’uso degli arti inferiori e parte di quelli superiori. Un paio di mesi fa le ha chiesto di porre all’attenzione mediatica la questione dei tagli, un fatto che lo coinvolge in prima persona. Giovanni Vaccarella rischia di restare senza sostegno infermieristico in casa e di restare solo. A causa di mancanza di assistenza. "E' inammissibile - commenta Paterna -. Non esiste un servizio che si occupi dei disabili quando coloro che se ne prendono cura ogni giorno hanno giustamente bisogno di dedicarsi alla loro vita? Chiedo aiuto e solidarietà a tutto il popolo Palermitano. Sono una di voi, lui è uno di noi". 

La lettera di Giovanni Vaccarella a Marina Paterna

“E' veramente un periodo terribile per me, non avrei mai e poi mai immaginato, nonostante siano trascorsi 25 anni dal mio incidente, di quanto io debba dipendere dagli altri per potermi alzare la mattina e la sera poi, nuovamente, rimettermi a letto. Cose che sembrano banali per chi sta in piedi ma chi è un tetraplegico, come me, necessita ogni giorno di cure costanti. E' diventato molto difficile trovare persone... poi ci si mettono alcuni problemi fisici e controlli necessari che devo fare per la mia salute. Io veramente ci provo a vivere dopo tutto quello che ho avuto, continuerò sempre ad amare il Motorsport trasmesso da mio padre ma qui ci vuole un fegato d'acciaio e di più ed io mi sento mollare...”.

L'appello della regista

"Faccio appello a tutti gli operatori sanitari, a tutti gli infermieri che possano essere liberi. Vi prego, bussate, prestate anche solo un’ora ciascuno a un uomo che nei giorni a seguire per alcuni giorni rischia di restare solo senza assistenza in casa. Vi prego aiutatemi a diffondere la voce. Se Ninni Vaccarella, il Preside volante, è stato il pilota che tutti abbiamo osannato, è l’ora di dimostrarlo". 

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