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Venerdì, 29 Marzo 2024
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Palermo, bilancio sui nuovi acquisti Silvestre e Zahavi ok, male Mantovani

Promossi, bocciati e rimandati della prima parte della stagione rosanero. Positivi anche Cetto, Barreto e Pisano. Tra i rimandati Della Rocca, Tzorvas, Alvarez e Aguirregaray. Bocciato l'ex terzino del Chievo

Tirare una riga e andare avanti. Un'espressione utilizzata spesso negli ultimi giorni dall'allenatore Devis Mangia. E allora anche noi proviamo a mettere una linea e a fare un bilancio di questa prima parte della stagione, esaminando il rendimento dei nuovi acquisti (compresi i rientri da prestiti o comproprietà). Giudizi provvisori, ovvio, che sicuramente i giocatori avranno la possibilità di ribaltare o di mantenere nel corso dell'anno.

PROMOSSI

Silvestre. Non ha deluso le aspettative, anzi. Rendimento costante. Una sicurezza sia accanto a Migliaccio che in coppia con Cetto. Che fosse bravissimo nelle chiusure lo si sapeva già, ma non è male nemmeno quando esce palla al piede per impostare l'azione. Bovo completamente dimenticato.
Zahavi. Le credenziali erano positive, ma qualcuno aveva storto il naso davanti al passaporto israeliano. Eran, invece, ha convinto gli scettici con prestazioni sempre al di sopra la sufficienza e con due gol importanti. La perla dopo pochissimi secondi contro il Cagliari e il tap-in contro il Bologna.
Cetto. Inizio tormentato dagli infortuni, quando era quasi finito nella lista degli oggetti misteriosi arrivati a Palermo, Mangia lo ha ripescato a sorpresa. Debutto positivo nello scorcio finale a Roma e poi sempre in crescendo da titolare contro Lecce, Udinese e Bologna.
Pisano. Qualità atletiche notevoli, qualche pecca dal punto di vista tecnico. Eros però sta pian piano conquistando i tifosi grazie alle chiusure sempre puntuali sul tornante avversario e alle sgroppate che qualche volta si concede sulla destra. Positivo ma può fare di più.
Barreto. Debutto sfolgorante nella gara contro l'Inter con uno splendido assist per Miccoli. Ottime prestazioni fino alla sconfitta col Milan. Poi un calo forse per l'impegno con la Nazionale paraguaiana e per un affaticamento muscolare che lo ha costretto allo stop nell'ultima gara contro il Bologna. Il suo inizio di stagione rimane comunque sopra la sufficienza.

RIMANDATI

Tzorvas. E' a un passo dai promossi. Penalizzato da qualche respinta poco ortodossa e dall'erroraccio sulla rete di Denis a Bergamo. In crescita nelle ultime gare, buone le prove con l'Udinese e col Bologna. Nota di merito: in due mesi mastica già bene l'italiano.
Della Rocca. Tra i pochi a centrocampo in grado di garantire geometrie grazie al sinistro delicato che si ritrova, deve crescere in personalità. Una borsite lo ha tormentato nelle ultime settimane.
Aguirregaray. Una chance a Udine in un ruolo non suo. Poi spezzoni di partita. Impossibile promuoverlo, ingiusto bocciarlo.
Lores. In campo all'improvviso col Bologna. Dopo un avvio incerto, il lancio con il quale ha smarcato Ilicic per il terzo gol al Bologna ha fatto intravedere di che pasta è fatto il ragazzo. La strada per diventare l'ennesimo colpo di mercato uruguaiano riuscito è quella giusta.
Bertolo. Poco spazio dopo il cambio di modulo, anche se l'argentino mantiene qualche chance di giocare per la sua adattabilità al ruolo di mezzala. Eppure il gol col Cagliari sembrava lo avesse lanciato in orbita.
Simon. Penalizzato da un infortunio. In allenamento gli riescono tiri alla Sneijder, peccato che non abbia collezionato ancora una presenza.
Di Matteo. Più o meno come Simon, ha trascorso buona parte di quest'avvio di stagione in infermeria.

 

BOCCIATI

Mantovani. Affonda con tutta la squadra nella trasferta di San Siro. Per il resto non è che fosse piaciuto tanto nelle sue prime apparizioni da titolare con Pioli in panchina.
Alvarez. Con l'accantonamento del 4-4-2 sarà durissima per l'honduregno riconquistarsi lo spazio che aveva avuto nelle prime due gare di campionato, durante le quali tra l'altro non aveva mostrato chissà quali magie.
Budan. In rosa solo sulla carta. Prima della partenza per Udine, Pinilla è fuori causa per una sciatalgia e Mangia non lo rimpiazza col croato. Contro il Bologna Hernandez è l'unica punta a disposizione e Mangia preferisce portarsi in panchina l'acciaccato Miccoli.
Rubinho. Vale lo stesso discorso fatto per Budan. Il brasiliano è solo un numero in più nell'organico del Palermo. Per vederlo in campo dovrebbe esserci "un'ecatombe" di numeri uno.

 
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