Fiorello e la bufera in Sicilia: "Caso Sammartino? Record, per 13 ore nessun politico era stato indagato"
Il terremoto alla Regione è stato al centro della puntata di oggi di Viva Rai2!, il programma condotto dallo showman siciliano
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Il provvedimento nei confronti dell'assessore all'Agricoltura e leader della Lega in Sicilia è scattato nell'ambito dell'operazione Pandora che ha portato a 11 misure cautelari eseguite dai carabinieri tra le province di Catania e Palermo a carico di politici, funzionari comunali e imprenditori. Le sue deleghe saranno assunte dal presidente Schifani
I vicesovrintendenti della squadra mobile, Fabrizio Spedale e Salvatore Graziano, e il pusher, Ignazio "Sandro" Carollo hanno concordato condanne di poco superiori ai 4 anni. Per i pm, gli agenti avrebbero sottratto la droga recuperata durante i sequestri per affidarla al terzo imputato che l'avrebbe piazzata sul mercato in cambio di informazioni riservate
Sei persone vanno in carcere e cinque ai domiciliari: sono accusate a vario di associazione mafiosa, corruzione, ricettazione, autoriciclaggio. Uno dei personaggi chiave dell’inchiesta è il boss Salvatore Angelo, già condannato per associazione mafiosa: per anni avrebbe gestito gli investimenti di Matteo Messina Denaro
I retroscena dell'inchiesta che ha portato a 8 arresti tra il Palermitano e l'Agrigentino. Una funzionaria dell'ex Provincia avrebbe ricevuto una collana di smeraldi, ma pure panettoni e costose cene al ristorante. "Un regalo a lei e al marito lo voglio fare, sono affettuosi...". I bandi su misura a Balestrate, gli incontri riservati a Borgo Parrini e il libro mastro della corruzione
L'indagine condotta dai carabinieri ha interessato anche i comuni di Balestrate, Marsala, San Cataldo Agrigento e la Città metropolitana di Palermo. Al centro c'è una cooperativa che si occupa di assistenza domiciliare del trasporto di anziani e disabili. In carcere Giuseppe Gaglio "patron" di Borgo Parrini, ai domiciliari pure Salvatore Lo Biundo
Le indagini della guardia di finanza hanno coinvolto il candidato sindaco di Messina alle ultime elezioni e attualmente direttore gli uffici regionali della Struttura per il contrasto al dissesto idrogeologico. Insieme a lui un’altra persona è finita ai domiciliari. Un terzo è stato interdetto per un anno a contrattare con la pubblica amministrazione
La decisione per Daniela Lo Verde e per il suo vice, Daniele Agosta, che avevano avanzato la stessa istanza. Gli atti sono stati rimandati alla Procura europea perché si concordi un condanna congrua rispetto alle gravi accuse di corruzione e peculato
Daniela Lo Verde, finita ai domiciliari per corruzione e peculato ad aprile scorso, ha concordato la condanna con i pm. Stessa scelta per il suo vice ed un'altra imputata. Il giudice deciderà nelle prossime settimane
Al centro del processo, nato da un'inchiesta del 2017, il rilascio di patenti nautiche ed abilitazioni per svolgere servizio su mercantili e imbarcazioni da crociera. I candidati pagando circa mille euro avrebbero saputo le risposte dei test in anticipo
A Luigi Costa, che avrebbe intascato i soldi anche nei bagni dell'ente, sono stati inflitti 11 anni e 2 mesi con il rito abbreviato. Il giudice ha anche assolto 6 imputati. Secondo la Procura sarebbe bastato pagare, mediamente 150 euro, per accelerare pratiche ed ottenere anche documenti fasulli
E' successo a Belmonte Mezzagno. Protagonista un 54enne che si trovava in macchina con il figlio. L'uomo avrebbe tentato di evitare una multa salata consegnando la banconota a uno dei militari che, senza indugio, ha rifiutato l'offerta e portato l'uomo in caserma
La sentenza d'appello del processo nato dall'inchiesta "Sorella Sanità" che, a maggio del 2020, aveva portato anche all'arresto dell'ex manager dell'Asp di Palermo: dovrà scontare 7 anni e 4 mesi. Regge l'accusa secondo cui appalti per 600 milioni sarebbero stati affidati in cambio di tangenti. Unico assolto l'imprenditore Angelo Montisanti
