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Giovedì, 28 Marzo 2024

Una piattaforma per insegnare l'italiano agli stranieri: nasce “Studiare Migrando” | VIDEO

Il progetto vede la collaborazione tra ItaStra, l’istituto per le Tecnologie didattiche del consiglio nazionale delle ricerche, il supporto di Unicef e il patrocinio dell’Ufficio scolastico regionale.

La piattaforma è stata presentata questa mattina alla chiesa di Sant'Antonio Abate allo Steri. Secondo i recenti dati forniti dal ministero del Lavoro e delle politiche sociali, al 31 gennaio 2018 sono quasi 15 mila i minori stranieri non accompagnati presenti in Italia, circa l’80% con un’età compresa tra 16 e 17 anni. Più del 40% di loro sono ospitati in strutture di accoglienza in Sicilia.

Attraverso l’uso di smartphone, tablet e pc sarà possibile collegarsi alla piattaforma e accedere ai contenuti multimediali interattivi e ai moduli didattici per prepararsi a sostenere il colloquio pluridisciplinare nell’ambito dell’esame di Stato conclusivo del primo ciclo di istruzione. Le esercitazioni svolte permetteranno agli studenti di integrare le attività di studio, ma anche di ridurre il carico della frequenza obbligatoria, che in molti casi risulta difficile per motivi geografici o organizzativi. Si tratta in tutto di sette moduli, due destinati al consolidamento delle competenze per la lingua della comunicazione, uno per prepararsi alla prova scritta e quattro per prepararsi al colloquio pluridisciplinare previsto dalla normativa vigente a conclusione degli esami. Ad accompagnare i minorenni nell’apprendimento, docenti, operatori di comunità e volontari appositamente formati.

In questa fase sperimentale saranno circa 800 gli studenti di ItaStra, dei centri di istruzione per adulti (Cpia) siciliani e di alcune comunità di prima e seconda accoglienza, che usufruiranno della piattaforma. “Il progetto - afferma Anna Riatti, coordinatrice Unicef per il programma su minori migranti e rifugiati in Italia - risponde a un bisogno di accompagnamento dei giovani migranti e rifugiati nell’apprendimento rilevato da Unicef attraverso la piattaforma digitale U-Report on the Move. Molti dei giovani ascoltati chiedevano maggiore sostegno per accelerare l’apprendimento e una piena realizzazione del diritto all’istruzione, fondamentale per la loro inclusione sociale e per il raggiungimento delle loro aspirazioni”.

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