rotate-mobile
Giovedì, 28 Marzo 2024
Sport

Ferrero, Mirri e... Dragotto: è corsa a tre per il nuovo Palermo

In attesa che la Covisoc comunichi l'esclusione dal prossimo campionato di B, Salvatore Tuttolomondo non arretra di un centimetro: "E' tutto un complotto". Spunta pure l'imprenditore palermitano dell'autonoleggio tra i pretendenti della società rosanero

Mirri, Ferrero e…Dragotto: adesso è corsa a tre per riuscire ad accaparrarsi il Palermo. Dalle scintille con i Tuttolomondo, all’idea (mai stata così concreta) di rilevare il club rosanero. Tommaso Dragotto infatti starebbe seriamente pensando di mettersi in gioco e pare che voglia farlo con l’ausilio di un gruppo di imprenditori palermitani. Entro questa sera intanto la Covisoc dovrebbe comunicare al Palermo l’esclusione dal prossimo campionato di B, ma Salvatore Tuttolomondo continua a non arretrare di un solo centimetro: "E’ tutto un complotto ai palermitani, devono credermi”. 

Il Palermo fa gola a chiunque aveva detto qualche giorno fa il sindaco Orlando. Si è parlato di americani e perfino cinesi, quel che è certo però è che il club rosanero al momento interessa soprattutto all’imprenditoria palermitana. Dopo Mirri infatti anche Tommaso Dragotto nelle ultime ore si sarebbe fatto avanti per rilevare il titolo sportivo della società rosanero. L’idea è quella di mettere su un gruppo di imprenditori palermitani, quattro o cinque al massimo, per creare delle basi solidi da cui poter ripartire. Lo stesso Dragotto fino a qualche settimana fa sembrava prossimo a un ingresso in società al fianco dei Tuttolomondo, salvo poi rendersi conto con i propri occhi delle tante incongruenze targate Arkus Network. Così da un semplice diverbio si è passati a qualcosa di molto più grande, tanto che la diatriba fra Dragotto e i Tuttolomondo dovrebbe sfociare in un susseguirsi di querele. Ma questo è il contorno. Perché al momento i fatti dicono che Dragotto sia seriamente in corsa per rilevare il titolo sportivo del Palermo. L’ultima parola spetterà sempre al Sindaco Orlando, che oltre a Mirri e Ferrero dunque dovrà attenzionare attentamente il progetto e l’offerta del proprietario di Sicily By Car. 

Chi intanto sembra continuare a vivere sotto una campana di vetro sono proprio i Tuttolomondo. Perché mentre a Palermo non si fa altro che parlare di Serie D e fallimento, a Roma i proprietari di Arkus Network continuano a diffondere comunicati privi di ogni tipo di logica. La speranza dei Tuttolomondo infatti è ancora quella che il Palermo alla fine possa iscriversi al prossimo campionato di B. "Il mio messaggio - ha detto Salvatore Tuttolomondo - è registrato non tanto perché non avverta l’esigenza di essere a Palermo e rappresentarmi come ho sempre fatto in diretta, con i rappresentanti del mondo della comunicazione e anche con i tifosi purché chiaramente sia garantita la tranquilla partecipazione che avevano sempre garantito e di questo gliene do pubblicamente atto. Sono ancora Roma, ho dato e continuo a dare rassicurazioni sull’iscrizione del Palermo al prossimo campionato di serie B per la stagione 2019-2020".

"Sono qui - ha aggiunto -per garantire tanti connessi adempimenti e anche lavorare in prevenzione rispetto ad ipotesi diverse. Voglio parteciparvi gli ultimi avvenimenti, prescindendo dagli attacchi totalmente immeritati che si sono state rivolti negli ultimi giorni. Abbiamo ben compreso che queste insurrezioni sono state originate da un’unica cabina di regia, la stessa che dal nostro arrivo cerca di scippare il Palermo calcio e il suo titolo sportivo senza volerne pagare il dazio dei debiti. La verità è quella che vi sto raccontando, ed è una verità che come tale ho già rappresentato all’autorità giudiziaria anche a titolo di prevenzione: noi non siamo vittime ma destinatari di un complotto ordito non ai nostri danni, ma ai danni del Palermo". 

"Vi garantisco - ha concluso Tuttolomondo - che ho prove, riferimenti e riscontri che mi portano a sostenere con tranquillità quello che vi sto per affermare. Vi invito a rivisitare la vostra posizione, non basandovi su chiacchiere riferite da terzi: vedete se questi terzi, che siano più o meno qualificati, hanno verificato e documentato quello che sostengo. Già oggi a Palermo si sta spargendo la voce, ad opera di questi complottisti, che il Palermo sia morto e si stia celebrando un funerale. Il Palermo è tutt’ora vivo e vegeto, e lo sarà fino a quando noi saremo legittimi proprietari e interpreti del nuovo corso del Palermo Calcio".

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Ferrero, Mirri e... Dragotto: è corsa a tre per il nuovo Palermo

PalermoToday è in caricamento