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Inzaghi incarta Tedino, Palermo e Venezia zero in tutto

Poche emozioni al Barbera: i rosanero pagano l'assenza di Nestorovski (vittima di una contusione nell'allenamento della vigilia). Trajkovski nullo in avanti, bene solo le difese. Espulso Domizzi nel finale

Freddo, noia, desolazione. I mille del Barbera che hanno scelto lo stadio forse se la sarebbero passata meglio se avessero scelto lo shopping di Natale. Perché il sabato pomeriggio di viale del Fante è il festival dello sbadiglio. Palermo-Venezia finisce 0-0 e non potrebbe essere altrimenti visto che le due squadre - che non a caso hanno le migliori difese del campionato - non hanno fatto nulla per vincere. Ai punti forse avrebbero meritato di perdere tutte e due. Se non altro per lo spettacolo offerto. Una partita che si è giocata quasi a porte chiuse: stadio mai così vuoto, decibel e stimoli al minimo storico. Alla fine il Palermo va in testa insieme a Parma e Bari (che però gioca domani), ma questa è un'occasione sprecata.

Pippo Inzaghi da giocatore amava segnare: questo Palermo-Venezia sembra certificare la sua totale metamorfosi. La sua squadra è quadrata, fin troppo, e a tratti difende in 8-9 uomini quando per non far segnare gli avversari di oggi basterebbe molto meno. Ah, sì. C'è anche il Palermo. Tedino ha l'occasione di allungare in testa alla classifica ma preferisce ingoiare il classico brodino. Il pareggio insipido di stasera evidentemente - per l'allenatore rosa - è più gradevole dello 0-3 interno col Cittadella. Così invece di assaltare l'avversario il Palermo aspetta il Venezia, confidando nel contropiede giusto. E siccome la stessa cosa fa il Venezia, ne viene fuori una partita che ristagna a centrocampo, con le squadre troppo preoccupate a non prenderle e per questo intorpidite dalla cautela.

Palermo senza Nestorovski (per una contusione rimediata ieri in allenamento), difesa a 3, centrocampo roccioso, con Coronado libero di inventare (eufemismo) per Trajkovski (in serata decisamente no). Un 3-5-1-1 che non produce palle gol limpide in 90 minuti e rotti. Il Venezia sembra costruito con l'acciaio, nonostante la presenza di Andelkovic, che anzi alla fine risulta uno dei migliori. In porta piace Audero (talentino scuola Juventus), in difesa comanda l'eterno Domizzi (fino al 78', poi si fa cacciare), mentre a centrocampo le operazioni sono comandate da Bentivoglio, un altro che di esperienza ne ha a bizzeffe. E' un 3-5-2 prudente, con le punte scollegate col resto della squadra, chiamate a sacrificarsi in pressing e ripartenze sfiancanti.

Emozioni poche, gara bloccata e timide proteste da parte palermitana per un rigore negato da Chiffi a inizio partita (gamba tesa su Coronado). Il Palermo a poco a poco conquista campo, si affida al suo uomo più ispirato - Coronado - mentre i lagunari faticano a trovare manovre intriganti. Il Venezia ci prova con un colpo di testa di Modolo a metà tempo, poi stop. Il Palermo invece reagisce solo con un paio di botte da fuori, di Gnahorè e Muravski. Troppo poco. Pochissimo. Come quello che viene fuori nella ripresa.  Audero è bravo su Coronado e nel finale su un tiro al volo di Embalo (entrato per Aleesami). Il Venezia perde pezzi (3 infortuni, quasi un record) e si accontenta del pareggio. Il vero sussulto così è l'espulsione di Domizzi a 12 minuti dalla fine per un "vaff..." all'arbitro. Tedino forse teme la beffa e non si scopre troppo, anche se a un certo punto scongela La Gumina, che però non combina nulla, mentre Posavec è bravo a inchiodare vicino alla linea un tiro velenoso di Pinato. Finisce 0 a 0. Giustissimo così. 

TABELLINO
PALERMO-VENEZIA 0-0

MARCATORI: -

PALERMO: Posavec 6; Dawidowicz 6, Struna 6, Szyminski 6; Rispoli 5, Gnahoré 5,5 (69' La Gumina 5,5), Jajalo 5,5, Murawski 6, Aleesami 5,5 (85' Embalo s.v.); Coronado 6; Trajkovski 4,5. Allenatore: Tedino 5.

VENEZIA: Audero 6,5; Domizzi 5,5, Modolo 6 (23' Bruscagin 6), Andelkovic 6,5; Del Grosso 6, Pinato 6, Bentivoglio 6, Falzerano 5,5 (1' st Signori 5,5), Zampano 6; Geijo 5,5, Moreo 5,5 (78' Zigoni s.v.). Allenatore: Inzaghi 6.

ARBITRO: Chiffi

Ammonizioni: Murawski, Bentivoglio, Dawidowicz, Jajalo. Espulso: Domizzi

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