Domenico e Matteo Romano, fermati con Giovanni Battista per l'uccisione di Emanuele Burgio, sono i fratelli di Davide, il cui cadavere venne ritrovato nel bagagliaio di un'auto in una traversa di corso Calatafimi. Al momento però gli investigatori escludono ogni connessione del delitto con Cosa nostra
Dai primi accertamenti della squadra mobile l'uccisione di Emanuele Burgio non sarebbe legata né allo spaccio né a Cosa nostra, ma a un banale sinistro in cui sarebbe rimasto coinvolto uno dei fermati, Giovanni Battista Romano. Dal video emergerebbe che a sparare sarebbe stato lo zio del giovane indagato, Matteo
Emanuele Burgio è stato ucciso a pochi passi dalla trattoria Zia Pina, gestita dalla sua famiglia. Non si esclude, anche per i precedenti del padre, la pista mafiosa. Il giovane non era mai stato arrestato e l'anno scorso era stato assolto dall'accusa di rapina. Attualmente era imputato perché avrebbe trasportato hashish da Vicenza a Palermo
La Procura generale invoca la massima pena per Adele Velardo, accusata assieme al marito Carlo Gregoli, poi morto suicida in carcere, di aver sparato a Vincenzo Bontà e Giuseppe Vela il 3 marzo del 2016
La Cassazione rigetta i ricorsi di Ignazio Fontana e Giuseppe Comparetto accusati da diversi pentiti di aver fatto sparire l'imprenditore a novembre del 2002. La vittima, già condannata per mafia, si era schierata contro il capo della cosca di Villabate dell'epoca, Nicola Mandalà, che aveva chiesto il via libera per il delitto direttamente a Bernardo Provenzano
Sull'asfalto di largo Pozzillo, il 25 giugno del 2016, rimase il cadavere di Vincenzo Barbagallo. La Suprema Corte ha rigettato i ricorsi dell'uomo che gli sparò, Francesco Lo Monaco, a cui sono stati inflitti 20 anni, e del figlio della vittima, accusato di aver cercato di uccidere l'assassino del padre
La Cassazione conferma i 10 anni di carcere inflitti con l'abbreviato al rapinatore Fabio Fernandez che nel 2017 confessò di aver partecipato all'omicidio di Giuseppe Calascibetta, eliminato a colpi di pistola nel 2011. Mai individuati gli altri membri del commando
Loredana Graziano, arrestata il 14 aprile con l'accusa di aver ammazzato il pizzaiolo Sebastiano Rosella Musico a gennaio del 2019 a Termini Imerese, secondo una perizia non può stare in carcere. Nel frattempo la salma della vittima è stata trasferita nella tomba di famiglia
La Procura aveva chiesto l'ergastolo per Pietro Seggio, accusato di aver ucciso Francesco Manzella con un colpo di pistola a marzo del 2019 vicino al carcere Pagliarelli. I giudici dopo oltre 8 ore di camera di consiglio hanno ritenuto insussistente la premeditazione. Disposti risarcimenti per la famiglia della vittima
Le intercettazioni che incastrano Loredana Graziano, accusata dell'omicidio di Sebastiano Rosella Musico, avvenuto nel 2019: "Il consulente mi chiede se era stato a contatto con del veleno per topi, perché? Lui era in difetto con me per il fatto dei figli, si è ammazzato da solo...". Ma il giudice esclude il suicidio
I retroscena dell'omicidio del pizzaiolo Sebastiano Rosella Musico avvenuto a Termini a gennaio 2019 e di cui è accusata la moglie, Loredana Graziano. Le rivelazioni del suo ex amante che la incastrano e le intercettazioni. "Matrimonio in crisi, voleva un figlio che lui non poteva darle". Ora è incinta ma in carcere
La requisitoria durante il processo d'appello per l'omicidio di Pietro Ferrera, ammazzato il 14 dicembre del 2018 nella sua casa di Falsomiele. A Salvatrice Spataro, Mario e Vittorio Ferrera in primo grado con l'abbreviato erano stati inflitti 14 anni di carcere. Gli avvocati invocano nuovamente la legittima difesa
