Pennino ha assistito all'intepretazione della Passione guidata dall'attore e regista Lollo Franco: "Momento emozionante che restituisce un senso profondo alla Pasqua"
Il mafioso di Santa Maria di Gesù, condannato all'ergastolo per le stragi di Capaci e via D'Amelio, voleva un risarcimento per tutti gli anni trascorsi in carcere al 41 bis dal 1996. "Negato anche il diritto allo studio perché non mi sono stati forniti i testi gratuitamente". La Cassazione ha però bocciato l'istanza
La Cassazione ha rigettato l'ennesimo ricorso del mafioso di Passo di Rigano, già condannato a diversi ergastoli per gli eccidi di Capaci e via D'Amelio, ma anche per una serie di omicidi, tra cui quelli del capitano Mario D'Aleo e dell'europarlamentare della Dc, Salvo Lima. "Il lungo tempo trascorso in carcere non lo rende meno pericoloso"
Il capomandamento di Pagliarelli, detenuto al carcere "duro" da oltre 17 anni, ha presentato l'ennesimo ricorso in Cassazione. I giudici lo hanno bocciato, condannando il mafioso a versare 3 mila euro alla Cassa delle ammende: "Attraverso uomini fidati continua a mantenere il controllo del territorio"
Il programma prevede la collaborazione con gli istituti penitenziari dell'Isola. Possono presentare la domanda per partecipare gli enti locali, oltre che i servizi sanitari territoriali e specialistici, imprese profit, fondazioni e patronati
E' stato nominato con decreto del presidente della Regione e rimarrà in carica per i prossimi sette anni. Prende il posto di Giovanni Fiandaca, che ha concluso il suo mandato
Presentato il rapporto sulle condizioni dei detenuti al regime speciale: sono 740 di cui 83 palermitani e 204 all'ergastolo. Molti hanno più di 50 anni e per loro la proroga avviene ininterrottamente da oltre 20 anni. "Alcuni divieti sono solo un'afflizione aggiuntiva alla pena, manca il percorso di rieducazione e spesso le strutture sono fatiscenti"
Al via la fase operativa di "Mi riscatto per Palermo", l'iniziativa di pubblica utilità promossa da Comune e ministero della Giustizia. Il progetto avrà come obiettivo la realizzazione di interventi di pulizia e manutenzione del verde volti al recupero del patrimonio ambientale, e vedrà protagonisti da 20 a 50 soggetti in espiazione di pena
La Cassazione ha definitivamente bocciato l'istanza del mafioso che chiedeva di poter incontrare i bambini, nipoti di suo fratello. Per i giudici sono parenti di quarto grado e non è previsto. Se fossero stati discendenti dei suoi figli, invece, avrebbe potuto avere un colloquio con loro
I siciliani al "carcere duro" sono in tutto 238. A L'Aquila, dove a gennaio è arrivato l'ex superlatitante, si trovano anche Salvatore Lo Piccolo, Gianni Nicchi e Cesare Lupo. Il numero maggiore di detenuti è a Opera, tra loro Pippo Calò, Nino Rotolo e Benedetto Spera. Tutte le regole a cui sono sottoposti
Il caso di Salvatore Prestifilippo recentemente colpito anche da un ictus e condannato al fine pena mai per un omicidio commesso nell'ottobre del 1981. Per la Cassazione "è ancora pericoloso e in carcere può ricevere le cure e l'assistenza necessarie"
Il mafioso di Porta Nuova sin dal 2019 aveva presentato un reclamo al magistrato di Sorveglianza per poter guardare in tv anche i canali sportivi. Una richiesta bocciata in via definitiva. I giudici hanno anche condannato il detenuto a versare 3 mila euro alla Cassa delle ammende
La storia di Fabio Gloria, 47 anni, già coinvolto in alcune inchieste antimafia e detenuto a Terni. Ieri pomeriggio ha telefonato alla moglie e avrebbe avuto un occhio nero, rimediato nello scontro con altri reclusi. Alle 23 la tragica notizia: "Si è ucciso". I parenti non credono a questa versione e chiedono giustizia
Gaspare, 42 anni, è entrato nel giro della droga: dopo 8 anni in carcere oggi è in sorveglianza speciale. Michele, 48 anni, aveva un lavoro e una famiglia ma da un momento all'altro ha perso tutto. Ogni giorno vivono insieme le lunghe ore d'attesa prima di rientrare in un dormitorio comunale. Entrambi dicono: "Vogliamo solo un'altra possibilità"
Il mafioso, 65 anni, era recluso a Secondigliano, dove avrebbe avuto un infarto: il pm ha disposto l'autopsia per accertare le cause del decesso. Condannato all'ergastolo con il Maxiprocesso, ha passato quasi due terzi della sua esistenza dietro le sbarre. Il garante campano dei detenuti: "Era malato da tempo, disumano non farlo morire a casa"
Si chiama "Mi riscatto per Palermo" l'iniziativa di pubblica utilità, promossa da Comune e ministero della Giustizia. Il servizio partirà nei primi mesi del 2023. A firmare il protocollo il sindaco Lagalla. Presente l'assessore Tirrito
Sì è svolto negli spazi di Scalo 5B il primo Jail Career Day del progetto "Svolta all'Albergheria" coordinato da Rigenerazioni Onlus e sostenuto da Fondazione con il Sud. A partecipare all'incontro cinquanta persone in esecuzione di pena a seguito dei percorsi di professionalizzazione realizzati con Next - Nuove energie per il territorio
L'evento si svolgerà il 19 ottobre allo Scalo 5B, nei padiglioni della Fiera di via Sadat. Si tratta di un match tra attività imprenditoriali e persone in esecuzione di pena inserite in percorsi di professionalizzazione. Il progetto è coordinato dalla cooperativa Rigenerazioni onlus e sostenuto da Fondazione con il Sud
Incontro fra i componenti della quarta commissione e Antonella Tirrito: "Ci ritroviamo nella condizione che un detenuto, divenuto padre, non può riconoscere il figlio, se non dopo la fine della detenzione"
A sostenerlo è Aldo Di Giacomo, segretario generale del sindacato di polizia penitenziaria che oggi pomeriggio sarà a Palermo e proseguirà il tour in Sicilia
La richiesta di Giovanni Di Giacomo, condannato per due omicidi e per mafia, oltre che per il tentativo di uccidere a colpi di fornellino un altro detenuto nel 2011: "Vorrei solo passare qualche ora con i miei parenti nell'area verde del carcere". La Cassazione boccia l'istanza: "C'è il pericolo di fuga e la sua indole cruenta è rimasta immutata nel tempo"
Il mafioso, recluso nel carcere di Novara, è stato ammonito dal direttore del penitenziario per i suoi contatti con persone appartenenti ad un diverso gruppo di socialità. Lui però ha sostenuto che si trattasse solo di un saluto e che il provvedimento disciplinare sarebbe stato ingiusto. La Cassazione gli ha dato torto
Due sentenze della Cassazione danno ragione a Leandro Greco del clan di Ciaculli e a Vincenzo Graziano dell'Acquasanta: "No a regole solo vessatorie e a discriminazioni tra reclusi, devono avere tutti la possibilità di acquistare gli stessi generi alimentari e di cucinare quando vogliono"