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Calaiò e gli sms "galeotti": Parma deferito, il Palermo spera

E' arrivata l'ufficialità e adesso il club emiliano rischia la retrocessione in Serie B per i messaggi inviati dall'attaccante palermitano a due avversari prima di Spezia-Parma. Filtra ottimismo dal Palermo che ha annunciato un ricorso al Collegio di garanzia del Coni per il caso Frosinone

Deferito il Parma. Dopo l'ufficialità il club crociato rischia seriamente la retrocessione per via degli sms sospetti mandati dal palermitano Emanuele Calaiò ai giocatori dello Spezia qualche ora prima dell’ultimo match della regular season. Orecchie spalancate in casa Palermo dove l'attesa del verdetto mantiene viva la fiammella della speranza. Dalla società rosanero filtra ottimismo: si attenderà con la massima fiducia il responso della Giustizia sportiva, non lasciando niente al caso e continuando a lottare anche sul fronte Frosinone per le irregolarità viste allo Stirpe.

Il Procuratore federale intanto ha deciso di deferire sia Calaiò, per la violazione dell’articolo 7 (illecito sportivo), sia il Parma per responsabilità oggettiva in relazione al comportamento adottato dal proprio tesserato. La Procura avrebbe puntato il dito contro l’attaccante palermitano per aver posto in essere atti diretti ad alterare il regolare svolgimento e il risultato finale di Spezia-Parma del 18 maggio, tentando - tramite alcuni sms - di ottenere un minor impegno agonistico da parte dei calciatori avversari Filippo De Col e Claudio Terzi con l’obiettivo di assicurare alla propria squadra il risultato favorevole dell’incontro.

Il regolamento parla chiarissimo: qualora venisse confermato l’illecito (tentato o consumato non fa differenza) il Parma potrebbe anche perdere la Serie A e "scivolare" nuovamente nel campionato cadetto. E in questo caso a sorridere sarebbe il Palermo. Anche e soprattutto per questo dalle parti di viale del Fante si sta monitorando attentamente la situazione. Il club rosanero confida nell’operato della Giustizia sportiva ed è convinto che l’organo preposto a valutare la situazione opererà nel miglior modo possibile.

Da una sentenza all’altra, perché il Palermo non mollerà neanche la pista Frosinone. Giustizia su tutti i fronti: è questo ciò che chiede il club rosanero che dunque seguirà con un occhio il caso Parma e con l’altro quello del Frosinone dopo che la Corte Sportiva d’appello ha respinto il ricorso presentato dal presidente Giovanni Giammarva. Il Palermo infatti, così come annunciato negli scorsi giorni, farà ricorso al Collegio di garanzia del Coni.

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