Il sindaco Salvatore Sanfilippo ha chiuso temporaneamente il tratto di costa dopo la comunicazione ricevuta dalla Prefettura. L'ordigno si trova a 25 metri dalla battigia, a una profondità di 4 metri. Atteso l'intervento del genio militare e dei sommozzatori dello Sdai di Augusta
Dopo una prima segnalazione i militari della guardia costiera e della marina hanno rimosso un estintore. La successiva ricognizione ha permesso di individuare due proiettili di medio calibro e un altro ordigno risalenti con ogni probabilità alla seconda guerra mondiale
Dopo la segnalazione fatta alla Capitaneria di porto sono state attivate le squadre di specialisti che fanno base ad Augusta. L'area che si trova vicino Punta Priola è presidiata dalla polizia municipale
Si tratta di un proiettile di medio calibro e di una bomba di profondità avvistati da due sub. Uno era adagiato a 12 metri di profondità vicino al porto di Porticello. L'altro si trovava nella caletta di Santa Elia
Si tratta di un proietto d’artiglieria da 100 millimetri, di nazionalità italiana. Sul posto sono intervenuti i militari del IV Reggimento Genio Guastatori di Palermo che, con l'aiuto di Croce Rossa e Corpo forestale, hanno bonificato l'area
Il ritrovamento è stato fatto lungo la costa. Dalla torre di controllo è stata diffusa una Notam (Notice to airmen) per comunicare il blocco temporaneo della taxiway D e della pista 02/20. Possibili disagi e ritardi per i viaggiatori
A lanciare l'allarme al 112 un passante. I carabinieri hanno recintato l'area e allertato Capitaneria di porto e Prefettura. Programmato l'intervento per far brillare l'ordigno bellico
Sul posto sono intervenuti gli specialisti della marina militare italiana che, con il supporto della guardia costiera locale, dopo aver messo in sicurezza gli ordigni, li hanno trasportarli al largo per farli poi brillare. L'operazione si è conclusa con successo
I militari dell'esercito sono stati chiamati a rimuovere quello che sembra essere un proiettile di fabbricazione tedesca per carro armato. A rinvenirlo, nel tratto fra Villabate e lo svincolo di via Giafar, il personale Anas che ha lanciato l'allarme al 113
Ad accorgersi della presenza dell'ordigno un operaio del Corpo forestale impegnato, insieme ad altri colleghi, nella pulizia. I carabinieri hanno messo in sicurezza l'area, mentre gli artificieri si sono occupati della bonifica
Forze dell'ordine e militari in campo per il disinnesco dell'ordigno bellico rinvenuto al Castello a mare. Pochi i palermitani nei centri di accoglienza. Corso Vittorio e Foro Italico sbarrati. Allarme cessato alle 13.30. Servizio di Rosaura Bonfardino
Si tratta di un ordigno della seconda guerra mondiale. "Sfollati" circa 3.200 palermitani che abitano in un'area di 400 metri. Impegnate tutte le forze dell'ordine, uomini della sezione artificieri, militari del Genio Guastatori, protezione civile, Asp e volontari della Croce Rossa
"Sfollati" circa 3.200 palermitani. L'ordigno costituisce un resto della Seconda Guerra Mondiale. Previsti servizi navetta speciali e ambulanze per il trasporto dei disabili
Interessate 3.200 persone e un'area con un raggio di 400 metri attorno al punto del ritrovamento, vicino agli scavi archeologici. Attiva una task force d'eccellenza coordinata dal prefetto. Orlando: "Approfittatene per andare al mare"
Sul posto gli agenti di polizia, gli Artificieri e i militari del Genio Guastatori, impegnati nella messa in sicurezza della zona. Dalle prime informazioni sembrerebbe un grosso “proiettile” di circa 150 chili, trovato conficcato nel terreno
La bomba, che si trovava in un pessimo stato di conservazione, è stata recuperata nei pressi della statale 113 dai carabinieri. Alle operazioni hanno partecipato anche vigili del fuoco e degli artificieri
A fare la scoperta un uomo mentre gettava i rifiuti. Dopo l'intervento delle forze dell'ordine, il missile lungo 43 centimetri è stato recuperato e fatto brillare a Bellolampo, in collaborazione con gli artificieri dell'esercito
La bomba, che si trovava in un pessimo stato di conservazione, è stata distrutta da una squadra specializzata del Quarto Reggimento Genio Guastatori di Palermo. Conteneva materiale altamente esplosivo
La scoperta è stata fatta dai Rangers della riserva. La bomba non aveva più la spoletta ma era carica e dunque ancora pericolosa. Sul posto gli artificieri che hanno portato l’ordigno in un posto sicuro per farlo brillare in seguito