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"Noi abbiamo finito, grazie a tutti": Ficarra e Picone, un inchino per dire addio a Striscia

Così ieri sera i due palermitani hanno salutato il tg satirico dopo 15 anni di conduzione. "Progetti futuri? Al momento nessuno. E' questa la cosa bella"

"Noi abbiamo finito, era la nostra ultima serata". Poi l'inchino verso il pubblico e il saluto. "Grazie a tutti, ciao". Così ieri sera Ficarra e Picone hanno dato l'addio definitivo a ‘Striscia la notizia’ dopo 15 anni di conduzione. Il distacco dal tg satirico era stato annunciato nei giorni scorsi. Una decisione che aveva colto di sorpresa il pubblico di Canale 5, affezionato a un modo di condurre che tanto rispecchiava lo stile del programma.

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Intervistati dal Corriere, Ficarra e Picone sono entrati nel dettaglio delle motivazioni che li hanno indotti all’addio: “Sono trascorsi 15 anni, nel nostro lavoro ogni tanto ci sta di rimescolare le carte. Era venuto il momento. E' una scelta ponderata, che non è arrivata all’improvviso”, hanno raccontato: “E' una decisone che è nata e cresciuta nel tempo, come quando scrivi un film o uno sketch per la televisione: alla fine ti dimentichi chi ha avuto l’idea o ha cominciato a parlarne. Ne discutevamo tra di noi e poi ha preso sempre più forma, con leggerezza, tranquillità e già un briciolo di nostalgia che ci pervade”.

La reazione di Antonio Ricci

E il papà di Striscia, Antonio Ricci, come ha preso la decisione di Ficarra e Picone di abbandonare il celebre bancone del tg satirico? “È dispiaciuto quanto noi, ma ha compreso la scelta”, hanno spiegato: “Antonio ci ha fatto sentire fin dal primo giorno che Striscia non era casa sua, ma anche casa nostra. Ci ha fatto sentire sempre importanti. Anche umanamente. E' sempre stato presente ai nostri debutti teatrali, è venuto a Siracusa per la prima delle Rane di Aristofane, non si perdeva mai le prime dei nostri film. Ci ha fatto sentire della famiglia”. In questi anni tra loro i rapporti sono sempre stati ottimi, mai segnati da scontri o incomprensioni: “Tra di noi c’è sempre stato un confronto aperto, libero, sincero, tranquillo, sereno. Ci ha regalato una grandissima opportunità”, hanno assicurato.

Per entrambi questi 15 anni a Striscia restano un’esperienza indimenticabile e piena di ricordi, come la prima puntata che li vide al timone del tg: “Tutta quella prima settimana fu incredibile. Eravamo andati da Antonio per dirgli che non potevamo fare Striscia, perché avevamo in corso una tournée e avevamo tutte le date piene. Lo abbiamo incontrato consapevoli che non avevamo lo spazio per farlo. Ci chiese il calendario. Vide una settimana a Genova e decise di registrare la trasmissione un’ora prima per consentirci di andare a il Liguria a fare lo spettacolo. Poi alle tre di notte tornavamo a Milano. Abbiamo fatto tutta la settimana così. Assurda”.

“Sicuramente sappiamo che Striscia ogni giorno è tra i programmi più visti, è una grande vetrina, una grande opportunità, ma adesso sentiamo il bisogno di cambiare. E poi le cose non sono belle solo perché le vedono tante persone, ci possono essere cose bellissime viste da pochi”, hanno aggiunto ancora. E ora? Quali sono i prossimi progetti di Ficarra e Picone? “Al momento nessuno. E' questa la cosa bella”, hanno concluso: “Abbiamo il cassetto pieno di idee, progetti, sogni, il teatro è sicuramente una forma di espressione che ci piace tanto. Ma per il momento guardiamo il cassetto”.

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