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Venerdì, 29 Marzo 2024
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Pastore e una rosa da sfoltire, ecco le prime spine di Sogliano

Presentato il nuovo Ds del Palermo. "Preferisco il lavoro alle telecamere". Sul mercato: "Tanto dipende dalla cessione dell'argentino". Da risolvere anche i "casi" Miccoli e Nocerino

Dice di preferire il lavoro alle telecamere e ai taccuini. Di amare piuttosto il dialogo con l'allenatore, col presidente, con la squadra. Sean Sogliano, nuovo direttore sportivo del Palermo, arriva con le idee chiare. Ce ne sarà bisogno per sfoltire gli affollatissimi ranghi rosanero tra rientri da prestiti e comproprietà risolte a favore. Per trarre il massimo profitto dall'eventuale cessione di Pastore. E per entrare nel cuore dei tifosi rosanero. "Siamo fieri di questa scelta - dice il vicepresidente Guglielmo Micciché, presentando Sogliano alla stampa - Sean si gioca una carta importante e siamo sicuri che darà il meglio". Dalla piccola e tranquilla Varese alla grande e caotica Palermo, la differenza si farà sentire, ma Sogliano non teme il salto. "Se mi vedete teso è solo perché non sono giornalistico, prediligo il lavoro, la cura dei rapporti con il mister, coi giocatori e col presidente. Mi piace far parlare i fatti. Anche a Varese ero così". E di fatti da affrontare nell'avventura siciliana ce ne sono già tanti.


Rosa da sfoltire. Una sessantina di giocatori da gestire, ma già dal ritiro a Malles Venosta sarà delineato il volto della squadra, come annuncia il nuovo ds rosanero. "Il mercato è agli inizi, di sicuro ci saranno delle operazioni in uscita. In Alto-Adige andranno una trentina di elementi. E dal lavoro sul campo Pioli potrà valutare quali sono le sue esigenze".

La chiave Pastore. La campagna acquisti del Palermo passa soprattutto dal Flaco. "Pastore - dice Sogliano - è la trattativa più importante, normale che tutto dipenda dalla sua eventuale cessione. Se arriva l'offerta giusta potrà andare via ma se l'argentino è ancora qui si vede che nessuno ha ancora soddisfatto le richieste. E comunque tutte le squadre vorrebbero avere un problema Pastore". E se il trequartista dovesse partire arriverebbero giocatori già maturi o altri giovani da far crescere? "La filosofia non cambierà - afferma il ds - prendere giovani è affascinante e non è detto che non siano già in grado di dare un contributo alla causa".

Miccoli e Nocerino. Il nuovo direttore sportivo ha giocato con Miccoli a Perugia e dice di conoscerlo bene. "Fabrizio è legatissimo a Palermo. Non avrò problemi a parlargli per capire cosa vuole". Più complicata la vicenda Nocerino. "Ha un altro anno di contratto, ma per fare i rinnovi bisogna essere in due. Di sicuro è un elemento importante per questa squadra. Sirene di mercato? Al momento non suonano".


Carrozzieri e Mantovani. Carrozzieri si è detto scontento della proposta della società (contratto da 100 mila euro per un anno). "Non ho seguito quello che si è detto - afferma il ds - certo è possibile che vada via". Mantovani invece non viene perso di vista. "Un giocatore che piace, che Pioli conosce bene, vedremo se ci sono le condizioni giuste per prenderlo. Il Chievo è una bottega cara".


Il Sudamerica e la vicenda Alvarez. "Sono stato in Argentina con Luca Cattani - spiega Sogliano - per visionare tanti giovani interessanti. Alvarez non lo scopro di certo io, tante squadre vorrebbero prenderlo, ma la situazione è ancora poco chiara".

Primavera come serbatoio. Sogliano sottolinea subito l'importanza del vivaio. "Mi piace lavorare a stretto contatto col settore giovanile. Portare elementi in prima squadra è difficile in realtà grosse come Palermo ma deve essere un nostro obiettivo". Da qui la scelta di portare Mangia alla guida della Primavera.  "Un ragazzo di cui mi fido ciecamente, un grande professionista". E proprio alla cura del vivaio potrebbe essere destinato Giovanni Tedesco, anche lui compagno di Sogliano ai tempi del Perugia. "Penso che abbia voglia di rimanere nel settore giovanile. Vedremo cosa fare".

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