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Giovedì, 28 Marzo 2024
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Nubi sul futuro del Palermo, Zamparini: "Squadra rivoluzionata, pronto il ritorno di Tedino"

In attesa del responso dopo il ricorso presentato ("chiaro errore tecnico dell'arbitro") il patron traccia il futuro della società: "Senza più paracadute, saremo costretti a cedere i big". Stellone resterebbe solo con garanzie di una squadra competitiva

E' una mancata promozione che fa sempre più rima con rifondazione dalle parti di viale del Fante. Ma anche con ridimensionamento, una parola che fa già tremare i tifosi. In attesa che possano arrivare notizie dalla Giustizia Sportiva (tutto dipenderà dal referto arbitrale di La Penna) a Zamparini non resta che iniziare a gettare le basi per quello che dovrà essere il “nuovo” Palermo. Un sempre più probabile ritorno alle origini con Bruno Tedino (esonerato a fine aprile) pronto a rimettersi in gioco al posto di Roberto Stellone che invece potrebbe approdare nella massima serie. Due giorni dopo l’amaro verdetto il patron ammette: “Ci sarà un ridimensionamento. Ripartiremo dai giovani e da… Bruno Tedino”. Intanto l’asse Frosinone-Palermo tende a non placarsi e dopo le accuse di Zamparini, Orlando e Giammarva ecco che i ciociari passano al contrattacco. “Il sindaco di Palermo pensi a dare uno stadio alla città e ai suoi tifosi” dice il primo cittadino di Frosinone, mentre il patron Stirpe manda un chiaro messaggio a Zamparini: “Nella vita bisogna anche saper perdere. Frosinone squadra corretta”.

Palermo accusa, Frosinone risponde

Una finale playoff che potrebbe anche decidersi in tribunale. O almeno è questo quello che sperano dalle parti di viale del Fante.  “Uno spettacolo indecoroso” ha detto più volte il patron Zamparini annunciando la strada del ricorso presa dal club rosanero. Una scelta ampiamente condivisa dal presidente Giammarva e dal sindaco Orlando. Un coro che spera di poter dare giustizia alla città di Palermo, ma che una volta arrivato nel Lazio ha subito suscitato la reazione da parte del sindaco di Frosinone Nicola Ottaviani. “Se Orlando evitasse di improvvisarsi in scomposte invasioni di campo – ben diverse da quelle goliardiche a fine partita dei tifosi giallazzurri – forse potrebbe concentrarsi, per il prossimo millennio, a tentare di dare alla città di Palermo un nuovo e moderno stadio, come invece avvenuto a Frosinone, che, peraltro, il capoluogo della Sicilia e i palermitani attendono da trent’anni, ossia più o meno dal periodo in cui Orlando ha amministrato la città di Palermo”.

Da Ottaviani a Stirpe che in un lungo comunicato ha voluto preservare l’immagine del suo club scagliandosi contro il patron rosanero. “Stupisce, indigna ed offende l’intelligenza degli addetti ai lavori che il massimo dirigente rosanero, relativamente alla gara Frosinone-Palermo parli di ‘incontro illegale’, ‘spettacolo indecoroso’, ‘vergognoso’, di ‘arbitro aggredito, minacciato, assediato e intimidito’ e di truffa subita’. Non sappiamo quale incontro di calcio abbia visto il Sig. Zamparini ieri sera, né ci interessa saperlo, certo è che Frosinone-Palermo è stata diretta da un team arbitrale composto da 6 ufficiali di gara, oltre alla presenza di numerosi rappresentanti della Procura Federale e degli ispettori di Lega i quali, all’unisono, hanno decretato la regolarità della partita”.

La tesi di Zamparini

Molto dunque dipenderà da quanto scritto nel referto dall'arbitro La Penna al termine dei 90 minuti. Zamparini però ha voluto spiegare quali saranno i quattro punti cardine a cui si aggrapperà il club rosanero. “I punti essenziali sono quattro – ha detto l’imprenditore friulano al Corriere dello Sport - la finale è stata senz’altro condizionata dall’atteggiamento dei giocatori del Frosinone; l’arbitro ha cambiato la decisione sul rigore perché assediato e impaurito dalla squadra avversaria, a tal punto da non sanzionare una testata ai danni di Nestorovski proprio davanti ai suoi occhi, chiaro errore tecnico che presume la ripetizione della partita; con i palloni gettati in campo dalla panchina del Frosinone si è tolta al Palermo la possibilità di giocarsi le sue carte; infine, c’è stata invasione di campo prima che finisse il recupero. Questo per noi è intollerabile”.

Stello-No, Tedi-Si

Dal botta e risposta fra Frosinone e Palermo al sempre più probabile addio di mister Stellone. Ieri pomeriggio il tecnico rosanero ha dichiarato di voler restare a Palermo soltanto in caso di dovute garanzie da parte del presidente: una squadra competitiva che possa già l’anno prossimo provare a conquistare la promozione. Garanzie che difficilmente potranno arrivare da parte di Zamparini, anche e soprattutto perché ridimensionamento e Stellone non sembra affatto un binomio che possa prendere forma . Ecco allora che torna di moda Tedino, esonerato dall’imprenditore friulano dopo il 3-0 in Laguna. “Stellone non rimarrà di sicuro. Ha ben altre ambizioni, vuole andare in A. Conta poco che abbia il contratto per un altro anno, troveremo una soluzione amichevole. Il Palermo ripartirà con i giovani e con un allenatore adatto allo scopo. Tedino va bene, è uno che con i giovani ci sa fare, è ancora sotto contratto e rientrerebbe con entusiasmo”.

Squadra smantellata?

Così si potrebbe ripartire da Bruno Tedino e da una squadra giovane e chiaramente meno competitiva del solito. Un gruppo ampiamente ridimensionato con tantissimi giocatori con le valigie in mano pronti a partire per permettere all’imprenditore friulano di crearsi un tesoretto mai così indispensabile ai fini del bene della società. Da La Gumina a Nestorovski, sarà un vero e proprio smantellamento, con una probabile conferma però: Alberto Pomini e i palermitani Fiordilino ed Accardi. “La squadra verrà disfatta. Senza più paracadute, saremo costretti a cedere Struna, Rajkovic, Jajalo, Chochev. Si tratta di buoni giocatori e quindi troveremo chi li compra. Con Coronado, La Gumina e Nestorovski, ho calcolato di realizzare una trentina di milioni e con questi si va avanti tracciando un programma di giovani, austerità e autonomia di gestione. Ci stiamo già muovendo per trovare una cordata che compri il Palermo. Intanto c'è Giammarva e noi ci affideremo a lui. La società dovrà andare avanti con i mezzi propri e nell'ottica di un buon campionato. Sicuramente – conclude – ci sarà un ridimensionamento. Sarà necessario”.

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