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Opera Pia in difficoltà, l'arcivescovo in lacrime: "Costretto a tagliare gli stipendi" | VIDEO

"Restiamo uniti. Vi prego di aderire alla mia proposta". E' l'appello disperato di Corrado Lorefice ai lavoratori dell'Opera Pia Ruffini, in debito di 2,5 milioni.

A denunciare, in conferenza stampa, la grave situazione in cui versa l'ente è l'arcivescovo Lorefice che secondo lo statuto è presidente pro tempore dell'Opera Pia.

Resta, forse, solo una settimana di tempo per salvare una delle istituzioni religiose più grandi della città: per questo si chiede ai 43 lavoratori la riduzione delle ore di lavoro, che passerebbe da 36 a 30, la dilazione degli arretrati e il taglio degli stipendi per l'anno corrente e il prossimo. La proposta è il pagamento di 3 stipendi per quest'anno e 8 per il 2018.

La crisi affonderebbe le sue origini nel 2015, anno in cui si è raggiunto un disavanzo di oltre un milione e 600 mila euro. Una situazione per cui il vicepresidente del cda dell'Opera Pia spiega che si stanno accertando le responsabilità, ma che trova un'importante responsabilità "nel ritardo nel pagamento dei crediti da parte della pubblica amministrazione" che avrebbe un debito di 900 mila euro con la struttura, e "nella progressiva diminuzione, quasi fino all’azzeramento dei fondi pubblici regionali”.

Lorefice: "Con questo tipo di debito, avrei potuto licenziare tutti. Ma come posso farlo? È una misura certamente sofferta e, personalmente, profondamente dolorosa. Dietro i numeri per me, cristiano e vescovo, ci sono persone e non cose, ci sono famiglie, case, pane e vita. Ci assumiamo la responsabilità, tutti, ma il vescovo non taglierà la testa a nessuno”.

Tra le strutture in cui operano i lavoratori ci sono la scuola Santa Silvia, il villaggio dell’ospitalità Maria Santissima Immacolata, che accoglie circa 20 anziani e 40 famiglie (22 nuclei familiari che versano un contributo comunale a canone di locazione e 18 - che avevano occupato la struttura e che il vescovo aveva deciso di mantenere nell'edificio - che versano 200 euro mensili all'Opera Pia), il centro diurno di riabilitazione Cor e l’asilo nido della Guadagna. 

"Con il sacrificio di tutti - conclude l'arcivescovo - nell'onestà, nella legalità, con il lavoro sodo, pur soffrendo, riusciremo a ridare luce all'opera del cardinale Ruffini e impediremo che la nostra città possa soffrirne l'irrimediabile chiusura dei servizi". 

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