La deposizione al processo d'appello di Caltanissetta. Il collaboratore di giustizia sull'ex dirigente della Squadra mobile di Palermo, aggiunge che Riina e i Madonia lo "tenevano tra le mani". E su Scarantino: "I boss ridevano perché accusava uomini d'onore che non c'entravano nulla"
La vicenda risale al 2021 quando la donna aveva chiamato i carabinieri per chiedere aiuto. L'imputato, 66 anni, di Cerda, nonostante i militari avessero cercato di farlo desistere, si era messo a caccia della vittima per le strade del paese e alla fine lo aveva travolto con la sua auto e l'aveva lasciato a terra senza soccorrerlo. Dovrà scontare 6 anni e 8 mesi
Definitiva la condanna per Corrado Spataro che assieme a Sergio Macaluso aveva partecipato all'uccisione di Giuseppe Lo Baido, avvenuta a Partinico il 13 luglio del 2007. La vittima, dopo le "indagini" interne a Cosa nostra, fu ritenuta responsabile dell'eliminazione del fratello del collaboratore di giustizia, Maurizio Lo Iacono
La sentenza d'appello per il processo in ordinario nato dall'inchiesta "Cupola 2.0" dei carabinieri, che aveva sventato il tentativo di far rinascere la Commissione provinciale dopo la morte nel 2017 del suo capo indiscusso, il boss Totò Riina. Verdetto ribaltato per Pietro Lo Sicco, che in primo grado aveva avuto 10 anni per concorso esterno
Gli imputati sono stati processati con il rito abbreviato e per nessuno di loro ha retto l'accusa di aver fatto parte di un'associazione a delinquere. Secondo la Procura avrebbero spacciato anche piccole partite di cocaina, anche in provincia
La Procura di Caltanissetta non concorda sul calcolo con il tribunale dove, tra gli altri, è imputato per associazione a delinquere e rivelazione di notizie riservate anche Renato Schifani, e sostiene che l'istituto giuridico scatterà ad ottobre. La difesa del politico si schiera con i giudici, ma l'eventuale scelta di rinunciarvi slitta a gennaio
La donna palermitana accusata di aver depredato anziani ospiti di una struttura in cohousing in provincia di Roma ha reso dichiarazioni spontanee davanti al giudice
La requisitoria per il delitto avvenuto il 30 giugno dell'anno scorso in via Imperatrice Costanza e del quale si è autoaccusato Salvatore Fernandez. Per la difesa, invece, non ci fu premeditazione e l'imputato avrebbe reagito ad una serie di provocazioni messe in atto dalla vittima
Si è tenuta stamattina l'udienza preliminare per l'omicidio colposo di Daniela Stifanese, sposata e madre di due figli all'epoca minorenni. Alla paziente era stato diagnosticato un tumore benigno alla testa che i neurochirurghi avrebbero deciso di asportare solo in parte. La donna spirò 6 giorni dopo l'operazione
Al processo per l'omicidio di Aleandro Guadagna, 31 anni e padre di 4 figli, avvenuto a Boccadifalco a maggio, ha deposto la donna, che ha spiegato: "Non versavamo il canone da 6 mesi, ma avevamo fatti dei lavori nella casa...". A rispondere del delitto Giuseppe La Corte, proprietario dell'immobile: "Quella mattina ha distrutto tutto..."
