Il dirigente dell'Asp è accusato di omicidio colposo per il decesso di Nicole Costa, avvenuto il 24 maggio 2018. Nel marzo precedente l'imputato aveva eseguito un'ecografia e non avrebbe visto un'ernia diaframmatica. La Procura aveva chiesto l'archiviazione, ma grazie a una consulenza della famiglia era stata disposta l'imputazione coatta
La Procura invoca il rinvio a giudizio per l'omicidio colposo di Candida Giammona e del figlioletto, avvenuti subito dopo un parto cesareo d'urgenza la sera del 31 gennaio dell'anno scorso. Per un quarto medico è pendente invece la richiesta di archiviazione
Il tribunale civile ha riconosciuto un risarcimento di oltre 300 mila euro a una coppia che perse il suo secondo figlio a ottobre del 2014. La madre è diabetica e nonostante "i severi rischi" alcuni esami sarebbero stati rinviati e la donna rispedita a casa per ben due volte prima del parto. L'inchiesta penale era stata invece archiviata
Secondo il tribunale non vi furono responsabilità dei sanitari in relazione al decesso di Giovanna Mesia, 68 anni, che fu sottoposta a due operazioni nell'ospedale in seguito ad un incidente stradale. La donna era spirata il 6 gennaio del 2015 per setticemia. Il processo sarebbe caduto in prescrizione a novembre
Un anno e 4 mesi (pena sospesa) per i sanitari della clinica Noto, finiti sotto processo per il decesso di Giuseppe Parrinello, 48 anni, avvenuto il 23 novembre del 2014. Secondo la Procura, nonostante gli accertamenti, non sarebbe stata diagnosticata un'endocardite batterica che poi stroncò il paziente
Chiusa l'inchiesta per l'omicidio colposo della donna di 39 anni, deceduta col suo secondogenito il 31 gennaio. In base all'autopsia, sarebbero stati compiuti degli errori da parte dei sanitari e se il parto cesareo fosse stato eseguito con più velocità le vittime avrebbero potuto salvarsi. Chiesta l'archiviazione per un quarto indagato
La famiglia della donna, deceduta dopo un parto cesareo d'urgenza alla clinica Candela lo scorso 30 gennaio, invita chi lo vorrà a partecipare alla cerimonia che si terrà domani nella chiesa di Sant'Ernesto. La Procura indaga per omicidio colposo: si attende ancora l'esito dell'autopsia
Il giudice civile ha condannato l'ospedale per il decesso di F. C., avvenuto l'8 febbraio 2015. Meno di un mese prima la giovane aveva dato alla luce il suo secondo figlio. Prima del cesareo però non avrebbe ricevuto la corretta terapia antibiotica
Eugenia Blandino, architetto, è deceduta mercoledì mattina all'ospedale di via Messina Marine dove era entrata in codice giallo. Nei giorni precedenti, dopo essersi sentita male, era andata a fare dei controlli al pronto soccorso. La ricostruzione del nosocomio: "Paziente arrivata in reparto vigile e collaborante, poi situazione si è aggravata"
I medici legali nominati dalla Procura per chiarire le cause del decesso della donna di 39 anni, avvenuto a gennaio, hanno chiesto una proroga. La relazione dovrebbe essere depositata il mese prossimo. Quattro i medici indagati per omicidio colposo
L'inchiesta sullo scandalo che ha travolto la sanità siciliana s'intreccia con il caso di una signora della Noce deceduta il 4 novembre e per il quale si attende l'esito dell'autopsia. L'ex dirigente del Dasoe, Letizia Di Liberti diceva: "Un infarto, il mezzo è venuto da Lascari perché sono tutti bloccati nei pronto soccorsi... Si poteva salvare"
La piccola venne alla luce con una rara malattia genetica. La coppia aveva citato in giudizio due sanitari perché avrebbero dovuto accorgersi del problema già durante la gravidanza. Ma, come stabilito da una perizia, era impossibile. La famiglia dovrà pagare 100 mila euro di spese per il primo grado e altri 11 mila per l'appello
