Dall'inchiesta "Bloody Mary" della guardia di finanza emerge che il denaro pubblico veniva distratto utilizzando il trucco dei finti rimborsi spese legati ad attività di volontariato mai svolte. Registrati anche summit nella sede dell'Avel
E' quanto emerge dall'operazione "Bloody Mary" della guardia di finanza, che ha scoperto una truffa da 4 milioni all'Asp. Sequestrate due associazioni di volontariato. Una di queste era gestita da condannati per traffico di droga aggravato dall'avere agevolato Cosa nostra. E c'era pure chi percepiva il reddito di cittadinanza
Le intercettazioni dell'operazione "Lazzaro" che ieri hanno portato a 6 fermi rivelano anche i timori della banda: "Girano troppi soldi, dobbiamo rallentare". Emergono pure i trucchi per ritirare le cifre esorbitanti liquidate dalle assicurazioni: "Cambio sempre posta, in due giorni sono dieci carte..."
Prima di sparire per finta per incassare le polizze, bisognava scomparire dai social. Dall'operazione "Lazzaro" emerge anche che la banda in alcuni casi avrebbe sbagliato i conti, facendo morire i complici prima del previsto o per una causa non coperta dall'assicurazione
Nel processo in abbreviato due anni e mezzo per Andrea Pellicano e un anno a suo fratello Antonino. Del tutto scagionato dalle accuse Massimo Falcone. Sarebbero stati falsificati almeno 4 mila biglietti per assistere alle gare senza pagare o con delle riduzioni
Spuntano altri nomi oltre a quelli dei 6 fermati con il blitz "Lazzaro". I falsi defunti reclutati tra amici, parenti e dipendenti della banda e medici pescati su internet a loro insaputa per i certificati. C'era chi intascava 150 euro solo per ritirare in contante le liquidazioni delle polizze
Il processo, nato dall'operazione "Contra Fides" della guardia di finanza, si sta svolgendo con il rito abbreviato. Altri 14 imputati hanno chiesto di patteggiare o hanno optato per l'ordinario. Alla sbarra pure vittime consenzienti disposte a farsi ferire in cambio di poche centinaia di euro
Erano stati quasi tutti fermati a novembre con l'ultimo blitz sull'imbroglio, in cui si ipotizzavano legami con Cosa nostra. Per l'accusa i mafiosi di Brancaccio avrebbero acquistato le pratiche per incassare i premi assicurativi, oltre a gestire lo smercio di droga
I retroscena dell'inchiesta a carico del civilista Adriano Lapone che si sarebbe fatto pagare ma poi non avrebbe seguito le cause. Per il gip "ha approfittato della fiducia dei suoi clienti" e la sua "personalità è massimamente negativa e assolutamente spregiudicata"
Adriano Lapone, 39 anni, è accusato tra l'altro di truffa aggravata e di falso. Qualche tempo fa aveva già avuto problemi con la giustizia per esercizio abusivo della professione forense. Il gip gli ha anche inflitto l'obbligo di dimora in città
Arriva a processo anche l'ultimo troncone investigativo sugli spaccaossa, in cui erano emersi gli interessi del clan di Brancaccio su alcune pratiche legate a falsi sinistri ma con vittime vere. Diversi degli imputati percepivano pure il reddito di cittadinanza
Tre anni e quattro mesi a Nocenzio Ragaccio, originario di Chieti, che a maggio del 2018 aveva messo a segno l'imbroglio in via Messina Marine. Dopo il finto incidente, con modi minacciosi, aveva costretto gli stranieri a dargli il denaro. Era stato però bloccato dai carabinieri
Il tentativo di raggiro ai danni di un anziano è avvenuto sull'A29, all'altezza di Balestrate. Dopo un sorpasso due giovanni avrebbero chiesto alla vittima i soldi per riparare al danno, ma la polizia stradale è intervenuta prima che pagasse
Secondo l'accusa, Giuseppe Pellitteri avrebbe falsificato degli atti e persino la firma di un pm per poi spartirsi la liquidazione con il professionista incaricato, un commercialista di Bagheria. Sequestrati circa 10 mila euro
La presunta banda prometteva che il passaggio ad una fantomatica società tedesca avrebbe garantito un risparmio del 30 per cento sulle bollette. Per la Procura, l'azienda non sarebbe mai esistita e il denaro sarebbe arrivato direttamente alla mente dell'imbroglio, Nicolò Regina, e a tre sue parenti
Il blitz della guardia di finanza è il seguito dell'inchiesta che lo scorso 19 maggio ha portato a sei misure cautelari e al sequestro di 800 mila euro. Punto di riferimento dell'organizzazione sarebbe stato l'ex dipendente di una filiale bancaria messinese
Chiusa l'inchiesta con la quale, a febbraio, la guardia di finanza aveva scoperto come all'interno di un'associazione di Cruillas sarebbero stati smerciati integratori "miracolosi" e costosi per imbrogliare centinaia di persone. L'accusa è di truffa
I retroscena dell'operazione che oggi ha portato a 4 arresti. Dalle intercettazioni emerge che la "Cuore giovane" sarebbe stata utilizzata anche per coprire spese personali degli indagati. Secondo la Procura, i volontari non avrebbero avuto gli attestati per lavorare
Per Fabio Lannino, Rosanna Minafò e Roberto Fontana è arrivata l'assoluzione con formula piena. L'indagine delle fiamme gialle era partita dopo una segnalazione del Fisco sulle edizioni 2009 (Taormina), 2010 (Villa Filippina) e 2011 (Teatro di Verdura)
In manette un palermitano di 28 anni che voleva incassare, con documenti falsi, un rimborso di 1.100 euro in favore di terzi presso un ufficio postale. Indagini in corso per rintracciare la persona raggirata
Un poliziotto libero dal servizio ha riconosciuto un pregiudicato ed ha allertato i colleghi delle volanti. L'intervento degli agenti immortalato in un video. Svanite le tracce di altri due "attori" del raggiro. La Questura: "Diffidate da chi vuole vendere preziosi a prezzi stracciati"
Nel mirino della Finanza Giovanni Geloso, in carica nel periodo 2012-2017, e Mimmo Russo, attualmente a Sala delle Lapidi. Sarebbero stati assunti fittiziamente da alcune società per avere il rimborso degli stipendi. Nei guai anche la sorella di Geloso e l'amministratrice di 2 associazioni
Fatture false e operazioni inesistenti per un progetto sperimentale - finanziato con quasi 2 milioni di euro - che prevedeva la realizzazione di diversi impianti. L’unico ultimato però è quello che si trova vicino all’edificio 16 dell’università. Denunciate cinque persone
Nel mirino una donna di 83 anni, che abita in via Ruggero Marturano. L'uomo l'ha convinta ad aprire la porta di casa con uno stratagemma e le ha chiesto il denaro per un fantomatico intervento ottenendo 300 euro in contanti. Indagano i carabinieri