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Il rap di Picciotto e il silenzio: così Palermo ricorda le 980 vittime della mafia | VIDEO

La ventitreesima edizione della manifestazione, promossa da Libera, ha preso vita al cinema Lux. Oltre 400 studenti presenti.

Testimonianze, ricordi, memoria. Come in tante altre piazze italiane, anche il capoluogo ha aderito alla "Giornata della memoria e dell'impegno per le vittime innocenti della mafia". Dopo la proiezione del docufilm dell'Ansa "L'eredità di Falcone e Borsellino", gli studenti hanno letto i nomi delle 980 vittime delle mafie. Presenti, tra gli altri, il sindaco Leoluca Orlando, l'assessore comunale alle Politiche giovanili, Giovanna Marano, il referente di Libera Palermo, Calogero Ganci, i familiari del vice questore Ninni Cassarà, ucciso il 6 agosto 1985, e quelli di Calogero Di Bona, agente penitenziario ucciso il 28 agosto 1979.

Poi, un momento musicale con il rapper Christian Paterniti, in arte Picciotto, che ha fatto ballare tutti i presenti sulle note di "Capitale", il brano già arrivato sul palco di Casa Sanremo che racconta il riscatto sociale di Palermo e che costituisce una dedica d'amore alla città che ha raggiunto il riconoscimento di Capitale della Cultura 2018.

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