Il caso di un uomo di 52 anni, già condannato in primo e secondo grado, perché si sarebbe fatto dare i soldi da una donna che era nella sua auto. I giudici hanno annullato le sentenze e ordinato un appello bis: nonostante le richieste dell'imputato non si è mai proceduto ad una ricognizione formale da parte della vittima: "Leso il diritto di difesa"
Ad oltre cinque anni dall'incidente, avvenuto all'altezza della chiesa di Sant'Antonino, il Giudice di pace ha accolto il ricorso di una donna di 55 anni e condannato Palazzo delle Aquile: "Risulta del tutto omessa l'attività di controllo da parte dell'ente che deve costantemente essere in grado di garantire la sicurezza del pedone"
Il processo nasce dal blitz dei carabinieri contro il clan di Palermo Centro, messo a segno a dicembre dell'anno scorso. In sedici, tra cui Francesco e Filippo Mulè, hanno scelto l'abbreviato. Per gli altri il dibattimento inizierà a marzo. Alessandro Cutrona, che aveva finto di volersi pentire, chiede scusa in aula: "Ho mentito, volevo solo lasciare il carcere"
Il governatore è imputato per concorso esterno in associazione a delinquere e rivelazione di notizie riservate. Potrebbe però decidere - vista la gravità delle contestazioni - di essere assolto nel merito e dunque di non sottrarsi al processo. Stessa situazione per il tributarista Angelo Cuva e per l'ex capo dell'Aisi, il generale Arturo Esposito
Tra qualche giorno inizierà il processo per Giuseppe La Corte, 77 anni, che lo scorso 10 maggio ammazzò Aleandro Guadagna, 31 anni, sposato e padre di 4 figli, a Boccadifalco. L'imputato si è difeso sostenendo che la vittima non avrebbe versato le somme per due anni e che più volte lo avrebbe minacciato di morte
L'episodio avvenuto nel 2020 al Borgo emerge dalle motivazioni della sentenza per il delitto. Giovanni Battista Romano avrebbe tagliato i capelli a un ragazzo "per scommessa". Per punirlo sarebbe intervenuto il figlio del boss ucciso alla Zisa, Giuseppe Incontrera. Ma suo padre, Domenico Romano, unico assolto, avrebbe inseguito la banda con una pistola
Le motivazioni della sentenza con cui per l'omicidio del giovane, avvenuto il 31 maggio 2021, sono stati condannati a 18 anni Matteo Romano e il nipote Giovanni Battista. Il delitto sarebbe nato da "una discussione futile" e da una serie di scontri legati anche al fatto che uno degli imputati era stato sfiorato con lo specchietto da uno zio della vittima
Si chiude anche il troncone in ordinario del processo nato dopo la scoperta di tonnellate di rifiuti anche pericolosi sepolte sotto quello che avrebbe dovuto essere un enorme polmone verde. Scagionati 6 imputati, altri 5 erano già stati assolti e prosciolti. L'area, dopo essere rimasta aperta per pochi mesi nel 2013, è tuttora inaccessibile
La sentenza d'appello del processo nato dall'inchiesta "Sorella Sanità" che, a maggio del 2020, aveva portato anche all'arresto dell'ex manager dell'Asp di Palermo: dovrà scontare 7 anni e 4 mesi. Regge l'accusa secondo cui appalti per 600 milioni sarebbero stati affidati in cambio di tangenti. Unico assolto l'imprenditore Angelo Montisanti
I due imputati erano stati coinvolti nel blitz "Stirpe" di luglio 2021 messo a segno dai carabinieri, quando erano emerse ben 46 richieste estorsive. A differenza degli altri avevano scelto di essere processati con l'ordinario
Per gli imputati, già ritenuti colpevoli in via definitiva per la rapina avvenuta ad agosto 2015 in corso dei Mille, la Cassazione aveva ordinato un nuovo processo per verificare l'accusa di tentato omicidio nei confronti degli agenti. Nell'appello bis i giudici hanno derubricato il reato in resistenza a pubblico ufficiale e inflitto al pena di un anno
L'udienza preliminare per R. P., che aveva compiuto 18 anni poche settimane dopo l'abuso, è stata fissata per gennaio. Non ha mai negato di aver partecipato all'abuso, ma ha sostenuto di essere stato l'unico ad aiutare la vittima. Era stato inizialmente scarcerato ma dopo la scoperta di alcuni messaggi e video su TikTok era tornato in cella
Il ponte venne aperto, senza collaudo e prima della data prevista, a Natale del 2014 ma venne giù il 30 dicembre. Il processo ha subito dei rallentamenti per problemi di competenza territoriale tra Palermo e Termini Imerese. Resta in piedi solo un troncone a carico di 3 persone, tra cui l'ex presidente dell'Anas Pietro Ciucci
La decisione della Cassazione per 20 imputati coinvolti nel blitz "Maredolce" del 2017 e giudicati con l'abbreviato. Disposto l'appello bis anche per Pietro Tagliavia, ritenuto a capo del mandamento e figlio dello stragista Francesco, nonché per Giuseppe Lo Porto, fratello di Giovanni, l'operatore umanitario rapito in Pakistan e poi ucciso nel 2015
Regge in appello la sentenza con la quale, a ottobre dell'anno scorso, era già stata inflitta la massima pena a Pietro Morreale. Nella notte tra il 23 e il 24 gennaio avrebbe ammazzato la diciassettenne a Caccamo. L'imputato ha sempre negato, sostenendo che la giovane si sarebbe suicidata e per la sua difesa "non c'è alcuna prova che sia stato lui"