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"Mafiosi schifosi, così ho fatto arrestare i boss": parla l'imprenditore che si è ribellato al pizzo | VIDEO

Giuseppe Piraino, titolare di un'impresa al Capo, si è rifiutato di cedere al ricatto di Cosa Nostra e ha fatto arrestare il suo estorsore. Lo ha filmato con telecamera nascosta e lo ha denunciato: "Ci vuole coraggio. Per colpa loro in tutto il mondo Palermo uguale mafia"

Grandi riflessioni, la paura, poi la decisione. Ha detto "no" al ricatto della mafia e ha fatto arrestare l'uomo che gli chiedeva il pizzo filmandolo con una telecamera nascosta per poi portare tutto ai carabinieri. A finire in manette - nell'ambito dell'operazione Cupola - è stato Luigi Marino, che figura tra le 48 persone arrestate nel maxi-blitz che ha azzerato i vertici dei clan mafiosi palermitani.

L'imprenditore coraggioso, titolare di una ditta edile, è Giuseppe Piraino, titolare di un'impresa al Capo, che è stato intervistato a Mattino Cinque. "Sì, ho avuto paura ma la denuncia è l'unico atto da percorrere. E' stato quasi un atto dovuto; non potevo non prendere posizione davanti alle minacce rivolte anche agli operai del mio cantiere. Ci vuole coraggio - ha detto -. Per colpa loro in tutto il mondo Palermo uguale mafia".

Operazione Cupola, le foto degli arrestati

"Dormire male la sera perché c'è qualcuno che ti butta fuori gli operai dal tuo cantiere e minaccia i tuoi figli, è peggio di non dormire e avere la coscienza a posto e poter denunciare. Qua al Capo non sono tutti mafiosi - ha aggiunto Piraino -. Ma la gente perbene è la maggioranza. Mia moglie non se l'aspettava, ma poi ha capito. Non smetterò mai di provocare questi mafiosetti perché hanno suscitato tanto nervosismo in me. Per quello che abbiamo passato noi palermitani. Questa cosa deve finire una volta e per tutte. Lavoriamo per colpa loro in una terra martoriata da mafiosi schifosi".

Poi la conclusione: "Supplico tutte le persone che sono ad oggi spaventate e che ancora adesso riflettono per capire se denunciare o meno, a loro dico che pagare il pizzo vuol dire affossare e distruggere il futuro dei nostri figli. Le istituzioni ci sono. I primi che mancano siamo noi cittadini. A chi mi chiede il pizzo io dico 'vattene via'".

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