Regge in appello la sentenza con cui il capomafia di Resuttana era già stato condannato in primo grado per il duplice delitto, avvenuto il 5 agosto del 1989 a Villagrazia di Carini. Il mafioso ha negato le sue responsabilità fino all'ultimo: "Non sono stato io, sono innocente"
Inflitte pene pesanti al mafioso Giuseppe Lo Duca e all'intermediaria Piera Loiacono che avrebbero cercato di vendere preferenze al candidato della lista di Raffaele Lombardo, Salvatore Ferrigno, alle scorse elezioni Regionali. Il politico è stato rinviato a giudizio. Lo scambio di denaro sarebbe avvenuto una settimana prima del voto in un bar
Il colpo messo a segno a San Biagio Platani risale a novembre 2019. A processo, oltre a Umberto D'Arpa, sono finiti gli agrigentini Raffaele Salvatore Fragapane, in passato coinvolto nell'inchiesta antimafia "Montagna", e Salvatore Canzoneri, accusato di favoreggiamento
La Procura ha chiuso l'inchiesta con la quale a fine giugno il titolare di uno dei ristoranti più noti della città era finito agli arresti domiciliari, che avrebbe smerciato droga anche all'ex presidente dell'Ars, Gianfranco Miccichè, e all'ex capo della sua segreteria tecnica, Giancarlo Migliorisi
Per la Procura, nel 2015 il dottore Carmelo Geraci avrebbe sottratto le credenziali informatiche ad un dirigente dell'azienda e avrebbe trasferito quasi 600 persone nel suo studio, incassando indebitamente 28 mila euro. L'inchiesta era nata dalla denuncia dell'ex manager Antonio Candela, condannato poi in primo grado per un giro di tangenti
L'imputato venne arrestato il 30 settembre dell'anno scorso, quando la polizia intervenne mentre stava litigando con la donna alla Cala, rompendole anche il naso. La presunta vittima aveva denunciato di aver subito altre violenze, ma dopo pochi giorni aveva ritirato le accuse. In primo grado l'uomo era stato condannato a 2 anni e 4 mesi
L'imputato è figlio del fratello del padre del mafioso appena deceduto ed è tra l'altro l'autore della richiesta di pizzo all'imprenditrice di Castelvetrano, Elena Ferraro, che si era opposta e lo aveva denunciato. Voleva ottenere l'affidamento in prova e i domiciliari, ma la Cassazione ha detto no
Alla sbarra appartenenti al clan del Villaggio Santa Rosalia, che sarebbe stato guidato anche dalla sua cella di Rebibbia da Salvatore Sorrentino. La Procura ha chiesto e ottenuto il giudizio immediato per gli arrestati nell'ambito del blitz della guardia di finanza dello scorso giugno
Andrea Mancuso, che ha già rimediato 13 anni di carcere nel processo "Bivio", ha patteggiato 6 mesi per resistenza e lesioni. A settembre dell'anno scorso, nel penitenziario di Viterbo, avrebbe aggredito i poliziotti perché gli sarebbe stato negato di fare una videochiamata ai parenti. A una delle vittime erano state rotte due costole e il naso
Il decesso dell'elettricista Alessandro Di Trapani, 41 anni, sposato e padre di una figlia che allora aveva appena 10 anni, risale a maggio 2014. Lavorava per la Elyteam incaricata di alcuni interventi sulla Cossyra da un paio di settimane. Per i pm, la vittima accese una saldatrice mentre era in corso una degassificazione della cassa di nafta e prese fuoco
Lavoravano al Civico ed erano impegnate all'hub della Fiera: per 400 euro circa, al posto di iniettare il farmaco, lo avrebbero buttato in una garza. Una lo avrebbe fatto perché convintamente no vax, non somministrando la medicina anche all'insaputa dei pazienti, l'altra per pagare l'università al figlio. Invocate pene pesanti pure per altre due persone
La decisione della Cassazione per l'imprenditore di Partinico Antonino Borgia che ammazzò Ana Maria Lacramioara Di Piazza nel 2019. Il fine pena mai era stato inflitto all'uomo in primo grado, ma in appello erano cadute tutte le aggravanti. Si celebrerà un nuovo processo proprio per verificare la sussistenza della premeditazione e dei futili motivi
