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Giovedì, 28 Marzo 2024
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Dimenticato Tedino: turnover e media punti da sballo, così Stellone ha ribaltato il Palermo

I rosanero, partiti a rilento, hanno cambiato marcia con il nuovo allenatore. Un cammino quasi perfetto con cinque vittorie e un pari in sei giornate. Nestorovski è carico: "E’ dalla notte di Frosinone che non pensiamo ad altro che alla promozione"

Da Tedino a Stellone: zero sconfitte, un solo pareggio e tante vittorie. Così il tecnico rosanero ha ribaltato completamente le sorti di una squadra che a inizio campionato sembrava già potersi smarrire. E adesso il Palermo fa anche divertire. Un cambio di mentalità, di gioco e di idee che ha messo tutti d’accordo. Dal presidente Zamparini (e non è roba da poco) al ds Foschi, ai tifosi fino ad arrivare alla squadra. E Nestorovski conferma: “Qui siamo tutti motivatissimi. Il merito è di Stellone”.

Media punti Stell...one

Che Stellone potesse essere il tecnico giusto per questo organico l’aveva già fatto capire lo scorso anno. Certo, la beffa di Frosinone (unica sconfitta finora) è costata carissima sia al tecnico romano che al club rosanero. Anche se nelle precedenti partite, chiamato a raccogliere l’eredità di Tedino, Stellone aveva già messo le cose in chiaro: quattro vittorie, tre pareggi e una sola sconfitta fra regular season e playoff, mai ko fino alla triste sera del 16 giugno. E il bello viene proprio se si considera che fra le otto partite della passata stagione, e le sei di quest’anno, Stellone sia riuscito a totalizzare ben 31 punti. Una media di 2,2 punti a partita. Un percorso tracciato su misura per la Serie A. Proprio lì, dove per soli 90 minuti il Palermo non è riuscito a volare. L’esordio con il Crotone, il tuor de force d’impegni ravvicinati e il big match con il Pescara hanno confermato ancora una volta quanto Stellone sia sinonimo di garanzia. 

Turnazione da Serie A

Soltanto undici invece furono i punti totalizzati lo scorso anno da Tedino nelle prime sei giornate e otto quest’anno in quelle che di fatto sono state le sue sue ultime cinque apparizioni in panchina. Stellone in poco tempo (meno di due mesi) è riuscito a portare nuova musica dalle parti di viale del Fante. Lavorando principalmente sulla testa dei giocatori. Che adesso intanto si sentono tutti protagonisti. Sei formazioni diverse in altrettante partite, dal 3-4-1-2 al 3-4-2-1 arrivando perfino al 4-4-2. Esperimenti rischiosi, ma sempre vincenti. Una turnazione perpetua, che ha reso tutti contenti, ma cosa più importante efficienti. Perché non è un caso se i gol adesso iniziano ad arrivare anche dalla panchina. Vedi Puscas e Moreo contro il Pescara, o ancora lo stesso attaccante romeno in casa del Lecce. Tanto da diventare, insieme al Benevento, la squadra che vede segnare più giocatori. Con Stellone in panchina sono arrivati già otto timbri. C’è tutto questo dietro il primo posto in classifica agguantato dai rosa: una scalata vertiginosa, dal sesto posto (con soli 8 punti) al gradino più alto del campionato cadetto.

La nuova, vecchia vita di Nestorovski

E in questo Palermo camaleontico è riuscito a ritagliarsi il suo spazio ancora una volta capitan Nestorovski: dalla corona degli scontenti alla fascia da capitano saldamente ancorata sul braccio. “Fosse arrivata una chiama importante – ha confessato il numero 30 in una lunga intervista rilasciata al Corriere dello Sport -  l’avrei valutata insieme alla società. Palermo però è la mia casa”. Il macedone, insieme a Jajalo, è uno di quei pochi “privilegiati”, schierato assiduamente dal primo minuto. E adesso si è lasciato alle spalle il passato, perché il presente è tutto a tinte rosa. “Devo ammettere – dice l’attaccante macedone – che sono rimasto un po’ perplesso quando in occasione della prima amichevole estiva non è toccato a me indossare la fascia. Sono stato definito addirittura il re degli scontenti. Se ci penso adesso mi viene da sorridere, ma in quel periodo mi ha fatto molto male. Io e la mia famiglia siamo felici di vivere in una città come Palermo che ormai consideriamo la nostra casa. Fosse arrivata una un’offerta importante dalla Serie A, l’avrei valutata insieme alla società. Ma così non è stato”.

Ed è proprio in serie A che Nestorovski spera di potere arrivare. Magari a braccetto con Stellone. E intanto il macedone si gode il primato in classifica. “Sia io che i miei compagni siamo davvero contenti. il mister – racconta – è molto preparato e soprattutto sa farsi volere bene. E' una persona molto aperta al dialogo e per noi calciatori diventa più semplice comprendere e mettere in atto le sue idee. In questo gruppo siamo tutti motivatissimi, perché chi entra in corsa sa benissimo che possono bastare pochi minuti per lasciare il segno. Tutto questo rende lo spogliatoio più forte e compatto. E’ dalla notte di Frosinone che non pensiamo ad altro che alla promozione. Noi – conclude – daremo anima e corpo per raggiungerlo”.

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