Francesco Paolo Piscitello, dopo aver scontato una condanna per aver favorito la latitanza di Enrico Scalavino, si era visto sequestrare immobili, conti bancari e auto. Respinta la sorveglianza speciale. “Salvi” i beni della figlia e del genero: “Acquistati lecitamente”
I retroscena dell'operazione delle guardia di finanza che ha portato al sequestro di beni per l'imprenditore Enrico Splendore. Il colonnello Persano: "Vicino a esponenti di spicco del mandamento mafioso di Brancaccio"
Fondamentale per ricostruire il reale volume d'affari della ditta, che ospita all'interno anche un ristorante/pizzeria, un file trovato dai finanzieri in un pc: conteneva tutte le ordinazioni prese ai tavoli dai dipendenti tramite i palmari
Si tratta di Pietro Formoso, sorvegliato speciale di pubblica sicurezza, con obbligo di soggiorno e precedenti penali per reati contro il patrimonio e la persona: è stato indicato da più pentiti come 'uomo d'onore' della famiglia mafiosa di Misilmeri. Avrebbe accumulato una fortuna con il traffico di droga
Operazione della guardia di finanza: nel mirino è finito anche il capo della protezione civile siciliana. I dirigenti sono accusati di peculato. Avrebbero percepito compensi illegittimi per incarichi aggiuntivi
Sigilli a immobili e conti bancari. L'uomo, originario di Villabate ma residente a Bologna, è stato condannato in passato per riciclaggio, rapina, estorsione, truffa e bancarotta fraudolenta
Arrestato più volte, è ritenuto punto di riferimento del mandamento di Porta Nuova per lo spaccio di hashish e coca provenienti da Napoli. Sequestrati beni per 600 mila euro
Beni per 600 mila euro sono stati sequestrati ad Alessandro Bono, pluripregiudicato di 38 anni, arrestato lo scorso 13 settembre nell’ambito delle operazioni antidroga Cinisaro e Meltemi.
Il provvedimento è stato eseguito dalle fiamme gialle del Gico che hanno sequestrato al funzionario immobili e conti per 516 mila euro. Le indagini hanno anche fatto emergere la vicinanza dell'ex vice direttore a diversi esponenti di Cosa nostra
Beni per un valore di 500 mila euro sono stati sequestrati a Giuseppe Cutino, 31 anni palermitano, arrestato lo scorso 22 febbraio in un'operazione contro il traffico di stupefacenti
I sigilli sono scattati per la Unicem srl con sede a Montelepre e la Adelkan srl di Alcamo intestate a Giuseppe e Stefano Impastato, figli di Andrea. L'imprenditore nel mese di giugno ha finito di scontare una condanna scattata perchè ritenuto uomo di fiducia di Bernardo Provenzano
Si tratta del patrimonio di Calogero Rizzuto, arrestato nel mese di gennaio. Secondo gli inquirenti ha un ruolo di spicco in un’organizzazione dedita al traffico di stupefacenti ed è vicino a esponenti della famiglia mafiosa di Villagrazia
Si tratta dell'azienda madonita che opera nel settore della grande distribuzione che vanta numerosi supermercati nella Sicilia occidentale sotto la propria insegna e in affiliazione a grandi gruppi come Conad, Conadcity, Margherita, Mstore, Superstore, Todis, Bimbostore, Toys-Bimbostore per un totale di 38 punti vendita e circa 400 dipendenti
Sigilli al patrimonio, per un valore di 120mila euro, di Stefano Macaluso, arrestato nell'ambito dell'operazione "H24" che ha portato alla luce un'organizzazione dedita allo spaccio di cocaina in città
Sigilli al patrimonio, per un valore di 120mila euro, di Stefano Macaluso, arrestato nell'ambito dell'operazione "H24" che ha portato alla luce un'organizzazione dedita allo spaccio di cocaina in città
Il provvedimento è scattato contro Giuseppe Fascella. Nell'ottobre del 2014 era stato arrestato in un'operazione in cui fu sgominato un gruppo criminale che "smerciava" cocaina ed eroina sulla piazza palermitana
Nel mirino il patrimonio della moglie e della figlia di Ezio Brancato, che hanno ereditato le ricchezze riconducibili al "gruppo Gas", controllato da Vito Ciancimino e Bernardo Provenzano
Il titolare dei beni è Nicola Albamonte, 49enne con numerosissimi precedenti soprattutto per reati contro il patrimonio e associazione a delinquere finalizzata alla produzione e al traffico di sostanze stupefacenti
Gli accertamenti patrimoniali hanno dimostrato che sia Gaetano Ciaramitaro, condannato a 10 anni di carcere per associazione a delinquere di stampo mafioso, detenzione e traffico di sostanze stupefacenti, che il figlio Antonino, intestatario dell’attività commerciale, non disponevano di entrate lecite e sufficienti per l’acquisto dei beni
Gaetano Ciaramitaro, 47 anni è finito in manette per associazione a delinquere di stampo mafioso, detenzione e traffico di sostanze stupefacenti, il 23 giugno del 2014 nel corso dell'operazione "Apocalisse". E' stato poi condannato a 10 anni
La Dia di Agrigento ha sequestrato beni per un valore di oltre 550 mila euro a Vitale Salvatore Collura, 64 anni, imprenditore originario di Castronovo di Sicilia già detenuto per associazione mafiosa nella casa circondariale di Reggio Calabria
Il provvedimento è scattato nei confronti di Vitale Salvatore Collura, 64 anni, originario di Castronovo di Sicilia e attualmente detenuto per associazione mafiosa a Reggio Calabria