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Presidente Cittanovese accusa: "Pelagotti indegno, ha tirato gommini in faccia a tifosi disabili"

Il numero uno del club calabrese punta il dito contro il portiere, accusandolo di comportamento antisportivo. Lui però smanaccia gli attacchi: "Nessun fondo di verità, anzi sono io ad essere stato colpito con dei sassolini al polpaccio"

Il presidente della Cittanovese, Francesco D’Agostino, punta il dito contro il portiere del Palermo, Alberto Pelagotti, accusandolo di comportamento antisportivo al momento del triplice fischio dell’arbitro, arrivando a parlare di "daspo a vita". Ma l’estremo difensore 30enne para anche le accuse: “Non ho lanciato alcun oggetto ai tifosi posizionati dietro la porta, anzi, sono io ad essere stato colpito con dei sassolini”. 

Gli otto minuti di recupero concessi dal direttore di gara nel finale di Cittanovese-Palermo evidentemente non sono bastati per stemperare gli animi di due società che sul campo, domenica pomeriggio, hanno fatto di tutto per portare a casa punti pesanti in chiave classifica. Animi concitati al termine della partita, con il presidente D’Agostino che avrebbe fatto irruzione negli spogliatoi dei rosa per prendere le difese di alcuni tifosi locali colpiti in faccia - dice lui - con dei gommini del campo in erba sintetica lanciati proprio dal numero uno dei rosa. “Tifosi disabili – ha specificato il presidente calabrese a ForzaPalermo – che erano posizionati proprio dietro la porta di Pelagotti. C’erano anche dei testimoni e questo è un gesto di una persona indegna di una società blasonata e importante come quella del Palermo. Il tutto è inqualificabile. Il Palermo dovrebbe metterlo fuori rosa, anche se è un campione. Questo signore si merita il daspo a vita. Si sta anche valutando se fare denuncia ai carabinieri. A me è stato riferito tutto da testimoni”.

Una versione dei fatti che non sembra minimamente coincidere con quella fornita dallo stesso Pelagotti. Che non soltanto ha respinto tutte le accuse al mittente, ma ha anche aggiunto dei particolari che non menzionati da D’Agostino. “Non ho lanciato alcun oggetto – ammette Pelagotti – e soprattutto non ho lanciato niente contro i tifosi posizionati dietro la mia porta nel secondo tempo della partita contro la Cittanovese. Nonostante l’area dietro la mia porta non fosse aperta al pubblico, nel corso della ripresa sono stato colpito alla spalla e al polpaccio da due pietre. Ho informato l’arbitro dell’accaduto attraverso il nostro capitano Alessandro Martinelli”.

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