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Giovedì, 18 Aprile 2024
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La mafia a braccetto con l'estrema destra romana: "Il delitto Mattarella" al cinema

Il film approderà sul grande schermo il prossimo 2 luglio. Diretto da Aurelio Grimaldi, la pellicola è un vero e proprio tributo alla memoria del fratello del Capo dello Stato da parte degli attori siciliani e della troupe interamente siciliana

Il 2 luglio arriva al cinema, distribuito da Cine1 Italia, 'Il delitto Mattarella'. Diretto da Aurelio Grimaldi, il film è un vero e proprio tributo alla memoria di Piersanti Mattarella da parte degli attori siciliani - Antonio Alverario, Claudio Castrogiovanni, Nicasio Catanese, David Coco, Vincenzo Crivello, Francesco Di Leva, Donatella Finocchiaro, Lollo Franco, Sergio Friscia, Ivan Giambirtone, Leo Gullotta, Guia Jelo, Francesco La Mantia, Vittorio Magazzù, Tuccio Musumeci, Tony Sperandeo, Andrea Tidona - e della troupe interamente siciliana.

Da anni Grimaldi raccoglie materiali sul caso Mattarella. Dopo l'elezione del fratello Sergio al Quirinale, il regista ha scritto una sceneggiatura densa di fatti e documenti, con l'intento di combattere l'oblio in cui è caduta la vicenda. Tra i personaggi di spicco, le prime due cariche dello Stato: Sergio Mattarella e l'allora presidente del Senato Pietro Grasso, che quel 6 gennaio 1980 era un giovane pm di turno e quindi titolare di inizio indagini sull'omicidio. "Piersanti Mattarella è una figura ingiustamente dimenticata. A Roma e Milano non esiste nemmeno una via a lui dedicata. La discrezione dell'impeccabile famiglia e del fratello presidente della Repubblica sono senza pari", ha sottolineato Grimaldi.

"6 gennaio 1980. Il Presidente della Regione Siciliana Piersanti Mattarella si sta recando a Messa con la sua famiglia. Un giovane - recita la sinossi - si avvicina al finestrino dell'auto e spara a sangue freddo a Piersanti e lo uccide. Pur nel disorientamento del momento con una serie di depistaggi verso il terrorismo di sinistra, il delitto apparve anomalo per le sue modalità. Il giovane Sostituto Procuratore di turno, quel giorno dell'Epifania, sarà Pietro Grasso, futuro procuratore Antimafia e presidente del Senato.

Le indagini saranno proseguite dal Giudice Istruttore Giovanni Falcone, che scoverà pericolose relazioni tra mafia, politica, Nar e neofascisti, banda della Magliana, Gladio e Servizi Segreti. Il film ricostruisce il clima politico che ha preceduto l'omicidio: protetto a Roma dal Segretario della DC e dal Presidente della Repubblica Pertini, Mattarella è totalmente avversato dai capicorrente siciliani del suo partito. Mattarella non disturbava solo gli equilibri in essere nella DC ma entrava a gamba tesa sugli affari e gli accordi tra politica e mafia, la quale, per l'omicidio Mattarella, si allea con l'estrema destra romana neofascista in cambio dell'evasione dal carcere Ucciardone del leader Concutelli. Ma l'omicidio Mattarella è anche la storia di una famiglia, di esseri umani, di valori e ideali perseguiti con sincero spirito di servizio e afflato solidale: aspetti che nel film hanno un ruolo centrale. Aurelio Grimaldi ripercorre quei tragici giorni con occhio attento e sensibile".

(Dire)

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