Confermata dalla Cassazione la pena di 5 anni e mezzo di carcere, inflitta sin dal primo grado a Francesco D'Antoni. Fermava automobilisti e motociclisti che poi sanzionava, offrendo la possibilità di avere uno sconto pagando subito con un bollettino prestampato che tuttavia era intestato ad altre persone
Il 17 dicembre del 2012 nella strada vennero giù due palazzine e, nonostante le crepe nei muri, nessuno fino a quel momento avrebbe sospettato che la stabilità degli immobili fosse a rischio. Inflitti 3 anni per omicidio e disastro colposi a 4 tra proprietari e usufruttuari di porzioni degli edifici che dovranno anche risarcire le 34 parti civili
La requisitoria arriva ad oltre 6 anni dal terribile incidente tra via Dante e via Sammartino in cui il giovane titolare del "Mod Cafè", che era su una Vespa con un amico, fu investito dal mezzo della questura. La vittima passava col verde. Per l'accusa, gli agenti non rallentarono e attivarono le sirene solo "1,6 secondi prima dell'impatto"
L'ex primo cittadino, fuori dal Movimento 5 Stelle, è stato assolto in appello dall'ultimo capo d'imputazione rimasto in piedi dopo l'inchiesta dei carabinieri scattata nel 2017. In primo grado aveva avuto una pena sospesa di 8 mesi. Scagionato anche l'ispettore dei vigili Domenico Chiappone
La Cassazione ha annullato con rinvio la sentenza con cui i giudici in appello avevano giudicato colpevoli il padre e la madre di due ragazzine. Secondo la Suprema Corte sarebbero stati valorizzati alcuni elementi mentre altri sarebbero stati ignorati
L'uomo avrebbe rubato energia elettrica per 8 mila euro anni fa e aveva rimediato 6 mesi di reclusione in tutti i gradi di giudizio, ma ora è stato "salvato" dalle nuove norme, che prevedono che in questi casi serva una denuncia della vittima per poter procedere penalmente. E l'Enel non lo aveva mai querelato
Pietro Corrao, 62 anni, maresciallo aiutante in servizio al Secondo nucleo metropolitano di Palermo fu arrestato dai suoi stessi colleghi a maggio 2020, dopo aver ricevuto la busta con i soldi dalla vittima. La richiesta di denaro per chiudere in modo "conveniente per tutti" un'indagine per un tentativo di truffa. La Cassazione: "Fu istigazione alla corruzione"
La storia di S. V., 62 anni, denunciato per evasione e che per questo ha trascorso un giorno in carcere e si è visto inizialmente negare anche 45 giorni di liberazione anticipata. I poliziotti non lo trovarono a casa a giugno 2020, ma in realtà aveva il permesso di uscire per partecipare a un processo in cui era imputato ed era al palazzo di giustizia
La Procura ha chiuso l'inchiesta nata dal blitz "Luce" dello scorso aprile contro il clan di Villabate e con il quale era stato arrestato anche Salvatore Lauricella, che si stava preparando alla fuga. Antonino Ciaramitaro, titolare del negozio "Tony's" di piazza Giulio Cesare e accusato di estorsione, lascia il carcere
E. P. era in servizio all'ospedale Ingrassia. L'incidente era avvenuto il giorno di Natale del 1997, mentre cambiava le lenzuola ad un paziente da cui aveva contratto il virus. Era poi deceduta per una cirrosi epatica nel 2012. I suoi parenti dovranno essere risarciti dall'azienda sanitaria con oltre un milione e 600 mila euro
La storia di un importante funzionario pubblico perseguitato dopo aver acquistato una villa in via Lanza di Scalea, confinante con quella degli imputati. "Mafioso", "delinquente", "topo di fogna" e "cannavazzo" gli avrebbero urlato ogni giorno affacciandosi dalla finestra convinti che la sua abitazione fosse abusiva
La requisitoria nel processo in abbreviato nato dall'operazione "Vento", scattata a luglio dell'anno scorso, pochi giorni dopo l'omicidio di Giuseppe Incontrera avvenuto alla Zisa. Stralciate le posizioni di Giuseppe Di Giovanni e di Giuseppe Auteri, detto "Vassoio", che è latitante dal settembre del 2021