Diventa definitiva la sentenza a carico di Claudio Castellano in relazione all'intervento eseguito a settembre del 2012 a Villa Sofia. La paziente, poi deceduta per un tumore, era caduta e si era rotta il femore destro, ma per un errore uscì dalla sala operatoria con una protesi ad entrambi gli arti
L'indagine era nata 11 anni fa alla clinica Candela. Il pm ha chiesto 4 volte l'archiviazione e poi il fascicolo è stato avocato dalla Procura generale. Il dibattimento inizierà a giugno, ma il reato si prescrive tra un anno e mezzo. La difesa: "Nessuna irregolarità"
Eseguita al Policlinico l'autopsia sui corpi della donna e del bimbo, spirati sabato dopo il parto alla clinica Candela. Serviranno degli approfondimenti, ma dalle prime verifiche non sarebbe stato riscontrato il distacco dell'organo indicato dalla casa di cura come causa del decesso. Quattro i medici indagati
Dopo il tragico decesso di Candida Giammona con il figlio appena nato, sarà l'esame a chiarire le cause del decesso ed eventuali responsabilità dei sanitari. L'avviso di garanzia è a loro tutela, perché possano nominare dei consulenti di parte. La casa di cura: "Evento imprevisto ed imprevedibile"
I figli del paziente di 75 anni chiedevano quasi un milione per i danni patiti, secondo il tribunale civile di Termini Imerese però non vi sarebbe la prova di un nesso causale tra i presunti errori dei sanitari ed il decesso dell'uomo. Era stato ricoverato nel 2009 al Cimino e in giudizio era finita l'Asp
Un primario e tre medici dell'ospedale Civico rischiano il processo per l'omicidio colposo di un uomo avvenuto il 25 febbraio 2017. Secondo l'accusa, una coronarografia avrebbe potuto salvarlo, ma la sala emodinamica sarebbe stata inutilizzabile
I sanitari dovranno rispondere dell'accusa di omicidio colposo in relazione al decesso di una settantenne, Rosaria Venutelli, avvenuto il 12 dicembre del 2017. Secondo la Procura con i farmaci e un intervento di asportazione della colecisti la paziente si sarebbe salvata
Dopo dieci anni di indagini e quattro richieste di archiviazione, fissata l'udienza preliminare per due ginecologhe e un'infermiera. Avrebbero modificato il documento dopo il decesso di un bimbo avvenuto nel 2010 alla clinica Candela. La difesa: "Tutto regolare"
Il gip di Termini Imerese ha disposto l'imputazione coatta per il noto chirurgo Pierenrico Machesa e per Tiziana Facella in relazione al decesso di un anziano operato al San Raffaele Giglio di Cefalù a gennaio 2016. Per altri quattro indagati arriva invece l'archiviazione
Nessuno pagherà penalmente per l'errore compiuto al Policlinico nel 2010, che ha provocato danni cerebrali irreversibili ad un bambino. Restava solo un giorno per emettere la sentenza a carico di un tecnico dell'ospedale, Aldo La Rosa. In primo grado il processo passò in mano a ben 7 giudici
I piccoli erano nati a giugno del 2003 all'ospedale Ingrassia e i genitori quattro anni fa avevano chiesto i danni all'Asp e a due medici. Secondo il giudice, però, all'epoca dei fatti non c'erano in Italia tecniche sanitarie adeguate per evitare l'accaduto
Imputate due ginecologhe e un'ostetrica che, nel 2012, non si sarebbero accorte delle difficoltà cardiache della piccola: avrebbe potuto salvarsi se l'intervento fosse stato compiuto prima. L'inchiesta era stata inizialmente archiviata perché era stata analizzata la placenta sbagliata. Ai genitori 200 mila euro