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Opera pia Ruffini, lavoratrice licenziata: "Mancava poco più di un anno alla pensione" | VIDEO

Gilda Rizzo, 61 anni, lavorava nell'istituzione religiosa da 40 anni e 7 mesi, ora è disperata: urla e mostra a tutti la sua lettera di licenziamento.

Lo scorso 17 gennaio è arrivata infatti la conferma definitiva della risoluzione del contratto dei 42 lavoratori dell'Opera pia cardinale Ruffini. La signora Rizzo, che svolgeva servizio all'asilo nido Pesciolino Nemo alla Guadagna, ha deciso di chiedere aiuto davanti all'ingresso della Cattedrale: "Sono stanca, non ne posso più. Avevo perso la famiglia per altri motivi, avevo solo il mio lavoro, ora non ho più niente. Mi hanno stroncato la vita".

La donna chiede un incontro con l'arcivescovo, Corrado Lorefice: "Da due giorni lo cerco ma mi dicono sempre che non è in sede. Mi devono dare 16 mensilità arretrate. Io non chiedo l'elemosina, chiedo i miei soldi. Ho medicine da prendere e non posso comprarle. Non so più dove andare. Ci hanno lasciato senza ammortizzatori sociali".

A schierarsi al fianco della donna e degli altri lavoratori è l'ex vice presidente vicario del Comune, Nadia Spallitta, che sta seguendo in qualità di avvocato una buona fetta degli operatori nella causa per il licenziamento: "Il Papa - commenta - ha detto che è un peccato gravissimo licenziare quindi chiediamo alla Chiesa di non commettere tale peccato. Chiediamo inoltre all’arcivescovo di disporre l’estinzione dell’Opera Pia, il trasferimento dei lavoratori e del patrimonio immobiliare al Comune. Capiamo che significa rinunciare a tanto ma solo così si potranno salvare 40 famiglie".

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