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E all’undicesima il Palermo si fermó, il Savoia sbanca il Barbera

Dopo dieci vittorie consecutive, rosanero battuti 1-0. Decisivo il gol di Diakite. La squadra allenata da Pergolizzi finisce in 10 per l’espulsione di Ficarrotta

Tante botte e poco calcio giocato, il Palermo lotta a viso aperto per 70 minuti, ma poi crolla, abboccando come un pesce alle continue provocazioni degli ospiti: Ficarrotta sbotta e si becca il rosso diretto per una reazione violenta su un giocatore avversario, aprendo così le porte alla prima sconfitta stagionale dei rosa: Palermo piegato 1-0, al Barbera fa festa il Savoia. Il boato della panchina avversaria al triplice fischio dell’arbitro rimbomberà nelle orecchie degli uomini di Pergolizzi per tutta la settimana. Ci voleva il primo vero scontro diretto della stagione per far capire al Palermo cosa voglia dire realmente giocare in un campionato ostico come quello dilettantistico. In soli novanta minuti il Palermo scopre di non essere imbattibile e, cose più importante, prende piena consapevolezza del fatto che la serie D non è tutta rosa e fiori come si poteva ipotizzare fino a qualche ora fa. Perché è proprio quando ti ritrovi ad affrontare una squadra di pari livello come il Savoia che tutte le certezze raccolte finora rischiano (come in questo caso) di crollare in un solo istante. Una sconfitta che non cambia gli equilibri della classifica: Acireale, Biancavilla e Troina distanti nove lunghezze dai rosa. 

L’undici iniziale di Pergolizzi non ha bisogno di presentazioni: confermata in blocco la formazione vista col Corigliano, fra le casacche rosa figura Santana, ma come preannunciato dallo stesso tecnico rosanero alla vigilia, l’argentino parte dalla panchina per precauzione, lasciando così spazio al palermitano Ficarrotta. Vaccaro vince (ancora una volta) la concorrenza con Accardi sulla corsia di sinistra, confermatissimo invece Doda sul versante sinistro. Gli oplotini di mister Parlato si presentano al Barbera con uno scricchiolante – visti gli ultimi risultati - 3-5-2 con un terminale offensivo di tutto rispetto composto da Scalzone e Tascone. A loro, ma soprattutto al numero 10 Cerone, l’arduo compito di provare a scardinare il bunker rosa. La sensazione è che questa volta alla Favorita sia sbarcata realmente una squadra più attrezzata rispetto alle compagini già affrontate. Giocatori di gamba, dotati di grande fisicità. Insomma, il Savoia gioca a calcio e infatti alla fine andrà via con in tasca i tre punti.

Eppure nonostante al Barbera si respiri aria di big match nei primissimi minuti è il Palermo (come sempre) a partire forte schiacciando la formazione ospite con delle progressioni improvvise dei centrocampisti. E infatti dopo soli cinque minuti di gioco Ricciardo fa alzare in piedi i 17 mila del Barbera, ma per il direttore di gara la posizione di partenza del bomber messinese è viziata da una posizione di fuorigioco. Quello di Ricciardo sarà l’unico squillo del primo tempo a tinte rose. Perché poi emerge tutta la forza dei biancoscudati, bravi a impostare il match sul piano agonistico, ma soprattutto a marcare a uomo sia Martin che Kraja, soffocando così le manovre offensive dei rosa. Allo scadere della prima frazione di gioco, fra un’interruzione e un’altra per accessi diverbi fra i giocatori rosa e quelli bianchi, il Savoia sfiora perfino il vantaggio sugli sviluppi di un calcio d’angolo con un tiro violentissimo di Rondinella per fortuna di Pelagotti mal calibrato. 

La ripresa inizia sulla falsariga del primo tempo, le due squadre continuano a darsele di santa ragione e infatti da lì a poco Ficarrotta lascerà i suoi compagni in inferiorità numerica per rosso diretto. Il Savoia prova a bucare la difesa rosa, mentre il Palermo fa di tutto per impensierire la formazione ospite con contropiedi fulminii che si infrangono però quasi sempre sulla solida difesa oplotina. La svolta del match al 70’, quando Ficarrotta si becca un rosso diretto per una brutta reazione sul giocatore oplotino. E da lì a poco gli ospiti troveranno anche il gol del vantaggio con una grande incursione di Diakite (entrato proprio a inizio ripresa al posto di Scalzone). Così Pergolizzi decide di giocarsi il tutto per tutto mandando in campo Lucera e Santana al posto di Vaccaro e Felici. Ma l’inferiorità numerica si fa sentire e il Palermo stenta a impensierire il portiere avversario. L’arbitro concede un corposo recupero in cui succede poco e nulla. La partita si spegne con il boato della panchina ospite e i fischi assordanti del Renzo Barbera rivolti sia direttore di gara che alla formazione campana. Il Palermo tornerà in campo domenica prossima sul campo della Palmese. 

Il tabellino di Palermo-Savoia

Marcatori: 76’ Diakite. 

PALERMO: Pelagotti 6 (80’ Fallani 6), Doda 5,5 , Crivello 6 , Vaccaro 6 (80’ Lucera); Martinelli 6 (cap.), 8 Martin 5,5, Kraja 6 (64’Langella); Ficarrotta 4,5 , Ricciardo 5, Felici 5 (81’ Santana) . All. Pergolizzi 5,5

SAVOIA: Coppola, Oyewale, Poziello, Cerone, Gatto, Guastamacchia, Osuji, Dionisi, Rondinella,  Tascone, Scalzone (46’ Diakite). All. Parlato

ARBITRO: Andrea Calzavara (Varese).

NOTE – ammoniti: 9’ Martin; 29’ Cerone; 39’ Dionisi; 61’ Oyewale; 87’ Lucera

-       Espulsioni: 70’ Ficarrotta; 

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