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Giovedì, 28 Marzo 2024
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Panucci a Palermo subito al lavoro "Darò delle regole alla squadra"

Il nuovo dirigente presentato a Boccadifalco: "Anche Capello mi ha consigliato questa piazza. Un gruppo organizzato funziona meglio". Zamparini: "Da lui mi aspetto tantissimo"

Un cuscinetto tra squadra e società. Uno che proverà a dare e a fare rispettare delle regole al gruppo. Insomma un uomo forte. Proprio quello che è mancato al Palermo in questi ultimi mesi, dall'addio di Sean Sogliano. Ecco cosa sarà Christian Panucci per i rosanero. Il capoluogo siciliano era nel destino dell'ex difensore della Nazionale, che proprio alla Favorita il 16 novembre 1994, ha disputato la prima gara in Italia, con la maglia azzurra, nella sconfitta per 2-1 contro la Croazia. Tanto si aspetta il presidente Maurizio Zamparini che sembra esser stato quasi folgorato dall'ormai ex opinionista di Sky Sport. A confermare l'infatuazione le parole al miele usate dal patron nel presentare il nuovo dirigente al Tenente Onorato di Boccadifalco. "Christian - ha detto Zamparini - ha lavorato negli spogliatoi dei club più importanti del mondo, ha nel suo dna la sincerità e da lui mi aspetto tantissimo". Ma anche Panucci sembra carico a palla per la nuova avventura. "Stavo per firmare un rinnovo di 3 anni con Sky - racconta - ma Zamparini mi ha dato una grande chance. Ne ho parlato anche con mister Capello e anche lui mi ha detto di accettare".

IL FUTURO DEL PALERMO. La scelta Panucci appare come la base di un progetto in vista del possibile arrivo degli arabi. "Se mi arrivano dei soci - spiega il presidente - come spero che sia voglio una società solida e questi innesti nell'organigramma possono portarci al livello del Napoli". Dopo Panucci, la seconda mossa dovrebbe essere quella di Perinetti. "Ma se arriva - precisa Zamparini - farà il vicepresidente per curare i rapporti con la federazione e con la città, in quel caso potrei permettermi di fare un passo indietro".

LE REGOLE DI PANUCCI. Panucci non vuol pestare i piedi a nessuno. "Cattani rimarrà - afferma - e sarà il capo degli osservatori, io lo ascolterò e collaborerò esprimendo le mie idee". Però un segnale alla squadra vorrebbe darlo subito, lui che qualche intemperanza in carriera l'ha avuta. "A Roma - spiega - ho imparato a convivere con le regole. Ho fatto anche tanti errori e ho pagato. Un gruppo organizzato e con delle regole fa almeno quattro-cinque punti in più a campionato. Pian piano metterò queste norme comportamentali arriveranno".
 

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