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L'appello dell'Aasi: "Ambulanze bloccate per ore negli ospedali, serve box di ripristino"

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di PalermoToday

L’associazione autisti soccorritori italiani (Aasi) ha l’obiettivo di promuovere la professionalità di questa categoria attraverso la formazione e il riconoscimento giuridico della figura professionale di autista soccorritore a vantaggio della sicurezza e della qualità dei servizi offerti ai cittadini-utenti. Dai vari articoli giornalistici e dai nostri contatti locali, ci segnalano il frequente blocco delle ambulanze del servizio urgenza emergenza nei vari pronto soccorsi della regione per carenza di barelle e attrezzature, quindi il paziente rimane sulla barella dell'ambulanza fino a quando non si reperisce altra attrezzatura.

Proponiamo la creazione dei "box di ripristino" (barelle spinali, steccobende, collari cervicali e altro) presso i vari Dea del territorio di competenza, così da rendere interscambiabili tali attrezzature tra ambulanze e pronto soccorso per permettere le operazioni di sbarellamento del paziente e rendere l’ambulanza nuovamente operativa per i bisogni del territorio, evitando così il blocco per ore delle ambulanze nei vari ospedali. "Ci appelliamo - dichaira il dottore Stefano Casabianca - all'assessore regionale alla Salute, ai direttori generali delle aziende ospedaliere, ai direttori delle centrali operative del 118, per rendere immediatamente operativi i box di ripristino, tutto ciò a tutela di operatori e pazienti".

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