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Giovedì, 25 Aprile 2024
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"Gli italiani del Fiume Lee”: documentario racconta la nuova vita di tre palermitani in Irlanda

Il lavoro è scritto, diretto e realizzato dal siciliano Dario Cascio. Tra i protagonisti Dario, che a Cork ha aperto un bar, Peppe diventato uno stampatore digitale a 50 anni e la sua metà Lara

C'è chi ha aperto un bar siciliano, chi è diventato uno stampatore digitale alla soglia dei cinquant'anni e chi ha scelto di trasferirsi lì con un figlio neonato. Si chiamano Dario, Peppe e Lara e sono palermitani. Ad accomunarli non è solo la provenienza ma anche l'essere tra i protagonisti del documentario “Gli italiani del Fiume Lee”. Il lavoro scritto, diretto e realizzato da un altro palermitano, Dario Cascio, che da tanti anni ormai vive in Irlanda racconta la loro nuova vita a Cork. Dario lavora come program manager per McAfee, poi nel weekend realizza video per hobby, con il nickname di The Sicilian Wanderer: "Spero di aprire una finestra - spiega - su come viviamo, cosa ci manca di casa e cosa chi gratifica qui all'estero".

Dario Di Giandomenico nella seconda città del Paese, considerata la capitale culinaria, ha aperto una caffetteria dove è possibile degustare tante delle specialità siciliane. Si chiama Sicilian Delights ed è una piccola Palermo, a pochi passi dalla prestigiosa università UCC di Cork. Un luogo diventato, in poco tempo, molto frequentato, soprattutto dai locali che non perdono l'occasione di poter assaggiare la rosticceria fatta in casa o i dolci made in Trinacria, cannoli compresi. Dario vive a Cork da dieci anni e da 4 anni ha aperto il suo bar. "I calzoni, a forno o fritti, ripieni di prosciutto e mozzarella - racconta nel documentario - piacciono molto ma devo dire che si vende tutto". Grazie a questo l'attività negli anni è cresciuta e in squadra sono entrati anche un romano e un'irlandese.

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Peppe e Lara, invece, sono una coppia. Hanno deciso di mollare tutto e ricominciare da qui. Il primo a trasferirsi qualche anno fa, alla soglia dei 50 anni, è stato Peppe. Lara era incinta e lo ha raggiunto dopo aver partorito. Ora hanno due figli. Lui si è trasferito dopo un esperienza di lavoro negativa in italia e adesso è uno stampatore digitale. Lavora anche lei. "Il mio rapporto con gli irlandesi è fantastico - racconta Lara - loro mi hanno aiutato anche ad imparare la lingua. Qui le opportunità ci sono, basta volerle cercare. I bambi sono felici e crescendo da bilingue - conclude - hanno una marcia in più".

Molto più numerosa e in forte crescita la comunità italiana a Cork. Cascio racconta anche le storie di Daniele, che insegna l’arte della pizza italiana da Burnt ed è diventato in breve tempo un’icona del Black Market. e Maddalena, arrivata in città con due borsoni ha fatto carriera nel mondo della tecnologia, diventando fonte d’ispirazione per tutte le donne che vogliono fare un percorso simile.

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