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8 marzo le lavoratrici scioperano!

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di PalermoToday

8 marzo scioperiamo tutte! scioperiamo veramente Contro l'attacco ai nostri diritti, la nostra vita deve cambiare! Delegazioni di lavoratrici in sciopero l'8 marzo dalle ore 9,30 a Piazza Verdi (Teatro massimo). Le lavoratrici poi si recheranno al Comune di Palermo per presentare la piattaforma dello sciopero e chiedere l'apertura di un tavolo di lavoro urgente sulle istanze che riguardano la condizione delle donne. Lavoratrici Slai Cobas per il sindacato di classe segue la piattaforma Scioperiamo tutte, rendendo viva la piattaforma che abbracci tutta la condizione delle donne sui posti di lavoro, nei quartieri, nelle case, nella vita quotidiana, come di fronte ai grandi problemi che le toccano, dal diritto al lavoro, ai servizi, dalla violenza sessuale e femminicidi, al diritto di libertà di scelta in tema di maternità.

Lavoro per tutte le donne - Trasformazione a tempo indeterminato dei contratti precari sia nel settore privato che pubblico, scuola, sanità ecc. NO al Decreto dignità del governo che sancisce migliaia di licenziamenti - No alla regionalizzazione della scuola pubblica che si vuole svendere e dividere in scuola di serie A e scuola di serie B, con penalizzazione soprattutto per le scuole del Sud, con vergognose disparità tra le lavoratrici e i lavoratori Docenti e Ata non solo salariali ma anche in termini di reclutamento, mobilità… - Divieto di indagine sulla condizione matrimoniale, di maternità, di orientamento sessuale, nelle assunzioni o licenziamenti. - Pari salario per pari lavoro - contro discriminazioni salariali, legate allo stato familiare, di maternità, di razza - Aumento delle pause nelle fabbriche, nei campi e in tutti i luoghi di lavoro - Riduzione dei ritmi e dei carichi di lavoro, come difesa anche della nostra salute - Riposo sabato e domenica o 2 gg consecutivi nelle aziende a turnazione continua - Turni che non aggravino la condizione delle donne - Condizioni di lavoro e ambienti di lavoro (compreso servizi igienici) a tutela della salute, anche riproduttiva, delle donne e della dignità delle lavoratrici, richiesta agli Enti ispettivi di una verifica generale, sotto il nostro controllo! - Assemblee sindacali in più rispetto a quelle stabilite, autogestite dalle lavoratrici, per affrontare i problemi specifici - Salario garantito per tutte le donne - NO al Reddito di cittadinanza discriminatorio e vessatorio - Nei passaggi di appalti o ditte, automaticità del passaggio delle lavoratrici con conservazione dei diritti acquisiti – nei rapporti part time, orari non al di sotto di 30 ore settimanali - Abbassamento dell’età pensionabile delle donne, come riconoscimento del doppio lavoro - NO al caporalato in agricoltura.

Trasporto gratuito verso e dalle campagne - Passaggio da salario a cottimo al salario orario contrattuale - parità salariale con gli uomini - Socializzazione e gratuità dei servizi domestici essenziali, asili, servizi di assistenza per anziani, ecc, aumento dei nidi e scuole per l’infanzia e vicino ai luoghi di lavoro - Diritto di residenza, cittadinanza, casa, reddito per tutte le migranti, uguali diritti lavorativi, salariali e normativi per le immigrate che lavorano - NO al Decreto Sicurezza anti costituzionale e disumano, - NO alla detenzione nei centri, luoghi di violenze e stupri - Allontanamento dai luoghi di lavoro per tutti coloro – capi, padroni, ecc. - responsabili di molestie, ricatti, violenze sessuali, atteggiamenti discriminatori, tutela delle lavoratrici denuncianti - Interventi immediati contro i denunciati per violenze, stalking, maltrattamenti. Divieto di permanenza in casa, di familiari o conviventi violenti - Procedura d’urgenza nei processi per stupro e femminicidi e accettazione delle parti civili di organizzazioni di donne, con patrocinio gratuito per le donne - Nessuna persecuzione delle prostitute, diritti di tutte ai servizi sociali e al salario garantito - Difesa e ampliamento del diritto di aborto, della libertà di scelta delle donne sulla maternità; per l’aborto libero gratuito assistito. Abolizione dell’obiezione di coscienza. Interventi di interruzione di gravidanza in tutte le strutture pubbliche - Consultori laici gestiti e controllati dalle donne - Accesso gratuito per le donne ai servizi sanitari - Difesa del divorzio e affido - NO al Ddl Pillon - Abolizione nella pubblicità, nei giornali, nelle Tv, nei testi scolastici, ecc. di ogni contenuto offensivo, discriminatorio, fascista, sessista, razzista, contro le donne

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