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Il Palermo quattro fili se li Mangia Battuti i campioni del Mondo

Che emozioni al Barbera: finisce 4-3 per i rosanero. Il nuovo allenatore porta entusiasmo e gioco. Milito porta due volte in vantaggio l'Inter, poi si scatena Miccoli che sigla pari e 3-2. Altre reti di Hernandez e Pinilla

Adesso è chiaro. Se il Palermo vuol battere l'Inter deve giocarci alla seconda giornata tra il 10 e l'11 settembre. I rosa vincono contro i nerazzurri 4-3 quasi come sei anni fa quando finì 3-2. I tifosi snobbano il  Barbera (quasi 21 mila spettatori) e si perdono una partita spettacolare. Sette gol, un Miccoli straripante, un Mangia indemoniato in panchina e soprattutto l'attesa rivincita dopo il 29 maggio dell'Olimpico.  

LA CRONACA. La cura Mangia si fa sentire subito. Il Palermo entra in campo con decisione ed entusiasmo. Ma si vedono anche schemi sui calci piazzati, coraggio (vedi Migliaccio in difesa e i nuovi Barreto-Della Rocca coppia centrale in mediana) e bei fraseggi tra gli attaccanti. Al 4', per esempio, Hernandez schiaccia bene di testa un cross di Miccoli, ma Julio Cesar si supera. I rosa prendono le redini del gioco per i primi 15 minuti, ma non riescono a impensierire più di tanto i nerazzurri. Al 14' Miccoli ci prova con una punizione dai 25 metri, ma il tiro è centrale. L'Inter soffre, negativa la prova di Zarate esterno destro del tridente con Milito e Forlan. Al 25' gli uomini di Gasperini costruiscono la prima azione della partita. Johnatan trova un varco per Forlan che serve l'accorrente Cambiasso. L'argentino ciabatta fuori. I difensori nerazzurri giocano duro, ma l'arbitro Brighi tira fuori il primo cartellino solo al 26' ammonendo Samuel per un fallo da dietro su Miccoli. I rosa non riescono a concretizzare la mole di gioco. Così sono i nerazzurri a passare in vantaggio al 32'. Sugli sviluppi di un calcio d'angolo Stankovic tira male da fuori, ma la sua conclusione si trasforma in un assist per Milito che insacca da due passi. L'Inter si ritrova avanti senza neanche sapere come. Lo dimostra il fatto che Gasp richiama in panchina uno Zarate nullo e inserisce Sneijder. Il primo tempo finisce senza sussulti.

La ripresa è come un ottovolante dal quale non si sai quando si scende. Arrivano tre gol nei primi otto minuti. Al 2' Miccoli pareggia sfruttando un bell'assist di Barreto e spiazzando Julio Cesar con un piattone. Il pari dura pochissimo. Al 5' Silvestre atterra Samuel e Brighi fischia il penalty. Dal dischetto Milito non sbaglia. Il Palermo non ci sta. Passano altri tre minuti ed Hernandez trova il 2-2 al termine di una splendida azione corale costruita da Ilicic e Miccoli e finalizzati dalla Joya. La gara si addormenta un po'. Le squadre sembrano stanche e lunghe e non riescono a imbastire manovre pericolose. L'unico sussulto arriva al 25' quando Samuel, già ammonito, entra male su Hernandez. Il giallo sarebbe sacrosanto, l'arbitro sorvola e il pubblico si arrabbia. Il pareggio sembra all'orizzonte ma a sei minuti dalla fine la partita si riaccende all'improvviso. Miccoli al terzo tentativo trova la zolla giusta e sfrutta al meglio una punizione dai 20 metri. Tre minuti dopo Pinilla (subentrato a Hernandez) mette il sigillo con una cannonata dai 25 metri che Julio Cesar sembra non vedere. Sembra una rete inutile, ma non lo è. Perché a tre minuti dal termine Forlan, imbeccato da Sneijder, batte Tzorvas per il 4-3. Finisce così tra gli applausi degli ottomila paganti e dei dodicimila abbonati. Che un giorno racconteranno ai loro bambini di aver visto il Palermo battere i campioni del mondo per 4-3.

LE PAGELLE

LA SVOLTA DEL MATCH. Guidolin e Delio Rossi sono gli allenatori che più di tutti sono rimasti nel cuore dei tifosi rosanero, ma nessuno dei due col Palermo ha mai battuto l'Inter. Il debuttante Devis Mangia ci riesce al primo colpo. E' lui la chiave del trionfo sui nerazzurri. Il Palermo mostra ancora parecchie falle, ma nel complesso gioca una partita di spessore. Mangia è bravo nel secondo tempo quando capisce che serve dinamismo a centrocampo e inserisce Acquah per Della Rocca (che comunque non aveva demeritato). Il ghanese è l'uomo sul quale s'infrangono gli inutili fraseggi di Zanetti e compagni, è l'uomo che ruba palla e fa partire i contropiede del Palermo. Altra mossa vincente l'inversione degli esterni sempre all'inizio della ripresa. Alvarez va a sinistra e neanche lì combina granché, Ilicic va a destra, costruisce la palla del 2-2 e spreca un'occasione d'oro. Lo sloveno risulta comunque decisivo.


LE DICHIARAZIONI POST-GARA. Fabrizio Miccoli sprizza gioia ai microfoni di Sky Sport al termine della gara: "Sinceramente non potevo chiedere di meglio - dice il capitano - vittoria bellissima e gara strepitosa. Ringrazio tutti i compagni, anche quelli che non sono scesi in campo. Abbiamo creato un gruppo fantastico in soli dieci giorni,  il mister ha fatto un gran lavoro. Quello che dobbiamo fare noi è di giocare sempre così partita per partita e mettere sempre la voglia messa oggi. Io cerco sempre di dare il mio contributo, amo giocare e mi sento il capitano a tutti gli effetti di questa squadra: l'importante è essere una squadra vera come oggi". Devis Mangia quasi non ci crede: "Farò volentieri il pellegrinaggio a piedi a Santa Rosalia dopo questa vittoria. La cosa che mi è piaciuta di più è il fatto che non abbiamo mollato e non abbiamo mai perso le distanze, a parte nel finale, quando abbiamo un po' ceduto per la stanchezza. Da domani si pensa all'Atalanta, perché dopo una gara difficile, ce ne aspetta un'altra ugualmente complicata.
 

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