La requisitoria nel troncone in abbreviato del processo nato dall'inchiesta della polizia che, a febbraio, portò all'arresto di altri 7 dirigenti dell'ente. La pena più pesante per Luigi Costa, che avrebbe incassato i soldi nascosti in carpette e persino nei bagni. Cinque imputati tornano liberi
Il retroscena dell'inchiesta che ha portato in carcere Fabrizio Spedale e Salvatore Graziano, in servizio alla squadra mobile. I due avrebbero dichiarato di aver distrutto in un inceneritore 12 grammi di hashish al posto di 12 chili per appropriarsene e rivenderli. In un altro caso 13 chili di sostanza sarebbero scomparsi dal deposito
A parlare è il segretario provinciale della Uil Polizia. "Leggere certe intercettazioni, in alcuni casi riportate non correttamente, fa male per tutto quello che ha rappresentato sino ad ora la squadra mobile per questa città"
Ignazio Carollo, arrestato assieme a due agenti della squadra mobile che si sono avvalsi della facoltà di non rispondere, ha ammesso le sue responsabilità durante l'interrogatorio: "Uno di loro mi ha consegnato il fumo in 3 occasioni e l'ho rivenduto". Secondo la Procura però sono 25 i chili di hashish spariti nel nulla
Fabrizio Spedale, in servizio alla squadra mobile e ora in cella, avrebbe svelato allo spacciatore Ignazio Carollo su chi e cosa stava indagando, arrivando persino a fargli sentire intercettazioni e a fornirgli i nomi di chi sarebbe finito in carcere. Dall'inchiesta viene anche fuori che il venditore di droga avrebbe rifornito una "nipote di Messina Denaro"
Le intercettazioni che hanno portato in cella due sovrintendenti della squadra mobile e un pusher, a cui sarebbero state fornite informazioni riservate. Quando però aveva subito una perquisizione non preannunciata dagli "amici" nella rabbia spiegava: "Sequestrano la roba e poi invece di buttarla la danno a me, ci fici vuscari picciuli". Spariti 25 chili di fumo
Chiusa l'inchiesta per Daniela Lo Verde, per il suo vice, Daniele Agosta, e per Alessandra Conigliaro: ad aprile erano stati arrestati per corruzione e peculato. Secondo i pm, le lezioni finanziate con fondi dell'Ue non si sarebbero mai tenute e le firme degli alunni sarebbero state falsificate. Intanto il direttore dell'Usr inaugurerà l'anno nell'Istituto
Pietro Corrao, 62 anni, maresciallo aiutante in servizio al Secondo nucleo metropolitano di Palermo fu arrestato dai suoi stessi colleghi a maggio 2020, dopo aver ricevuto la busta con i soldi dalla vittima. La richiesta di denaro per chiudere in modo "conveniente per tutti" un'indagine per un tentativo di truffa. La Cassazione: "Fu istigazione alla corruzione"
Il segretario nazionale dello scudocrociato: "Siamo indignati e disgustati". Nell'ordinanza non ci sono intercettazioni tra lui e il medico, ma "è opportuno vengano pubblicate tutte le conversazioni avute con lui, verrà fuori la mia esigenza di ricerca del consenso pulito"
I retroscena dell'indagine che ha portato all'arresto di Agostino Genova, medico dell'Asp, che avrebbe intascato mazzette dai 250 ai 3.500 euro per evadere le pratiche. Finte residenze, ma anche patologie inesistenti sarebbero state inserite dall'indagato in cambio di soldi: "Vuole arrifriscate le carnuzze, fa i salti mortali per noi..."
Le intercettazioni che hanno portato all'arresto dei medici Agostino Genova e Rosario Cammalleri, che avrebbe sottoscritto 359 certificati in meno di 2 anni per le istanze all'Asp e al quale il primo avrebbe chiesto aiuto per candidarsi alle Regionali. Sequestrati 300 mila euro, orologi di lusso e una Porsche Boxster
I retroscena dell'inchiesta che ha portato ai domiciliari il medico Agostino Genova che avrebbe intascato oltre 900 mila euro di mazzette in meno di 2 anni. Avrebbe accettato anche voti quando si era candidato alle Comunali, ma pure braccialetti in oro e un massaggio "con la più bella ragazza della Spa". Sono 101 finora le pratiche irregolari scoperte