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L'Oreto al secondo posto tra i luoghi del cuore del Fai: in premio per il fiume 40 mila euro

Il corso d'acqua ha ottenuto 83.138 voti. Solo il Monte Pisano ha fatto meglio piazzandosi al primo posto. Il comitato Salviamo l'Oreto: "Le istituzioni adesso si mettano al lavoro con i cittadini per restituire il fiume alla città"

Il fiume Oreto, con 83.138 voti, si piazza al secondo posto della classifica nazionale dei luoghi del cuore del Fai. Il primo posto, con il record assoluto di 114.670 voti, va al Monte Pisano situato nel territorio dei Comuni di Calci e Vicopisano (Pi), colpito il 24 settembre scorso da un disastroso incendio, probabilmente doloso, che ne ha mandato in fumo oltre 1200 ettari, di cui 200 di coltivazioni. Chiude il podio, al terzo posto con 75.740 voti, l’Antico Stabilimento termale a Porretta Terme (Bo).

Il corso d’acqua palermitano la cui sorgente si trova nella Conca d’Oro per parte della sua lunghezza si estende su un sito di interesse comunitario di grande valore naturalistico. Purtroppo il fiume, che sfocia nel Mar Tirreno dopo aver attraversato la città, risulta particolarmente inquinato per la presenza di numerosi scarichi fognari abusivi e perché viene spesso utilizzato come discarica a cielo aperto. Da vent’anni si parla dell’istituzione di un parco, mai concretizzata. Il Comitato Salviamo l’Oreto candidando il fiume al concorso ha voluto attirare l'attenzione sullo stato di degrado in cui versa e chiederne la rivalutazione come bene paesaggistico e culturale. Un primo risultato è già arrivato: dopo decenni di oblio, si sta infatti lavorando alla costituzione di un “Contratto di fiume” con azioni condivise da tutti gli stakeholder.

"E' fatta. Siamo secondi assoluti, primi nei luoghi d'acqua, primi nella classifica web. Le istituzioni adesso - commenta il comitato Salviamo l'Oreto - si mettano al lavoro con i cittadini per restituire il fiume alla città. Forza Palermo".

Fiume Oreto primo nella classifica on line

Anche Emma Dante ha voluto commentare questo importante risultato raggiunto condividendo un suo ricordo legato al fiume: "Le sorelle Macaluso, protagoniste del mio film, avevano bisogno di una casa. Cercandola, abbiamo trovato la colombaia che volevamo, affacciata su via Messina Marine, e più sotto l’argine del fiume Oreto, negletto, sopraffatto dall’incuria. Un tempo quella era una zona balneare, ci sono ancora alcuni edifici a testimoniarlo, ma adesso è solo un pezzo residuale di un passato ormai indecifrabile. Gli sketch di Cinico TV, di Ciprì e Maresco, erano stati girati lì. Quelle piazzole luride, quegli anfratti stracolmi di spazzatura indecifrabile. Emblema di un degrado irredimibile. Ma soprattutto un confine, tra la città e quello che viene dopo, allontanandosi. Ho deciso: le sorelle avrebbero abitato lì, in una casa affacciata sul mare. E una di loro, tornando da lavoro a piedi, avrebbe percorso l’argine di cemento, circondato dai palazzoni, correndo, ballando. Trasformando la disperazione in grazia, l’orrore in un piccolo sogno. Forse lo stesso che ha fatto chi ha immaginato di trasformare il fiume Oreto in un Luogo del Cuore: non è forse questo che il cuore fa, ricucire i margini slabbrati tra le cose?".

I premi

I primi tre classificati, in qualità di vincitori, riceveranno un contributo di 50 mila euro il primo, 40 mila euro il secondo e 30 mila euro il terzo, se ne avranno i requisiti e a fronte della presentazione di un progetto da concordare. Inoltre i referenti dei luoghi che hanno ottenuto almeno 2 mila voti potranno candidare al Fai, attraverso il bando che verrà lanciato a marzo 2019, una richiesta di restauro e valorizzazione, legata a progetti concreti, attuabili in tempi certi e dotati di un cofinanziamento che assicuri un sostegno reale dai territori di riferimento. Come nelle edizioni scorse, Fai e Intesa Sanpaolo selezioneranno entro il mese di novembre i luoghi vincitori in collaborazione con i Segretariati regionali del Ministero per i beni e le attività culturali. Il Fai si farà inoltre portavoce di tutte le segnalazioni ricevute e, anche attraverso l’azione capillare delle sue delegazioni presenti su territorio nazionale, solleciterà le istituzioni preposte affinché diano attenzione ai luoghi, sensibilizzando in particolare i sindaci di tutti i 6.412 Comuni coinvolti e le Regioni.ù

La classifica di tutti i luoghi del cuore siciliani

I numeri della nona edizione dei luoghi del cuore

2.227.847 voti, oltre 37.200  luoghi oggetto di segnalazione, 6.412 Comuni coinvolti (l’80,6% dei Comuni italiani): tre numeri eccezionali che raccontano la forza dirompente de “I Luoghi del Cuore”, il censimento promosso dal Fai – Fondo Ambiente Italiano in collaborazione con Intesa Sanpaolo, che chiude trionfalmente la nona edizione, attiva dal 30 maggio al 30 novembre 2018. Nel 2003, in occasione della prima edizione dell’iniziativa, i voti raccolti furono 24.200; oggi, a distanza di sedici anni e con oltre il 9.100 % di voti in più, il censimento del Fai è diventato uno degli strumenti di coesione sociale più sorprendenti del nostro Paese. Un rito collettivo in grado di convogliare le speranze, l’impegno e la voglia di riscatto di tanti singoli cittadini e comunità intorno a piccole e grandi bellezze d’Italia da salvare perché in pericolo o fortemente compromesse, da proteggere perché in degrado o semplicemente da far conoscere perché poco note ai più. Quello che ne emerge è una preziosa mappatura spontanea di luoghi tanto diversi tra loro quanto amati, fatta di paesaggi e di palazzi storici, di chiese e di fiumi, di castelli e di borghi, di ville e di botteghe storiche, di giardini e di sentieri, che rende “visibile” il sentimento profondo che lega le persone ai territori dove vivono o dove hanno vissuto esperienze importanti della loro vita. Territori molto spesso pesantemente feriti o in attesa di rilancio, per i quali essere inseriti tra “I Luoghi del Cuore” rappresenta a volte l’unica possibilità di un futuro migliore. Gli oltre due milioni e duecentomila voti pervenuti alla Fondazionenel 2018 - il 41,6% in più rispetto alla precedente edizione - sono lo specchio dell’aumento della sensibilità verso l’iniziativa da parte degli italiani, sempre più consapevoli dei meccanismi virtuosi che ne possono scaturire. Da quando esiste “I Luoghi del Cuore” infatti il FAI, grazie alla partnership con Intesa Sanpaolo, ha promosso e sostenuto ben 92 progetti a favore di luoghi d’arte e natura in 17 regioni, cui si sommano i tanti interventi resi possibili grazie all’interessamento di Iitituzioni e privati a seguito della visibilità offerta dal censimento.
 

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