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Da rudere a struttura multifunzionale, ecco il faro di Capo Zafferano | VIDEO

Una torre bianca alta 11 metri, un suggestivo strapiombo sul mare, un tratto di costa quasi incontaminato in stridente contrasto con l'incuria e il degrado di cui è vittima ormai da anni. Ci troviamo nel territorio di Santa Flavia, sul promontorio di Capo Zafferano, in un vero angolo di paradiso che si protende sul mar Tirreno.

Costruito nel 1884 dal Genio civile, il Faro fu utilizzato a lungo come caserma della Marina Militare. Ancora oggi è raggiungibile da un lungo sentiero a picco sul mare, che divide i golfi di Palermo e Termini Imerese, e che regala un panorama mozzafiato. Il bene, di elevato pregio storico-artistico, si compone del Faro a torre ottagonale e di alcuni edifici.

La struttura per anni è rimasta abbandonata, preda dell'avanzare ineluttabile del tempo e delle incursioni di vandali. Scritte sui muri, tetti scoperchiati, rifiuti e pareti sventrate contro cui - a dirla tutta - combattono da anni cittadini, docenti universitari e associazioni ambientaliste con l'obiettivo di salvaguardare il complesso e il tratto di costa circostante.

Ciononostante, sono tantissimi i visitatori che si avventurano ogni giorno per godere del fascino di questo luogo a molti sconosciuto e che presto, potrà tornare a risplendere, grazie al progetto di Top Cucina Eventi Srl, che lo trasformerà in una struttura multifunzionale con una bottega del gusto, un ristorante, tre suite e un museo del mare.

Il bando di rivalutazione è stato promosso nel 2016 dall'agenzia del Demanio e di Difesa servizi spa al fine di renderlo, insieme ad altri 14 beni di proprietà dello Stato, tra i quali lo stand Florio, un punto di riferimento per attrarre turisti ma anche la comunità locale e ridare il giusto lustro a questo vero gioiello del mare, strappandolo al degrado di cui da troppo tempo è vittima incolpevole.

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