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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Palermo-Fiorentina 2-0: orgoglio rosa, finalmente brilla Diamanti | Cronaca e pagelle

Rispoli e compagni restano aggrappati alla serie A, ma è la vittoria dei rimpianti: decidono due gol per tempo. Il primo è una perla su punizione di "Alino", al 90' raddoppia Aleesami. Clamoroso harakiri dei viola, i padroni di casa sono a -10 dall'Empoli

Quando Diamanti a metà del secondo tempo ha provato il pallonetto da 70 metri per beffare Tatarusanu, i duemila del Barbera hanno capito che forse questa stagione poteva finire meglio. E invece il suo giocatore più forte ha trovato la partita perfetta solo a 5 giornate dalla fine, quando ormai è tutto inutile. Quel pallonetto è finito fuori di poco, ma Diamanti aveva già stordito la Fiorentina: la sua punizione da manuale, poco dopo la mezz'ora, ha spianato la strada alla più inaspettata delle vittorie.

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Il Palermo vince 2-0 e resta ancora aggrappato alla matematica, l'Empoli perde, ma serve a poco. La retrocessione è congelata da tempo e probabilmente arriverà ufficialmente tra sette giorni (10 punti sono troppi per immaginare clamorosi colpi di scena). Stupisce però come la Fiorentina, impegnata in piena volata europea, sia inciampata nella classica buccia di banana. I maligni si interrogano sulla corsa al rallenty delle squadre che lottano per il sesto posto, quello che vale i preliminari di Europa League. Il Milan fa 2 punti con Pescara, Crotone ed Empoli, l'Inter si è impanatata da un mese. E anche la Fiorentina di colpo si ferma. Lo fa contro un Palermo rabberciato ma orgoglioso, in un Barbera vuoto, stanco perfino di contestare i suoi giocatori.

Palermo-Fiorentina 2-0 - foto Fucarini

La partita ha seguito un copione sempre identico. La Fiorentina di Sousa ha palleggiato in mezzo al campo, ha tenuto costantemente palla, con la solita manovra lenta e avvolgente, senza mai assestare il colpo. Il Palermo si è rintanato nel guscio, cercando di spezzare le azioni avversarie e tuffarsi nelle praterie viola con i suoi contopiedisti. Bortoluzzi - per fronteggiare la mediana toscana - si è presentato in campo con un 3-5-1-1 di guidoliniana memoria. La novità è quel Diamanti piazzato tra centrocampo e attacco, libero di brillare come non gli capitava da una vita. Fiorentina senza Bernardeschi e Kalinic: l'unica punta è Babacar, sempre chiuso nella morsa del terzetto rosa capeggiato da un Goldaniga, tornato finalmente a buoni livelli. Il resto lo hanno fatto le corse a perdifiato di Rispoli e Aleesami e la cerniera Jajalo-Gazzi. Il Palermo è stato bravo ad allungarsi con Chochev, sempre pronto a "brekkare" nel mezzo e cercare Nestorovski in avanti o appoggiarsi a Diamanti, il vero interruttore della manovra palermitana. 

Il gol del Palermo - dopo una mezz'ora senza emozioni - è arrivato proprio grazie a una percussione centrale del bulgaro. Fallo di Salcedo, punizione di Diamanti che dai 20 metri ha uccellato Tatarusanu con una traiettoria magistrale che ha aggirato la barriera. Il Palermo, sulle ali dell'entusiasmo, ha trovato energie inaspettate e per poco - ancora su contropiede - Rispoli non ha trovato la via del gol: bravo il portiere romeno a uscire in presa bassa. Prima del gong, Babacar ha sciupato l'1-1 facendosi murare da Fulignati (balzo felino, parata prodigiosa).

Fiorentina sempre al piccolo trotto, Paulo Sousa - strada facendo - ha provato a cambiare marcia. Dentro Chiesa per Milic, a inizio ripresa fuori Salcedo per Saponara. Cambio offensivo, con la Viola che è passata al 4-2-3-1. Gli ospiti si sono portati in massa dalle parti di Fulignati. Il Palermo ha fatto attaccare la Fiorentina, alzando un muro: si è abbassato per poi pungere in contropiede. E' Diamanti a telecomandare le azioni: Alino a un certo punto ha sfiorato il gol alla Maradona con un tiro da distanza oceanica. Fuori Nestorovski (per infortunio ma col Chievo non ci sarà per squalifica), la Fiorentina ha continuato a pungere ma senza mordere. In zona Cesarini la Fiore perde la testa: Astori si fa cacciare da Tagliavento per un fallo su Sallai. Esce Diamanti, piovono applausi. Il Barbera però fa in tempo ad assistere all'eurogol di Aleesami. Che al 90' si fa 50 metri in volata, evita due giocatori e deposita in rete. Sono applausi amari. Per quello che poteva essere e invece non è stato.

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