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Palermo-Torino 1-3: Gila illude, poi è monologo Toro | cronaca, commenti e pagelle

In vantaggio dopo due minuti, la squadra guidata da Bosi naufraga sotto i colpi degli attaccanti granata. Incontenibile Immobile, autore di una doppietta: in mezzo l'autorete di Gonzalez. Sorrentino out per infortunio, esordio per il diciottenne Alastra

Come nelle migliori staffette, il Torino trasferisce la crisi nelle mani del Palermo e rinasce sul prato del Barbera. Un lampo di Gilardino aveva illuso i 10 mila del Barbera, un brivido crudele - dopo neanche due minuti - che ha di fatto scatenato la furia del Toro. E il 3-1 non rende giustizia ai granata, che oggi avrebbero potuto infierire ancora di più sulle macerie rosa a suon di gol, ma - forse per un eccesso di pietismo - hanno tenuto a galla gli avversari per quasi 70 minuti. Logica conclusione nel cuore di una stagione sconclusionata.

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Nel Palermo che perde pezzi, allenatori e partite, succede che dopo il quinto o sesto ribaltone in panchina, si facciano male anche due pilastri a match in corso. E agli infortuni di Sorrentino e Goldaniga (usciti nel corso del primo tempo) avrebbe potuto aggiungersi anche quello di Vazquez (brutta torsione nel finale, ma guai fortunatamente scongiurati dopo qualche minuto di suspance). Zamparini cercherà di correre ai ripari tentando di riportare Iachini all'ombra di Monte Pellegrino. Il tecnico marchigiano è l'unico che può evitare la retrocessione. Intanto la contestazione dei tifosi è già iniziata. Un gruppo di ultrà davanti all'entrata dello stadio ha urlato cori contro il patron friulano.

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Palermo in campo col 4-3-3 con Brugman in regia e Quaison e Gila in avanti con Vazquez. Non è bastato per fare risultato. Il Torino di Ventura dato in crisissima (una sola vittoria, col Frosinone, nelle ultime 10 partite) è tornato a dare spettacolo, aiutato da Palermo in pessima giornata. Spia beffarda era stata il gol in avvio di Gilardino su ripartenza azionata da Vazquez, rifinita da Morganella e chiusa dal campione del mondo con un tocco da distanza ravvicinata imparabile per Padelli. Ma dopo il vantaggio il Palermo - invece di gestire, chiudere e controllare, ha iniziato a offrire il fianco al Toro. 

Mai visti giocare così i ragazzi di Ventura (quest'anno): non solo scatti e aperture laterali, ma anche tagli verticali in mezzo e ripartenze a spaccare il centrocampo rosa. L'1-1 nasce però nel modo più assurdo. Palermo in attacco con 9 uomini, palla che schizza a Immobile che si fa 70 metri fronteggiato da Morganella. Lo svizzero temporeggia, aspetta il raddoppio di Brugman: poi i due chiudono l'ex Borussia. Un sandwich falloso che si traduce nel rigore del pareggio, trasformato dal bomber della Nazionale.

Da qui in poi è un altra partita. Il Palermo corricchia, sembra in inferiorità numerica, non pressa, fa ripartire gli avversari palla al piede, il centrocampo è di burro e il Toro va a nozze. Naturale così il sorpasso piemontese, che arriva alla mezzora su pasticcio di Gonzalez, sfortunato nel deviare nella sua porta il centro di Bruno Peres. Palermo nel pallone, dopo Goldaniga, anche Sorrentino si fa male, in uno scontro fantozziano con Andelkovic. La partita finisce praticamente qua. Belotti spreca due volte, Alastra il portierino entrato al posto di Sorrentino (18 anni, di Erice) fa bella figura su Benassi e Immobile. Ma a 20 minuti dalla fine si inchina, su Immobile (ancora lui) bravo a portare a spasso Gonzalez e chiudere la pratica con un bolide ravvicinato che si insacca sotto la traversa. 

Troppo spazio per il Toro, troppo disorganizzato il Palermo per pensare di uscire indenne da questo match. Da salvare solo Gilardino, l'unico a creare panico (per usare un eufemismo) nella difesa avversaria. Fischi al triplice fischio di Cervellera, ormai una consuetudine da queste parti. Prendersela con Bosi ovviamente non si può, con i giocatori forse sì, ma il vero bersaglio dei tifosi si chiama Zamparini. I punti di distanza dalla zona B intanto si sono ridotti a 4. E prima che sia troppo tardi il Palermo deve invertire la tendenza. Zampa lo sa, Iachini forse pure. 

Le pagelle:

PALERMO. Sorrentino 6 (37' Alastra 6,5), Morganella 5,5, Goldaniga sv (13'Andelkovic 4,5), Gonzalez 4, Rispoli 5; Hiljemark 4,5 (76' Trajkovski sv), Chochev 5,5, Brugman 4.5; Vazquez 5,5, Quaison 5, Gilardino 6,5. Allenatore: Bosi 5.
TORINO. Padelli 6,5, Glik 6,5, Maksimovic 6, Moretti 6,5; Zappacosta 6 (69' Gaston Silva 6), Benassi 7, Vives 6,5, Baselli 6,5, Peres 6,5 (58' Molinaro 6); Belotti 6, Immobile 7,5 (81' Martinez sv). Allenatore: Ventura 6,5

RETI: 2' Gilardino, 19' Immobile (rig), 31' Gonzalez (autorete), Immobile al 68'.
AMMONITI: Vives, Glik, Gonzalez,

I MIGLIORI TODAY
GILARDINO 6,5. Si fa trovare pronto sul cross di Morganella (settimo gol in campionato, sesto al Barbera). Padelli gli nega la doppietta che poteva cambiare la partita. Vista la pochezza di palloni giocabili si inventa un colpo di tacco che libera Chochev, che però non si chiama Gilardino...
ALASTRA 6,5. Diciotto anni, viene catapultato in campo. Nemmeno il tempo di prepararsi mentalmente all'esordio in A. Eppure evita il terzo gol in almeno 4 occasioni. D'istinto su Benassi, bella uscita su Immobile. Poco può sulla conclusione dell'attaccante napoletano.

I PEGGIORI TODAY
GONZALEZ 4. Il peggiore di una difesa lasciata abbandonata a se stessa dal centrocampo. Impacciato sull'autogol. Imbarazzante quando marca Immobile, che lo fa fesso in occasione della terza rete.
ANDELKOVIC 4,5. Naufraga insieme ai compagni di reparto sotto l'onda granata. 
BRUGMAN 4,5. Copertura inesistente in fase di non possesso: Benassi e Baselli sono sempre liberi di girarsi e puntare palla al piede la linea di difesa. Procura (in comproprietà con Morganella) il rigore che porta al pari. Con la palla tra i piedi si limita al compitino.
 

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