E' un acconto sul risarcimento per il piccolo Andrea Vitale, venuto alla luce nel 2010 e che ha subito conseguenze gravissime dall'errore. Intanto sono diventate definitive due assoluzioni per le lesioni e resta invece un solo giorno prima che scatti la prescrizione per l'unico condannato, un tecnico dell'ospedale
Al centro del processo il decesso del piccolo Francesco Crisà, avvenuto a novembre del 2013. Secondo la Procura il bimbo avrebbe respirato liquido amniotico e sarebbe poi soffocato. I consulenti della difesa e i periti del giudice non avrebbero però trovato tracce nei bronchi. Scagionati primario, pediatra e ostetrica
L'incidente risale allo scorso 28 maggio mentre la vittima si trovava nel terrazzino di casa. Le condizioni sono via via peggiorate col passare dei giorni, quindi il ricovero a Villa Sofia e il decesso, avvenuto mercoledì scorso. Adesso i figli vogliono vederci chiaro
Carmelo Lopes è spirato lunedì a Villa Sofia. A maggio sarebbe andato diverse volte al pronto soccorso del Cervello dove gli sarebbero stati prescritti degli antidolorifici. Era affetto da leucemia, ma la malattia sarebbe stata ormai sotto controllo. L'avvocato: "Nessuna diagnosi precisa, ipotizzate meningite e ischemia"
L'esame diventa fondamentale nell'indagine per l'omicidio colposo di Sara Gharby, deceduta a 5 anni il 30 marzo. Il pm ora ha accolto l'istanza dell'avvocato, inizialmente rigettata. La mamma della piccola si era rifiutata di ritirare la salma: "Sento ancora le sue urla di dolore, ho il diritto di sapere perché è morta"
La piccola è spirata il 30 marzo dopo essere arrivata dal Sant'Elia di Caltanissetta. Si era ipotizzato anche un caso di Covid-19, poi la diagnosi di tubercolosi. La famiglia ed il consolato tunisino chiedono l'autopsia per chiarirlo, ma per il pm non è necessario. "Tutto è iniziato con una caduta..."
Rosaria Venutelli, 70 anni, a dicembre 2017 non avrebbe ricevuto un'adeguata terapia antibiotica e non le sarebbe stata neppure asportata la colecisti, cose che secondo la Procura avrebbero potuto salvarla. I due sanitari, però, in quei giorni non erano in servizio in ospedale. Altri quattro rischiano il processo
La 34enne era in cura al Policlinico per il linfoma di Hodgkin ma le venne somministrata una dose di medicinale dieci volte superiore a quella richiesta: 90 milligrammi di Vinblastina invece che 9. Associazione Codici: "Serie interminabili di errori, alle vittime chi ci pensa?"
La gravidanza era giunta a termine il 6 dicembre e per i medici andava tutto bene. Otto giorno dopo, in sala parto, la tragedia. I carabinieri hanno sequestrato le cartelle cliniche. Effettuata l’autopsia all’Istituto di medicina legale
Daniela Santoro veniva da un ricovero al reparto di Chirurgia toracica, dopo 11 giorni dall'uscita si è presentata nell'area di emergenza accusando forti dolori addominali. I familiari hanno presentato denuncia. Sequestrate le cartelle cliniche e disposta l'autopsia
La neonata palermitana il 3 luglio del 2018 era stata operata nel reparto di Cardiochirurgia pediatrica dell’ospedale di Taormina. Aveva una malformazione cardiaca. L’appello della madre: "La magistratura non perda tempo, si apra il processo"
Andrea, 8 anni, non parla e non cammina per l'errore medico avvenuto al Policlinico subito dopo la sua nascita. Assolti il titolare della ditta che eseguì i lavori sugli impianti e il direttore del reparto, pena dimezzata (un anno e 6 mesi) per il direttore dei lavori
Leonardo Longo, assieme alla coordinatrice infermieristica Patrizia Agosta, deve rispondere dell'accusa di somministrazione di medicinali guasti o imperfetti. L'Asp avvia un'indagine interna
Aveva 76 anni: è deceduta dopo diversi ricoveri. Il figlio: "La vicenda inizia nell’ottobre del 2017, inizialmente le hanno diagnosticato crisi depressiva e stati d’ansia". La replica: "Assistita con tutte le cure del caso"
La vittima è una donna di 56 anni, che si sarebbe dovuta sottoporre a un'operazione per un'ulcera. "Abbiamo sentito i medici parlare di edema polmonare e che non avevano attrezzatura per intubarla. Poi c'è quel buco di tre ore nella cartella clinica..."
L'assessorato regionale alla Salute dovrà sborsare un milione e 800 mila euro a un ragazzo che all'ospedale Ingrassia di Palermo contrasse, nel 1996, a soli sette anni, il virus dell'epatite C e a 17 un tumore al fegato
Intervento della polizia nella clinica privata di viale Regione. La giovane, Carmela Megna, era andata sotto i ferri lo scorso 6 ottobre per la rimozione di una cisti a un rene. Sequestrata la cartella clinica, disposta l’autopsia
Valentina Trinca, 35 anni, lo scorso maggio si è sottoposta a un intervento per ridurre l'obesità a Villa Sofia. Dopo l'operazione ha iniziato ad accusare dolori. I familiari: "Il medico ci ha detto che era 'esagerata'". Dall'ospedale: "Rischi erano elevati, paziente al corrente"
L'intervento sembrava riuscito ma la donna di 54 anni questa mattina ha avuto un'emorragia. Il medico legale ha eseguito l'ispezione sul corpo della donna e il pm ha disposto l'autopsia
Secondo quando raccontato dai familiari i medici di Villa Sofia le avrebbero prescritto un farmaco a base di omeprazolo, solitamente consigliato per la gastrite. La Procura ha aperto un'inchiesta. La replica: "La donna ha volontariamente abbandonato l'ospedale"
Condannati a 8 mesi per il decesso di Emilio Reforgiato. Nel 2009, cinque giorni prima di morire, era andato in ospedale ed era stato dimesso con la diagnosi di una sindrome influenzale. Assolto un cardiologo
Per sbaglio le venne somministrata una dose dieci volte superiore a quella richiesta per trattare il linfoma di Hodgkin. I fatti, avvenuti al Policlinico, risalgono al 2011: ridotte le pene per specializzandi e infermieri
Protagonista della storia un metalmeccanico di 33 anni, affetto da varicocele idiopatico sinistro. "Dodici giorni dopo costretto a un intervento d'urgenza a Villa Sofia". Dalla struttura privata, però, respingono ogni accusa
La piccola Celeste è stata immediatamente trasportata al Civico, dove però è arrivata in morte cerebrale. Presentato un esposto ai carabinieri: "Gravidanza normale, cesareo effettuato solo dopo continue richieste". Chiesti il sequestro della cartella clinica e l'autopsia
La fotografa è stata ricoverata dopo essere passata dal pronto soccorso, ma all'interno non c'erano stanze disponibili. A raccontare sui social il caso di malasanità la figlia Shobha. L'appello al sindaco Orlando: "Vieni a controllare come la Regione tratta i siciliani"