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Orlando tiene a battesimo il nuovo Palermo, Mirri: "E' un inizio, saremo un modello"

Il sindaco presente al primo giorno di ritiro a Petralia Sottana: "Nel progetto di Hera Hora tanto amore e visione, dobbiamo lasciarci alla spalle un passato buio". Aggregati alla rosa altri tre giocatori: si tratta di Lancini, Martinelli e Malaury. In 500 al seguito della squadra

L’avventura del nuovo Palermo è iniziata. Da Petralia Sottana, lì dove Dario Mirri si è sposato e oggi taglia idealmente il nastro della rinascita dell’altro suo grande amore, quello a tinte rosanero: "E' un inizio e sono convinto che un pezzo della vera Sicilia abiti qui". L'emozione non manca, seduto al fianco del sindaco Orlando e del sindaco del borgo madonita, Neglia. "Resto convinto che questo diventerà un modello per il calcio italiano - prosegue Mirri -  e ringrazio il sindaco perché ha visto un valore importante nella nostra proposta". Un progetto che "si basa sulle radici e sulle ali", come sempre, ma soprattutto su un concetto base: "Non esistono presidenti padroni, io stesso sono temporaneo. Ci saranno soggetti terzi, tifosi e amministrazione comunale, che controlleranno direttamente l'operato societario. A me interessa dare sviluppo al territorio e acquisire reputazione per la città di Palermo".

Parole che raccolgono il plauso del sindaco Orlando, al quale i Mirri (sia Dario che il padre Daniele, presente al convento dei Padri Riformati) hanno rivolto un sentito ringraziamento per aver affrontato la trasferta nelle Madonie: "E' un momento bellissimo - esordisce il primo cittadino - ed è importante per Palermo. Ringrazio chi ha avuto il rispetto per la scelta del sindaco. Nel progetto di Hera Hora c'è tanto amore e visione. Ci dobbiamo lasciare alla spalle un passato buio. Dobbiamo costruire una casa comune, dove tutti possono svolgere un ruolo". Soprattutto pensando a quanto passato negli ultimi anni di difficoltà, questa ripartenza può essere la base della rinascita: "E' un momento importante e significativo per la città. Era ora di finirla con quella palude. Siamo tutti con la società, come anche la città di Petralia Sottana. La storia di Palermo ci insegna a trasformare ciò che era pericolo in ciò che ci salva".

E' evidente a tutti, però, che ogni buon proposito debba passare dal campo e dai risultati. Lo sa bene Mirri, che non nega l'importanza dei successi di squadra per poter andare avanti con quest'ondata di entusiasmo. In 500 hanno seguito la squadra in ritiro. "I nostri giocatori devono sentirsi coinvolti e la nostra ambizione è dare loro la mentalità della vittoria. La mia è quasi una sfida, dovendoci confrontare sui numeri lo scorso anno eravamo circa 2.000 abbonati e ora credo che ne faremo di più. Avverto tanto entusiasmo, andava solo espresso. So quanto i tifosi amano il Palermo, non hanno avuto la possibilità di amarlo perché si era creata una barriera. Oggi il Palermo è accessibile e credo non ci siano limiti. Il Palermo è andato in A con 30-40 mila abbonati e il sogno è quello, tornare ad aprire l'amore dei tifosi. Il mio messaggio è quello di prepararci a vincere, ma anche a non vincere. Questa è la vera crescita. Voglio condividere con loro il percorso di crescita, il bambino può cadere, ma deve imparare a rialzarsi. Sono passati 16 giorni da quando il sindaco ha stabilito a chi dare questo onore e questo onore. Siamo caduti e ci siamo rialzando, ci saranno delle vittorie, ma potranno anche non esserci. Dovremo essere pronti a rialzarci in quel caso, dobbiamo avere la volontà di spezzarci la schiena per aiutare questo bambino a camminare. Se avremo questa forza, il Palermo diventerà invincibile".

Lo sarà con la propria gente al fianco e non solo. Tony Di Piazza, presente in questo primo giorno di allenamenti per la squadra di Pergolizzi (accolti da circa trecento tifosi sugli spalti del "Comunale" di Petralia Sottana), ha voluto sottolineare l'importanza dell'internazionalità del brand Palermo, per la quale si farà ambasciatore negli Stati Uniti. Giocheranno un ruolo fondamentale anche i diritti tv, per i quali lavora Paparesta: "Le trattative sono ancora in corso, i tempi saranno lunghi. Posso dire che c'è tanto interesse e confido che tutte le partite del Palermo siano viste sul piano nazionale e internazionale. Mi auguro dalla prima giornata, altrimenti sarà la seconda. Dopo Ferragosto continueremo a trattare". Una deadline che non segue di pari passo quella per la costruzione della squadra, che è quasi pronta. Ai 17 convocati per il ritiro si sono aggiunti tre elementi: il centrale Lancini e il mediano Martinelli, entrambi svincolati dal Brescia, più il francese Malaury, centrocampista reduce da esperienze in Scozia. Quest'ultimo è in prova e a breve si aggiungerà un altro mediano, come ammette l'ad Sagramola: "Dopodomani si aggregherà un centrocampista  che abbiamo già preso, poi mancheranno un po' di giovani perché oggi abbiamo solo un 2001. Probabilmente prenderemo pure un altro giocatore, vedremo le opportunità. Vogliamo lavorare con calma".

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