I carabinieri hanno eseguito un'ordinanza con cui il gip di Termini ha disposto per i due, di 56 e 27 anni, gli arresti domiciliari con braccialetto elettronico. Le indagini sono state avviate dopo il rogo doloso della macchina di un panettiere che poi ha raccontato agli investigatori tutti i suoi sospetti
Hanno entrambi 32 anni e sono accusati di estorsione. Gli investigatori avevano avviato le indagini dopo la denuncia di furto di una Fiat 500 a Partinico. Dopo una serie di accertamenti gli agenti si sono appostati vicino a un bar, intervenendo dopo aver documentato il passaggio di denaro
L'ex capitano rosanero, condannato a tre anni e mezzo per estorsione aggravata dal metodo mafioso e tornato in libertà dopo i sei mesi in carcere, in un lungo post social: "Non ho condiviso la sentenza perché mi sentivo lontano e sono lontano da quel mondo, ma l'ho rispettata. Un giorno in prigione sembra infinito"
Il tribunale di Sorveglianza di Venezia accoglie il ricorso dell'ex capitano del Palermo recluso a Rovigo e gli concede l'affidamento in prova. Potrà occuparsi della sua scuola calcio a Lecce. E' stato condannato a 3 anni e mezzo per estorsione aggravata dal metodo mafioso: questa decisione costituisce un precedente
Le motivazioni della sentenza che ha fatto finire in cella l'ex capitano del Palermo per estorsione aggravata: "E' stato lui a controllare tutta l'operazione per il recupero dei soldi legati alla cessione della discoteca Paparazzi, dando l'incarico a Mauro Lauricella, figlio del boss della Kalsa, e ricorrendo ad un agire simile a quello della criminalità organizzata"
Il calciatore salentino, attraverso il suo avvocato, ha presentato al tribunale di Sorveglianza di Rovigo la richiesta di poter scontare la pena alternativa rispetto ai 3 anni e mezzo di reclusione per estorsione aggravata dal metodo mafioso
Il bomber salentino sta scontando una condanna definitiva a tre anni e mezzo per estorsione aggravata dal metodo mafioso. E' recluso dal 24 novembre, quando si era costituito nel carcere di Rovigo. Il suo avvocato: "Non gode di alcun privilegio, sa che molti fuori lo sostengono e questo non può che fargli piacere"
L'ex capitano del Palermo si è presentato intorno alle 15 nel penitenziario veneto. Una scelta per "stare lontano da tutti". Dovrà scontare 3 anni e mezzo per estorsione aggravata dal metodo mafioso
La Cassazione rigetta il ricorso: deve scontare 3 anni e mezzo per estorsione aggravata dal metodo mafioso e non sono previste misure alternative alla detenzione in cella. Il mese scorso la stessa sorte è toccata all'amico del calciatore, Mauro Lauricella, figlio del boss della Kalsa Antonino "u scintilluni", che sta già scontando 7 anni
Tornano liberi i fratelli Francesco e Pietro Pecoraro, di Roccapalumba, finiti in cella il 29 ottobre con Antonino Lo Bue. Quest'ultimo, per il pm, avrebbe meditato vendetta contro il militare dopo essere stato multato perché non indossava la mascherina. Gli altri due indagati avrebbero custodito le armi per l'attentato: "Nessun grave indizio di colpevolezza"
La Cassazione ha confermato la sentenza con cui sono stati inflitti 7 anni a Mauro Lauricella, figlio dello "scintilluni" della Kalsa: va in carcere. L'ex capitano del Palermo, che l'avrebbe incaricato di recuperare 12 mila euro, ha avuto invece 3 anni e mezzo, ma è pendente il ricorso davanti alla Suprema Corte
Antonio Lo Mauro, il noto commercialista finito ai domiciliari lunedì con l'accusa di estorsione, è stato interrogato per quasi tre ore. Per i pm si sarebbe fatto consegnare più di 11 mila da una consulente fiscale. L'indagato ha fornito un'altra versione dei fatti e anche dei documenti, chiedendo la revoca della custodia cautelare
I retroscena dell'inchiesta che ha portato all'arresto di Antonio Lo Mauro, che ha gestito tanti altri beni sequestrati. La vicenda è stata denunciata dall'ingegnere che si occupava della procedura con l'indagato. La presunta vittima ha poi confermato tra le lacrime: "Non potevo rifiutare, quel lavoro era l'unica fonte di reddito per la mia famiglia..."
