Filippo Di Marco è stato impiegato per pochissimo tempo nel clan del Borgo Vecchio e poi, senza essere stato mai neppure arrestato, ha chiesto di parlare con i magistrati. Segno che i boss sono costretti a ricorrere anche a persone che poi si rivelano inaffidabili. Le sue dichiarazioni sono contenute nell'inchiesta "Vento" contro il clan di Porta Nuova
Nella lunghissima intervista a "Oggi", il pentito di mafia parla anche del rapporto con Fioravante Palestini, salito alla ribalta negli anni Sessanta come protagonista della pubblicità dei celebri biscotti e poi coinvolto in un maxitraffico di droga dalla Thailandia
Il ministro della Giustizia, in commissione Antimafia, è tornata sul caso della scarcerazione per fine pena dell'ex boss e ha ricordato "l'importanza del contributo fornito dai collaboratori di giustizia" da inserire però "in un più ampio corredo probatorio"
Il boss dell'Acquasanta spiega che gli unici soldi che avrebbe incassato sarebbero gli affitti di alcuni immobili "e non sempre perché c'è la crisi". Nega di aver mai fatto un'estorsione e sulle scommesse afferma: "Io so giocare solo a scopa". Parla di alcuni dei suoi 83 coimputati nel processo contro il clan: "Mai avuto nulla a che fare con loro"
L'aspirante pentito confessa ai magistrati l'omicidio di Francesco Paolo Gaeta, avvenuto nel 1992, e per il quale era stato già assolto nel 2005. Si è sempre pensato che il giovane fosse stato testimone dell'agguato fallito ai danni del giudice Falcone, ma il mafioso spiega: "Il movente è un altro..."
Il primo verbale di Gaetano, membro della storica famiglia mafiosa dell'Acquasanta, aspirante collaboratore di giustizia che finora non ha affatto convinto i magistrati: "Sono stato in Cosa nostra solo tra il '94 e il '97, non ne condivido gli ideali". E racconta: "Ho studiato Gemmologia in cella, la ricchezza di mio padre nasce dal contrabbando di sigarette"
Le rivelazioni del pentito Gaspare Mutolo: "Cosa nostra palermitana non si assoggetterà mai alle altre province, Nino Rotolo ha la testa più dura di Riina"
L'imprenditore vittima di minacce e intimidazioni racconta l'insolita conversazione avuta con un ex soldato del clan mafioso di Bagheria considerato attendibile dai pm. A PalermoToday: "Ho registrato tutto. Questa cosa mi ha scosso molto, ma voglio vedere il bicchiere mezzo pieno..."
Giovanni Lucchese, 46 anni, cognato del boss Pietro Tagliavia, l'ultimo capo del mandamento di Brancaccio, potrebbe svelare tanti segreti delle due famiglie. La moglie, contraria alla sua scelta, avrebbe deciso di non accettare la protezione
Pasquale Di Salvo era finito in manette durante l'operazione "Panta rei" che portò alla "decapitazione" delle cosche di Porta Nuova e Bagheria. Ha deciso di collaborare con i magistrati e raccontare i suoi segreti
Si tratta di Silvio Guerrera, arrestato nel giugno del 2014 nell'ambito dell'operazione "Apocalisse". I pm Francesco Del Bene, Amelia Luise, Anna Maria Picozzi e Roberto Tartaglia ne hanno raccolto la testimonianza. Il neo pentito avrebbe parlato anche dell'attentato a Nino Di Matteo