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Palermo-Juventus 0-3: Mandzukic apre, Zaza chiude: cronaca, commenti e pagelle

Dopo un primo tempo equilibrato i bianconeri dilagano nella ripresa. Il croato di testa sigla il vantaggio, raddoppia Sturaro, poi a tempo scaduto l'azzurro fissa il punteggio. Passo indietro rispetto all'Olimpico. Si salva solo Goldaniga. Fischi per Dybala

Il manifesto dell'impotenza del Palermo alla fine sono i guanti di Buffon. Mai così bianchi. Il capitano della Nazionale festeggia i 20 anni di serie A senza parare. Fermo e sereno ha assistito al facile 3-0 col quale la Juventus ha violato il Barbera. Tre punti neanche tanto sudati. Massimo risultato col minimo sforzo perché il Palermo ha deciso di non giocarla la partita. Esageratamente guardinga, la squadra di casa ha affrontato la Juventus con troppo rispetto, come se la disfatta catalana della Roma avesse insegnato che perdere con meno di quattro gol di scarto significhi evitare figuracce. Raramente si è visto un Palermo così in disarmo. E dire che gli spazi per involarsi dalle parti di Buffon ci sarebbero stati tutti, soprattutto nel primo tempo.

GOL E HIGHLIGHTS/VIDEO

Ballardini - ancora orfano di Rigoni (colpito da un attacco influenzale poche ore prima del match) - ha replicato la stessa formazione vista all'Olimpico. Goldaniga, uno dei migliori, ha fatto la sua figura in difesa. Ma i terzini si sono limitati a presidiare la loro zona, intimoriti da Cuadrado ed Evra. Brugman è stato schierato al fianco di Vazquez, ma non si è visto mai. Trasparenti anche gli altri centrocampisti rosa, mentre la prova di Gilardino è stata malinconicamente impalpabile. Ingabbiato dalla collaudatissima difesa juventina, l'attaccante si è arreso sin dai primi minuti. E infatti Ballardini l'ha tolto nella ripresa nonostante lo svantaggio.

Di palle gol neanche a parlarne. Qualche sgangherato tiro da fuori e sporadici contropiede abortiti sul nascere. La Juventus è passata solo nella ripresa con Mandzukic (dopo 8 minuti) e Sturaro e Zaza a tempo scaduto. In mezzo il Palermo non ha mai provato a graffiare. Ha cercato di costruire (con coraggio e fantasia) le sue fortune con lo 0-0 col quale si era trascinato fino all'intervallo. Dal tunnel degli spogliatoi è sbucato Quaison al posto di Hiljemark ma non se n'è accorto nessuno. Nella ripresa, passeggiando, la Juventus ha assecondato la sinistra sensazione che si stava affacciando col passare dei minuti. E cioè che avrebbe potuto far gol in qualsiasi momento. E così è stato. Buona la prova del grande ex Dybala. Per lui fischi e applausi quando è uscito.

Il Palermo è riuscito nell'impresa di perdere quasi tutti i contrasti. S'è affidato a Vazquez, chiuso nella morsa del centrocampo avversario, e non si è avvicinato nella trequarti avversaria. Soltanto una potenziale occasione nella ripresa: con una rovesciata di Trajkovski da buona posizione finita a lato (sullo 0-1). Una squadra lenta, senza cattiveria, impresentabile. Un'involuzione pericolosa perché là dietro qualcuna si è svegliata. Il Bologna - rinato dopo la cura Donadoni - è appena due punti più giù. Il Frosinone invece è a una lunghezza di distanza. Un Palermo troppo brutto per essere vero. Ma la paura è che la serata del Barbera sia stata sincera come non mai.

LE PAGELLE
PALERMO. Sorrentino 6, Struna 5 (74' Rispoli sv), Gonzalez 5,5, Goldaniga 6,5, Lazaar 6; Jajalo 5,5, Hiljemark 5 (59' Quaison 6), Chochev 5,5, Brugman 5,5; Vazquez 5, Gilardino 5 (65' Trajkovski 5,5). Allenatore: Ballardini 5,5
JUVENTUS. Buffon sv, Barzagli 6,5, Bonucci 6, Chiellini 6,5; Cuadrado 6 (67' Lichsteiner 6), Sturaro 7, Marchisio 6,5, Pogba 6,5, Evra 6,5; Dybala 6,5 (82' Zaza 6,5), Mandzukic 6,5 (65' Morata). Allenatore: Allegri 6,5

ARBITRO: Valeri 6,5. Nessun episodio dubbio. Dirige con sicurezza. Gestisce bene la distribuzione dei cartellini in una partita tutto sommato corretta. 
RETI: 54' Mandzukic; 89' Sturaro, 93' Zaza.
NOTE: Ammonito: Pogba, Struna, Barzagli, Vazquez, Sturaro.

I MIGLIORI TODAY
GOLDANIGA 6.5. L'unico a salvarsi nella pochezza rosanero. Mette la pezza un paio di volte prima su Dybala, poi su Sturaro. Felice intuizione (l'unica?) di Ballardini nel lanciarlo come titolare.

I PEGGIORI TODAY
GILARDINO 5. Abbandonato dalla squadra in mezzo ai centrali bianconeri, si aggrappa alla palma come un naufrago su un un'isola deserta in attesa di una noce di cocco che però non cade mai. Non fa nulla per salvarsi. Tira solo una volta da posizione defilata, quando avrebbe dovuto metterla in mezzo. Poi solo un paio di sponde, per giunta sbagliate. Ballardini lo toglie nonostante lo svantaggio.
STRUNA 5. Non era andato malaccio. Ma si lascia sovrastare da Mandzukic senza oppore un minimo di resistenza. Un errore fatale e decisivo. Stordito, lascia il posto a Rispoli per gli ultimi 15 minuti.
VAZQUEZ 5. Se è vero - come dice Zamparini - che vale 25 milioni, è in partite come queste che deve dimostrarlo. Invece trotterella tra attacco e centrocampo senza mai accendersi. A sua discolpa c'è il fatto che viene schierato seconda punta. Ruolo non congeniale alle sue caratteristiche.

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