Al processo per l'omicidio di Ana Maria Lacramioara Di Piazza, che era incinta di 4 mesi, l'avvocato di Antonino Borgia, reo confesso, ha spiegato che l'aggressione non sarebbe stata né premeditata né compiuta per futili motivi né con crudeltà. Ha chiesto ai giudici la condanna, ma senza le aggravanti. La Procura ha invocato l'ergastolo
Scagionati Marcello, Enrico e Salvatore Emanuele Marra, accusati di aver ucciso Maurizio Quartararo e ferito gravemente Umberto Quartararo tra le bancarelle di via Paladini il primo ottobre del 2014. Altri due parenti degli imputati sono stati ritenuti anche loro non colpevoli in via definitiva. Il pg aveva chiesto l'ergastolo
Il pm ha invocato la massima pena per l'imprenditore di Partinico Antonino Borgia che, il 22 novembre del 2019, massacrò con dieci coltellate Ana Maria Lacramioara Di Piazza. Secondo l'accusa il delitto fu premeditato e l'intenzione dell'imputato sarebbe stata quella di bruciare anche il cadavere della vittima
La pena è stata invocata per Pietro Seggio, titolare del ristorante "All'antico borgo" di via Molara, che avrebbe sparato un colpo alla testa a un piccolo spacciatore di Falsomiele, Francesco Manzella. Il delitto avvenne in via Costa, a due passi dal carcere Pagliarelli, il 17 marzo del 2019
La condanna è stata invocata per Giuseppe Lombardino, accusato di aver ucciso a colpi di pistola Francesco Paolo Lombardino, carpentiere di 47 anni. La vittima predestinata avrebbe però dovuto essere un'altra persona. Il delitto avvenne in piazza Benvenuto Cellini, al Cep, nella notte di Santo Stefano del 2019
Si apre il processo d'appello a carico di Salvatrice Spataro e di Mario e Vittorio Ferrera che il 14 dicembre 2018 massacrarono il marito e padre dopo anni di violenze e abusi. In primo grado sono stati condannati a 14 anni e il giudice non ha accolto la tesi della legittima difesa. La manifestazione di parenti e amici
Scoppiando più volte in lacrime, ha deposto davanti alla Corte d'Assise Antonino Borgia, l'imprenditore di Partinico che ha confessato di aver ammazzato Ana Maria Lacramioara a novembre del 2019. Non ha chiarito ai giudici cosa lo abbia spinto a massacrare la giovane: "Non so cosa mi è successo"
Un 37enne si è presentato questa mattina in caserma. L'uomo ha riferito ai militari alcuni dettagli che hanno permesso poi di scoprire il cadavere della moglie nella loro abitazione in via Vanvitelli
L'esame è stato eseguito a Messina ed è durato circa 6 ore. Riscontrate ustioni pure sul tronco e alle braccia. Serviranno altri accertamenti per chiarire le cause del decesso della diciassettenne, che secondo la Procura è stata uccisa e poi data alle fiamme dal fidanzato, Pietro Morreale
Nell'ordinanza che ha confermato il carcere per Pietro Morreale non si chiarisce dove e come sia avvenuto l'omicidio, ma il corpo seminudo e ustionato solo a metà della vittima dice che "non si è suicidata né è caduta". Al campo sportivo, tra oggetti bruciati, ritrovate anche le chiavi della ragazza
Per Pietro Morreale, accusato di aver ucciso la fidanzata Roberta Siragusa, il giudice non ha convalidato il fermo, non ravvisando il pericolo di fuga, ma ha applicato la custodia cautelare in carcere. Esami sulla sua Fiat Punto: il cadavere della ragazza è stato trasportato? Sequestrati alcuni reperti nel campo sportivo
Pietro Morreale fermato per il delitto ha raccontato ai carabinieri di aver litigato con Roberta Siragusa e che lei avrebbe tentato di uccidersi. Gli inquirenti non credono alla sua versione: quella notte sarebbe tornato una seconda volta sul luogo in cui è stato ritrovato il cadavere. Gli amici: "La picchiava"