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"Accordi non rispettati", lavoratori Reset in corteo: "Vogliamo solo la normalità" | VIDEO

Un serpentone da piazza Croci a Palazzo delle Aquile per chiedere l'adeguamento dei contratti a 36 ore settimanali. Lo sciopero è scattato dopo l'incontro con il sindaco Orlando, che non è riuscito a soddisfare i rappresentanti dei lavoratori

Lavoratori Reset in corteo per chiedere l'adeguamento dei contratti a 36 ore settimanali. Lo sciopero è scattato dopo l'incontro con il sindaco Orlando, che non è riuscito a soddisfare i rappresentanti dei lavoratori. Così, questa mattina, un lungo serpentone si è mosso da piazza Croci a Palazzo delle Aquile per avere delle risposte dal primo cittadino. 

A dar manforte ai lavoratori, il capogruppo del Pd al Consiglio comunale Dario Chinnici: "I lavoratori della Reset non sono figli di un Dio minore e, pertanto, hanno gli stessi diritti di tutti i dipendenti delle altre partecipate del Comune: chiediamo che l’amministrazione avvii una seria interlocuzione con i sindacati trovando soluzioni idonee al rispetto degli accordi già sottoscritti. Questi lavoratori meritano risposte, così come la città esige servizi all’altezza". 

Per il vicepresidente del Consiglio, Giulio Tantillo (Forza Italia), che assieme ai capigruppo ha incontrato i sindacati di Reset, c'è anche un'altra esigenza: "L'organizzazione della società non va bene, è necessario cambiare il contratto di servizio". Al budget che il Comune ha destinato alla Rest mancano all'appello due milioni, per arrivare a 33. L'impegno è di reperirli tra le pieghe del bilancio, così come annunciato dallo stesso sindaco Orlando.

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