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Venerdì, 29 Marzo 2024
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La corsa rosa si tinge di giallo, Regione smentisce Orlando: "Il Giro non partirà da Palermo"

Il sindaco ufficializza il via della manifestazione ciclistica dal capoluogo con una cronometro individuale. L'assessore Manlio Messina però lo stoppa: "Siamo noi che finanziamo la gara - dice a PalermoToday - e noi che decidiamo". La replica: "Informato dal direttore Vegni"

Di sicuro al momento c'è che il Giro d'Italia partirà il 3 ottobre. E che il debutto è previsto in terra sicula. Ancora incerta la città di partenza. Prim'ancora d'iniziare però la "corsa rosa" si tinge di giallo, innescando uno scontro tra il Comune e la Regione.

Il sindaco Leoluca Orlando annuncia infatti il via da Palermo, ringraziando - si legge in una nota diramato poco dopo le 13 - "gli organizzatori, Rcs e il direttore Mauro Vegni, per la scelta". Pochi minuti dopo però arriva la smentita della Regione: "Siamo ancora in fase di valutazione - afferma a PalermoToday l'assessore regionale al Turismo e allo Sport, Manlio Messina - ma al 99% il Giro d'Italia non partirà da Palermo. E' la Regione che stabilisce il piano territoriale e che finanzia la corsa. Io non ho ancora deciso da dove partirà la corsa. Perché Orlando non mi ha chiamato? Non capisco come abbia potuto affermare una cosa del genere, quando ancora non è stato deciso proprio niente". 

Dall'entourage di Orlando fanno sapere che il sindaco ieri ha ricevuto un sms dal ministro per le Politiche giovanili e lo Sport, Vincenzo Spadafora, sulla partenza da Palermo e che stamattina parlando con il direttore della corsa Mauro Vegni ha avuto la conferma. Tanto da diramare una nota con i crismi dell'ufficialità in cui anticipa persino che "un gruppo di tecnici sarà in città nelle prossime settimane per la definizione della tappa". Aggiungendo che si tratta di un "un riconoscimento e allo stesso tempo un'opportunità per Palermo, un modo per contribuire, ancora una volta attraverso lo sport d'eccellenza a questa lunga fase di ripartenza del nostro paese".

Il prologo del Giro d'Italia sarà una cronometro individuale. Dove? "Siamo orientati a dare maggiore visibilità al territorio trapanese" dice l'assessore Messina, sottolineando poi "che la corsa comunque passerà da Palermo nella tappa da Monreale fino ad Agrigento". Parole che non lascerebbero chances al debutto in città. Oltre ad Agrigento sono previsti arrivi sull'Etna (ma dall’inedito versante Nord di Piano Provenzana, quota 1.800 metri, primo arrivo in salita) ed a Villafranca Tirrena, tra Messina e Milazzo. Resta solo da sciogliere il nodo sulla cronometro.

"L'ultima parola spetta a noi e non a Rcs. Poi assieme agli organizzatori della manifestazione ciclistica, sceglieremo le migliori strade da percorrere e anche gli interventi da fare laddove il manto stradale non è in buone condizioni. Interventi che paga la Regione. Stiamo valutando tre ipotesi, per cui siamo in stretto contatto con Rcs per l’esito delle valutazioni tecniche. Una volta che avremo l’esito decideremo quale sarà la scelta migliore, in base al territorio e anche all’individuazione di una città-simbolo della Sicilia. Daremo comunicazioni nei prossimi giorni, del resto la Sicilia è tutta bella, quindi non abbiamo che l’imbarazzo della scelta" conclude l'esponente della Giunta Musumeci, che però non vuol sentir parlare di scontro con il Comune di Palermo. Qualcosa però è successo.

E il sindaco Orlando insiste: "Sono stato informato dal direttore Vegni. La partenza del Giro d'Italia dalla nostra regione ed in particolare dal suo capoluogo sarà una splendida occasione ed una vetrina nazionale ed internazionale per il nostro patrimonio artistico e culturale. Una straordinaria occasione di rilancio anche in chiave turistica, motivo per cui desidero ringraziare per il loro impegno il ministro Vincenzo Spadafora e l'assessore regionale al Turismo, Manlio Messina". 

   
 

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