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Medici aggrediti in ospedale, Razza: "Nelle società malate camici e divise diventano bersaglio" |VIDEO

"E' una società malata quella in cui il camice, esattamente come la divisa, diventa bersaglio. Dobbiamo lavorare tutti insieme. Dobbiamo essere tutti consapevoli che c'è bisogno di una mobilitazione delle coscienze per stare accanto a chi lavora per i cittadini e dalla parte dei cittadini". Sono le parole dell'assessore alla Salute della Regione Siciliana, Ruggero Razza, che in un video postato su Facebook esprime la propria solidarietà a "tutti gli operatori della sanità siciliana che si sentono nel mirino dopo questa escalation di aggressioni".

L'ultimo caso, in ordine di tempo, ieri all'ospedale Villa Sofia, dove il padre di un paziente ha colpito con un casco il medico di turno "colpevole" di avere rinviato il ricovero del figlio a causa di un'altra emergenza. Solo poche ore prima all'ospedale Di Cristina un uomo, dopo la morte del figlio nato prematuramente, ha aggredito quattro medici. La settimana scorsa invece, un utente aveva aggredito un'impiegata dell'ufficio anagrafe assistiti dell'Asp di Carini. 

Razza si rivolge direttamente ai siciliani che "devono vedere nella sanità siciliana un punto di riferimento importante e negli operatori della sanità coloro che salvano vite" ed esprime apprezzamento per la decisione del governatore Nello Musumeci di chiedere ai  prefetti siciliani di convocare i comitati provinciali per la sicurezza perché, spiega l'esponente della Giunta di governo, "vogliamo ospedali sicuri, perché vogliamo una maggiore presenza delle forze dell'ordine e anche perché la sicurezza dei cittadini sui i luoghi di lavoro è una responsabilità dello Stato". 

"La Regione - assicura Razza - farà la sua parte, incontrerò i rappresentanti dei sindacati e quelli degli ordini professionali, valuteremo se necessario implementare la sicurezza fisica o se non sia più opportuno individuare degli strumenti tecnologici per proteggere i medici, infermieri e tutti gli operatori. Ma il grosso dobbiamo farlo noi, devono farlo tutti i cittadini siciliani. Dobbiamo essere tutti consapevoli che c'è bisogno di una mobilitazione delle coscienze per stare accanto a chi lavora per i cittadini e dalla parte dei cittadini".
 

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