La contesa tra i coniugi dopo la separazione. Lei, anche con dei messaggi e degli appostamenti, avrebbe preteso 1.200 euro al mese. Lui l'aveva denunciata sostenendo gliene spettassero solo 350 e di essere stato costretto con la violenza a versarne di più. Ma per il giudice, al di là dei modi, la pretesa era fondata
L'estorsione al titolare di un laboratorio di Brancaccio intercettata nell'inchiesta di martedì scorso. La vittima avrebbe prima trovato la colla nella saracinesca e poi, al posto di denunciare, avrebbe chiesto aiuto proprio a chi l'avrebbe taglieggiata. "Noi queste cose non le facciamo, sei libero e non c'è forzatura, ma servono qualche 100 euro..."
Il gip non ha convalidato il fermo eseguito martedì da carabinieri e squadra mobile, ma ha disposto la detenzione in cella tra gli altri per Giuseppe Greco e Giuseppe Caserta. Sarà recluso in casa per gravi motivi di salute invece Ignazio Ingrassia. Per altre quattro persone dovrà pronunciarsi il giudice di Termini Imerese
Oltre a Francesco Biondo, del clan di San Lorenzo, scagionati anche altri due parenti. Nel 2013, secondo il pm, avrebbero minacciato e pressato la donna per farsi consegnare i beni, tra cui pure un'auto. L'inchiesta era nata dalla denuncia del marito della presunta vittima, dopo che lei l'aveva lasciato accusandolo di maltrattamenti
E' successo sabato pomeriggio in via Maqueda. I carabinieri sono intervenuti bloccando un bengalese di 32 anni ora accusato di estorsione. La vittima, un connazionale più piccolo di 3 anni, è stato portato al Civico con diverse ferite alla testa
Dopo 8 ore di camera di consiglio, il giudice monocratico ha assolto il direttore di Telejato dall'accusa di aver chiesto denaro e ricattato diversi politici per evitare la diffusione di notizie compromettenti in tv, ritenendo fondata invece quella di aver leso la reputazione di altre persone. La Procura aveva invocato una condanna a 11 anni e mezzo
In carcere per estorsione aggravata dal metodo mafioso è finito Orazio Di Maria, 36 anni, al quale sarebbe riconducibile il locale "Il Ritrovo". Avrebbe taglieggiato un giovane imprenditore, che ha denunciato, assieme a Riccardo Meli, già bloccato in flagranza dalla guardia di finanza il 13 marzo. Sigilli a un patrimonio dal valore di 200 mila euro
Pena severa per un diciannovenne, arrestato alla fine del 2019, quando ancora andava al liceo. Sarebbe riuscito a spillare circa 600 euro alla sua ex allora minorenne. Per i suoi 18 anni la giovane si era fatta regalare soltanto soldi proprio per poterli dare a lui. Poi ha denunciato
La requisitoria si è svolta davanti al tribunale monocratico. Per gli inquirenti il giornalista di Telejato avrebbe chiesto soldi ai sindaci di Borgetto e Partinico per assicurarsi una linea morbida da parte dell'emittente. L'imputato ha sempre respinto le accuse. La difesa: "Pena spropositata"
Non reggono le accuse di un diciassettenne tunisino che aveva fatto arrestare gli imputati, sostenendo che lo avrebbero obbligato a smerciare marijuana e a suon di botte a consegnare i 400 euro ricavati dalla vendita
Spostandosi su una bici avrebbe chiesto "soldi per i carcerati", minacciando di far chiudere un cantiere. Il costruttore si era ribellato ed aveva avvertito i carabinieri, che avevano arrestato l'imputato il 24 maggio dell'anno scorso. Inflitti 8 anni con il rito abbreviato, anche per la detenzione di un'arma e di droga
In manette un uomo di 41 anni. Avrebbe agito supportato dal figlio, che è stato denunciato, e da un complice ancora non identificato. A scatenare la loro ira sarebbe stata la richiesta, avanzata da parte del locatario, di regolarizzare il contratto