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Palermo-Cesena 2-1, le pagelle: Gonzalez c'è, Dybala che gol

Esordio da favola per il costaricano che allo scadere regala la prima vittoria in campionato e "salva" la panchina di Iachini. Ancora un'ottima prova dell'argentino: gol alla Del Piero e giocate pregevoli. Stecca Andelkovic

L'importanza di chiamarsi Giancarlo. Era un caldo pomeriggio del '95, quando Ferrara, palermitano purosangue, agguantò il Cesena di testa all'ultimo respiro. Diciannove anni dopo la palla che porta il Palermo in paradiso - alla prima vittoria stagionale - si insacca nello stesso punto. Ancora di testa, ancora il Cesena, ancora un Giancarlo. E' Gonzalez, al debutto, a trovare il colpo di reni vincente in mezza all'affollatissima area romagnola. Finisce 2-1 la prima partita crocevia della stagione. Addio ultimo posto. Non vincere oggi avrebbe fatto sprofondare il Palermo in una pericolosa crisi e aperto il solito chiacchiericcio sulla panchina di Iachini. Che adesso, di colpo, sembra più solida che mai.

E dire che il sogno di afferrare i primi tre punti sembrava essere tramontato proprio alla scoccare dell'ora di gioco. Un rigore più che dubbio poteva condannare il Palermo all'ennesimo brodino, che avrebbe spezzato sì il pericoloso trend di sconfitte, lasciando però il sapore insipido della Grande Occasione sprecata. Ma col passare dei minuti Iachini ha messo in campo tutto il coraggio che finora gli era mancato. Il Palermo ha chiuso con Vazquez, Belotti, Makeniok e Dybala contemporaneamente in campo. Stranamente però a decidere la partita è stato un difensore. Vittoria soffertissima con un Cesena - un'accozzaglia di pedalatori con pochi picchi di gioco - comunque mai domo.

I lividi di Belotti, fresco souvenir dell'esperienza in Under, avevano convinto Iachini a ripiegare sul robusto e poco spettacolare 3-5-1-1, decisamente più simile a un prudentissimo 5-3-1-1 con Rigoni schiacciato davanti alla difesa e un anomalo rombo in mezzo completato dalla novità Chochev e Bolzoni, più Vazquez vertice alto. In avanti, solitario, il solito Dybala. Che però dimostra di attraversare il classimo magic moment: svaria su tutto il fronte, ispira, conclude. Dopo la traversa su punizione l'argentino trova l'angolo giusto nella giungla romagnola e porta il Palermo in vantaggio con un bel tiro a giro. Come nei tornei parrocchiali, gli esperti Munoz e Gonzalez hanno relegato in panchina i meno bravi Terzi e Feddal. Eppure dopo il pareggio di Rodriguez il vento è cambiato e sono affiorati i vecchi fantasmi. Il Cesena (che poi ha chiuso in 10) ha avuto la palla del più bugiardo 1-2.

Solito Palermo, incapace di gestire il vantaggio. A tratti spavaldo, a tratti tremebondo. I ragazzi di Iachini hanno creato, ma avrebbero dovuto uccidere la partita una volta sbloccata la partita. A un certo punto avevano raccolto un gol, palo, una traversa e qualche occasione. Ma - per "merito" anche di Damato - l'addizione stava producendo un desolante punto che avrebbe mosso pochissimo la classifica. Coi tre punti invece i rosa abbandonano l'ultimo posto e trovano ossigeno prezioso nella lentissima processione verso la salvezza.

CRONACA E TABELLINO

LE PAGELLE
PALERMO. Sorrentino 6, Munoz 6,5 (89’ Makienok sv), Gonzalez 7, Andelkovic 5; Morganella 6,5, Bolzoni 6, Rigoni 6, Chochev 6 (65’ Belotti 6), Lazaar 6 (81’ Emerson sv); Vazquez 6, Dybala 7. Allenatore: Iachini 6,5.
CESENA. Leali 5,5, Perico 5,5 (53’ Rodriguez 6,5), Capelli 5,5, Volta 5,5, Magnusson 6, Defrel 5,5 (33’ Giorgi 6), De Feudis 6, Coppola 4,5, Renzetti 6, Brienza 6 (72’ Ze Eduardo sv), Marilungo 5. Allenatore: Bisoli 5,5.

ARBITRO: Damato 5. Rigore generoso, a voler essere buoni. Coppola doveva andar fuori prima per un’entrataccia su Morganella.
RETI: Dybala al 32’, Rodriguez al 61’, Gonzalez al 92’
NOTE: Ammoniti: Chochev (P), Perico (C), Andelkovic (P), Vazquez (P), Munoz (P), Rigoni (P). Espulso per doppia ammonizione: Coppola (C).

I MIGLIORI TODAY
DYBALA 7. Un iradiddio nel primo tempo. Una traversa su punizione e gol alla Del Piero, con tanto di dedica alla mamma. Nella ripresa arretra il suo raggio d’azione, ma fa sempre cose pregevoli.
GONZALEZ 7. Il difensore che serviva (non ce ne voglia Terzi). Sicuro sulle palle alte, ottimo senso della posizione. Svetta di testa dove 19 anni fa un altro Giancarlo (Ferrara) regalò una gioia allo scadere. Era sempre il Cesena.

I PEGGIORI TODAY
ANDELKOVIC 5. L’arbitro sbaglia, ma lui è ingenuo. La trattenuta su Magnusson non è da rigore, però non si può stare per 5 secondi con le braccia intorno all’avversario in area. Secondo penalty procurato dopo quello di Verona. Recidivo.  

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