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Martedì, 23 Aprile 2024
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"Ciro & Genny", il nuovo singolo di Picciotto: il rapper palermitano canta le "fuitine" e l'amore malsano

Questi i temi trattati nella canzone scritta a quattro mani con EliaPhoks. Continua dunque l'opera di denuncia dell'artista del Borgo che, dopo 3 dischi e centinaia di concerti con la sua band GenteStranaPosse, ha iniziato un percorso da solista

Si chiama “Ciro & Genny” il nuovo singolo del rapper palermitano Christian Paterniti, in arte Picciotto, feat. EliaPhoks. Prodotto da Gheesa con l'aggiunta alle chitarre di JohnLui, il bravo è uscito giovedì scorso. Racconta una storia dannata, un amore malsano, conseguenza di chi è diventato adulto troppo in fretta.

"Una delle tante ‘fuitine’ che - racconta Picciotto - dalle nostre parti sono ancora molto comuni, io stesso ne sono figlio. L'immaginario della famosa serie ‘Gomorra’ mi ha ispirato, l’amore e l’odio dei due protagonisti tiene vivo il rapporto, il bisogno di esercitare potere dal quale si scappa, ma che si ripropone sotto altre vesti. L'atavica ricerca del denaro come status di realizzazione, la lunaticità tipica di due adolescenti impreparati nel gestire una famiglia e poi il "Se" come loop tossico mentale che ti allontana dalla realtà". Questo il leitmotiv della canzone scritta a quattro mani in un pomeriggio nello studio dell'etichetta discografica Lo Stato Dell'Arte, della quale il rapper + presidente ed editore, con EliaPhoks, storico pilastro della scena urban palermitana e autore dell'album "Ragazzi per sempre" per MxRxGxA.

“Ci conosciamo da quindici anni con Elia e - continua Picciotto - da tanto speravo di poterci scrivere insieme, credo di aver trovato il tema giusto per ispirarlo in uno dei suoi migliori storytelling". "Ciro & Genny” riprende la storia del protagonista dei due brani precedenti "Bimbi" e "Miracoli" raccontando un'altra fase di vita. Dopo aver affrontato il carcere minorile e aver riscontrato la totale assenza di cura nel quartiere in cui vive il giovane cerca di appagare la sua fame di buoni sentimenti attraverso l'amore, malato però. Continua dunque l'opera di denuncia del rapper che, dopo 3 dischi e centinaia di concerti con la sua band GenteStranaPosse, ha iniziato un percorso da solista come Picciotto producendo per l'etichetta Irma Records i dischi “Piazza Connection” (2015), “StoryBorderline” (2016) e “TeRAPia” (2019). Il suo è un rap che nasce e si sviluppa nei centri sociali occupati. Da quindici anni si occupa di laboratori di scrittura creativa incentrati sul rap e di progetti di contrasto alla dispersione scolastica, lavorando nelle scuole e in diversi quartieri popolari di Palermo. Nel 2017 vince il premio “Musica contro le mafie” con la canzone “Amarcord 2.0”, successivamente il singolo “Capitale” viene premiato a Casa Sanremo durante il Festival, diventando poi l’inno di “Palermo Capitale della Cultura 2018”. 

Il testo del brano

Se lei, fosse fuoco dove butto i miei vestiti dopo una rapina
se lei, fosse droga senza down solo adrenalina
se lei, fosse cash dove mi rifuggo i cali di autostima
se lei, fosse vita oltre la vita

vallo a capire, 
tutto ciò che abbiamo dentro ma che non sappiamo dire
una lama nella gola che non ci fa deglutire
ti sentivi sola da volere scomparire
la vita ci ha graffiato sento le tue unghia sugli specchi
prima disprezzi poi compri e paghi gli interessi
siamo compressi, due cuori ma tra quattro coltelli
e non ne usciamo indenni Ciro e Genny
il tuo ex ha quattro carichi pendenti
noi col terrore nella vita di morire giovani e perdenti
non puoi dipendere dal quartiere da cui dipendi
mentre sono su di te mi specchio sui tuoi pendenti
la notte batto i denti, mi sveglio e dici “è apposto”
la mattina scappi tipo che non ti conosco
ma poi stanotte torni un'altra volta
siamo amore e psiche con venere capovolta

Se lei, fosse fuoco dove butto i miei vestiti dopo una rapina
se lei, fosse droga senza down solo adrenalina
se lei, fosse cash dove mi rifuggo i cali di autostima
se lei, fosse vita oltre la vita

Ma ti ricordi gli imbrogli di quei giorni
e le grida di tuo padre “quando cazzo torni”
una camera a due passi dal quartiere
trenta euro al portiere
e si diventa genitori di mestiere
mi racconti dei precedenti dei tuoi genitori assenti
dentro questa casa umida e senza riscaldamenti
siamo adulti adesso che l'erba ci mette ansia
e solo il sesso ci aiuta a smaltire le birre del bangla
è storia triste, quanto nota
se dipendi da un amore è tipo peggio della coca
vida loca, luce fioca
siamo passati da baci da pelle d'oca
alla coscienza sporca di ogni banconota
avessi i soldi, ti comprerei una vita nuova
dove hai finito scuola e tuo papà non ti dà della troia
avremmo tutto tranne che la calma
amore e odio come Ciro & Genny con i soldi di Rocky e Rihanna

Se lei, fosse fuoco dove butto i miei vestiti dopo una rapina
se lei, fosse droga senza down solo adrenalina
se lei, fosse cash dove mi rifuggo i cali di autostima
se lei, fosse vita oltre la vita

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