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Martedì, 19 Marzo 2024
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Eva Riccobono: "La morte di mio fratello, gli insulti perché ero piatta e gli anni nella mia Palermo"

La supermodella e attrice, palermitana con la faccia da tedesca, 40 anni compiuti da poco, ha concesso una lunga intervista al Corriere della Sera: "Nella mia città quando ci si prende la rivincita si dice 'mi sono mangiato una fetta di carne'. Ecco, ne ho mangiate molte..."

Quarant'anni compiuti da tre mesi, supermodella, attrice, mamma. Segni particolari? Palermitana con la faccia da tedesca. Eva Riccobono è stata la protagonista di una bella intervista concessa al Corriere della Sera in cui ha parlato di tutto. Lei si considera "figlia dell'immigrazione". Il papà, Giacomo, partì infatti da Palermo per andare a lavorare in Germania con suo fratello e lì conobbero due sorelle. Alla fine i due fratelli si sposarono con due sorelle.

"Mia madre - ha raccontato Eva Riccobono - mi raccontava che all’epoca in Germania arrivavano molti italiani, promettevano mari e monti, e poi scappavano lasciando la fidanzata tedesca incinta. Quando papà disse: “Torno a Palermo, sistemo tutto e poi torno”, mia mamma ha pensato “eccone un altro”. Invece lui è davvero tornato, l’ha sposata e hanno fatto altri quattro figli". Tra questi Nicola. "Mio fratello Nicola, il maggiore, è morto a 19 anni in un incidente in moto. Quando perdi un figlio le famiglie si spezzano, invece, i miei hanno trovato un nuovo equilibrio. Ho riflettuto su questa perdita e ho capito che la morte di Nicola ha avuto su noi sorelle conseguenze diverse. Io sono stata la figlia “coprilutto”: ero la piccola, sentivo il dovere di rendere la vita più lieve a tutti. Io e Nicola eravamo i tedeschi della famiglia, biondi, con gli occhi chiari, anche caratterialmente simili".

Tanti i riferimenti nell'intervista alla sua infanzia. "Un siparietto di casa mia a Palermo? Mio padre, verace, che con la “e” apertissima chiama mia madre, elegante come un cigno: “Elisabèèètta scendi giù a prendere l’olio”. E lei: 'Giacomo, per favore, puoi non urlare...'". Mio padre aveva il calore tipico dell’uomo siciliano. A volte chiedeva a noi figlie di fare la traduzione alla mamma delle sue battute piccanti. E lei: 'Meglio di no, non so se avremmo avuto una relazione lunga se avessi capito quello che diceva'".

Dal 2004 Eva Riccobono è impegnata sentimentalmente con il DJ Matteo Ceccarini, con cui vive a Londra. La coppia ha due figli: Leo, nato il 30 maggio 2014, e Livia, nata il 20 luglio 2020. "Ci siamo conosciuti al Life Ball di Vienna. Era un periodo della vita in cui avevo deciso di fare tutto sbagliato: avevo 21 anni ed ero sempre stata buona e tranquilla. A un certo punto volevo provare tutto, compresa una “one night stand” con un ragazzo appena conosciuto che mi piaceva. Era lui".

Una carriera, quella di Eva Riccobono, iniziata da giovanissima. "Come sono stata scoperta? Ero fidanzata con un ragazzo che lavorava in una società di produzione. Un giorno sono andata a trovarlo a casa della famiglia Florio, dove stavano scattando per Vogue. Me ne stavo sul divano come una 'piunca' e mi hanno detto che volevano farmi una foto. 'Piunca' vuol dire pesce lesso, in palermitano. Ero infastidita da quella attenzione: ho fatto uno sguardo del genere “ma cosa vuoi da me”. Una cosa bella del mio lavoro? Finalmente il mio essere alta, magra e piatta non era più un problema. Da piccola mi chiamavano 'quattro ossa incatenate' o 'Pianura Padana'. Sono fiera di non essermi rifatta il seno".

Tanti i riferimenti palermitani nella lunga intervista. "A Palermo quando ci si prende la rivincita si dice “mi sono mangiato una fetta di carne”. Ecco, mi sono mangiata molte fette di carne. Quando mi arrabbio parla in palermitano? No, ma si aprono tutte le 'e'. Un detto siciliano che mi piace? Cchiù longa è a pinsata, cchiù grossa è a minchiata: più ci pensi più rischi di sbagliare. Lo diceva anche Fiorello quando facemmo una gag a Stasera pago io".

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