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Murawski, il muro polacco pronto a ripartire: "Legato al Palermo, ha voglia di ricominciare"

Parla Gianluca di Carlo, intermediario che ha portato il centrocampista 24enne in Italia: "Mi ricorda un po’ il primo Nedved ammirato alla Lazio. E' rimasto molto dispiaciuto per il finale di stagione, il suo obiettivo è arrivare in A con la maglia rosanero"

Poco più di 72 ore e il Palermo tornerà ufficialmente fra i banchi di scuola. Tante, troppe incertezze ancora dalle parti di viale del Fante. Due invece i punti cardine da cui ripartire: Chochev e Murawski. “Radoslaw nonostante un finale di stagione poco felice, è molto motivato e non vede l’ora di ricominciare. Vuole legarsi a questa città”. Parola di Gianluca di Carlo, intermediario che ha portato il giocatore in Italia.

Il centrocampista polacco durante la sua prima stagione in Italia è riuscito a incantare tifosi e addetti ai lavori: prima Tedino (tornato a Palermo) poi Stellone che nella sua breve e infelice esperienza in Sicilia ha sempre schierato Murawski dal primo minuto. Tanto da riuscire a collezionare fra campionato e Coppa ben 42 presenze condite con due gol. “Chiaramente – ha detto Di Carlo a PalermoToday – il bilancio non può che essere positivo. Anche perché – svela - all’inizio, nonostante piacesse tanto al Palermo, in un primo momento non era la scelta primaria del club rosanero. Il ragazzo infatti si è guadagnato il posto e adesso la permanenza solo e soltanto sul campo: tanto sacrificio e dedizione, questo perché Murawski punta sempre a raggiungere una forma fisica e uno status molto alta. Ha fatto un grande lavoro quest’anno si è reso sempre disponibile e anche quando aveva qualche acciacco fisico in campo non si è mai tirato indietro”.

Dal paragone con Gattuso a quello con Nainggolan (otto ammonizioni in stagione) fino ad arrivare all’ultimo e affascinate accostamento con Pavel Nedved: per statura non ricorderà certo un Watusso, l’arma segreta del centrocampista polacco infatti è la forza fisica, oltre che una buona tecnica e duttilità: in mezzo al campo Murawski può giocare praticamente dovunque. “Al di là di questi paragoni – continua -  sotto certi aspetti, ovviamente con la consapevolezza che stiamo parlando di giocatori diversi a me invece ricorda un po’ il primo Nedved ammirato alla Lazio. Un soldatino, con questo fisico all’apparenza esile, ma invece tonico e molto forte che in campo non si risparmia mai e lotta dal primo all’ultimo minuto. Un guerriero insomma. Non mi stupisce infatti il fatto di aver visto un importante sviluppo fisico oltre che tecnico. Tedino piano piano l’ha conosciuto fino a plasmarlo come il titolare di questa squadra”.

Il Palermo dunque ripartirà da Murawski  e allo stesso tempo il giocatore 24enne ripartirà da Palermo. Una nobile scelta, dettata dal forte legame che si è venuto a creare con la società, ma soprattutto con la tifoseria rosanero, nonostante un finale di stagione che ha spiazzato un po’ tutti: fra questi ovviamente anche il centrocampista polacco. “Partiamo dal presupposto che Radoslaw quest’anno ha fatto veramente di tutto per provare a portare il Palermo in Serie A. Il ragazzo - spiega Di Carlo - infatti è rimasto profondamente dispiaciuto per come siano andate a finire le cose. C’era tanto entusiasmo nell’aria, pensiamo al fatto che ha dovuto cambiare la data del matrimonio per giocare i playoff. Questo la dice lunga sul ragazzo. Nel momento in cui la società ha comunicato a Murawski l’intenzione di voler puntare su di lui, non solo è rimasto contento e onorato, ma ha anche fatto capire di voler conquistare la massima serie con questa maglia. Questo non è un aspetto da poco: non è semplice per un giocatore che ha lavorato intensamente per raggiungere il più alto livello del campionato italiano, vedere svanire questo sogno a novanta minuti dal traguardo. C’è anche un lato umano da capire, ma Murawski non ha dubbi: vuole ripartire con grande grinta e determinazione”.

Così il Palermo continuerà a parlare polacco. Murawski e Szyminski, in attesa che Foschi provi a portare nuovamente in Sicilia anche Dawidowicz. “Partiamo dal presupposto che secondo un mio punto di vista, avendo fatto molto bene in questo campionato, non è poi così scontato il ritorno di Dawidowicz. Non avendo esercitato il riscatto - conclude Di Carlo - Pawel potrebbe anche aver ricevuto altre offerte, ma ovviamente non può che essere la scelta giusta quella di provare a portarlo nuovamente alla corte di mister Tedino. Riguardo Radoslaw invece penso che il ragazzo si sia già ambientato alla perfezione. Certo può far piacere giocare con dei connazionali, ma quello che conta è vedere un Palermo che lotti per stare al vertice per conquistare la Serie A. Murawski vuole legarsi alla città. E' stato accolto bene, pensa che sia l’ambiente giusto. Ha la considerazione del mister e del presidente e adesso anche del nuovo direttore sportivo”. 

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