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VIDEO | Standing ovation per il palermitano Chris, il ballerino di break non vedente ammesso a Ballando con le stelle

Si allena ad Arezzo dove arriva in treno da Lerici, su Instagram ha contattato Andrea Bertocci per chiedergli di essere il suo insegnante. Lui ha accettato per lanciare una sfida a tutti: "La danza è inclusività"

Finisce il provino, Milly Carlucci chiede a tutti di alzarsi per una standing ovation. Di fronte c'è Chris Serebour, ballerino talentuoso di 28 anni nato a Palermo, cresciuto a Reggio Emilia e adesso residente a Lerici, le origini della famiglia in Liberia. Ad accompagnarlo, in quel momento in lacrime, Andrea Bertocci ballerino e insegnante di break dance di Arezzo. È il suo maestro ed anche il suo amico. E insieme si trovano a Milano alle selezioni di Ballando on the Road, il concorso riservato ai nuovi talenti della danza i cui finalisti si esibiranno all'interno della trasmissione della Rai condotta da Milly Carlucci. È una storia intensa, molto coinvolgente, quanto recentissima. "Chris mi ha mandato un lungo messaggio su Instagram, non lo conoscevo prima, cercava un insegnante di ballo, ma non aveva trovato nessuno che si prendesse questa responsabilità. All'età di 21 anni ha sviluppato una grave malattia autoimmune che gli provoca infiammazioni delle mucose - spiega lo stesso Andrea - in poco tempo ha perso la vista e la voce e ha subito una tracheotomia".

Tutto questo non gli ha impedito di trovare per caso o per volere del destino un maestro che Ballando con le Stelle lo aveva già vinto nell'ultima edizione pre Covid con i Flash Kidz e che ha accettato subito di allenarlo. Tra maggio e giugno, ha preso più volte il treno per delle lezioni private in sala con Andrea ad Arezzo. "Voleva esibirsi in hip hop, ma io ho visto in lui doti per la break dance. E così abbiamo fatto".

E' venuto fuori un provino che è stato spedito per partecipare alla nuova edizione di Ballando. "Dopo due giorni ci hanno chiamato per andare a Milano per le selezioni successive: è stato emozionante, un'esperienza unica che mi rimane impressa più della mia vittoria, non so perché", spiega Andrea che questa storia non si stanca di raccontare, giorno dopo giorno. E chissà ancora quante volte dovrà farlo, visto il messaggio dirompente che porta. "Percepisco che molti insegnanti non si sono voluti prendere la responsabilità di accompagnare in questo percorso una persona che ha necessità di attenzioni un pochino diverse dal normale, a mio avviso invece è un obbligo, perché la danza è inclusività: deve essere aperta e accessibile a tutti, io non credo che nessuno, nel raggio di centinaia di chilometri, lo avrebbe preso come se fosse quel peso che in realtà non è."

Alla fine il destino, attraverso un social, lo ha portato ad Arezzo, dove è tornato anche ieri alla vigilia del saggio di fine anno della scuola di ballo Flash Dance, dove insegna anche Andrea. Questa sera si esibirà con lo stesso assolo del provino Rai sul palco del Teatro Petrarca. Poi ha di fronte due o tre mesi di lavoro per preparare l'esibizione di Ballando con le Stelle. Già perché la produzione ha deciso così, Chris sarà un concorrente della trasmissione.

"Dal provino in poi - aggiunge Andrea - abbiamo voluto lanciare una sfida al pubblico e un messaggio di forte inclusività attraverso la break dance. La malattia gli ha stravolto la vita in poco tempo, prima non aveva alcuna disabilità, ha dovuto affrontare un percorso molto difficile, poi ha trovato una forza rara che è da ammirare. Mi ha dato lui la spinta a provarci, non avevo mai lavorato con disabili, non sapevo cosa potesse dire insegnare break a chi non può vedere quello che io spiego. Oggettivamente parlando, non è stato un allievo speciale per la sua disabilità, è molto portato e ho allievi senza disabilità che non hanno la velocità di apprendimento che ha lui, ha una forma fisica e una forma mentis incredibili. Il provino a Milano è stata la prima esibizione di Chris, è stato catapultato dalle prove in palestra a ballare davanti a un migliaio di persone con la giuria composta da Milly Carlucci e tutto lo staff, lui era super tranquillo io molto più emozionato, quanto è stato il suo turno l'ho accompagnato nel palco posizionandolo e dandogli alcune indicazioni di orientamento. Credo che abbiamo lanciato un bellissimo messaggio."

Poi gli applausi, la standing ovation e l'emozione che diventa indimenticabile. Ma questo è solo un punto di inizio per Chris e per il messaggio che lancia insieme al suo maestro Andrea. "Sono felice, ringrazio", pronuncia Chris.

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